Un Natale tutto italiano con i dolci della tradizione
Per ogni cittadino Milanese non è Natale se non si gusta una fragrante e profumata fetta di Panettone, magari accompagnata da una golosa crema al mascarpone (nella mia versione). Con questo articolo, oggi vi condurrò per mano alla scoperta dei dolci tipici delle feste e della tradizione ma di tutta l’Italia. Detto ciò… dalla Valle d’Aosta alla Sicilia ecco alcuni tra i dolci più diffusi, golosi e preparati per i giorni di festa. Il Natale è dietro l’angolo ormai e, sotto le Feste, ogni regione mette in tavola le proprie specialità, in un trionfo di spezie, frutta secca, miele e canditi. Portare in tavola un dolce regionale fa sempre un certo effetto: per ognuno di noi rappresenta un ricordo, un rituale, un gesto affettuoso, le nostre radici.
Vi sarà certamente capitato di osservare come a tavola, in ogni famiglia, si discute su chi ha la ricetta assoluta, su chi la preferisce più moderna, su come la faceva meglio la propria nonna… ma è pur sempre un momento di aggregazione, per ritrovarsi, stare insieme e godere finalmente di momenti sereni.
Ma per i milanesi qual’è il panettone migliore? Dove acquistarlo?
Il panettone non è una semplice tradizione, è uno stile di vita, un simbolo: è il dolce caratteristico della città meneghina.
Esiste una vera e propria scuola di “palato” tra i milanesi: la domanda più frequente nelle chiacchiere natalizie è: “tu da chi lo prendi?”.
Vi lascio di seguito una bella (ma personale) selezione dei migliori panettoni artigianali di Milano… non i prezzi perchè, si sa, a Natale non si può lesinare sulla qualità!
Alta Pasticceria Massari – Piazza Guglielmo Marconi 4. Dal grande maestro dei lievitati, ma non solo, un panettone di alta classe. Visitate anche il sito per iniziare a gustare con gli occhi. Il suo panettone rimane una delle creazioni più celebri dell’Alta Pasticceria firmata Massari.
Pasticceria Cucchi – Corso Genova, Una delle pasticcerie più antiche della città e facente parte delle botteghe storiche. Nata nel 1936 e gestita dalla terza generazione della famiglia, sforna uno dei panettoni più amati ed acquistati dai milanesi.
Pasticceria Cova – Via Monte Napoleone, 8. Praticamente… un’istituzione a Milano. Uno dei caffè più antichi della città, nasce come caffè letterario all’angolo del Teatro alla Scala e preferito di Giuseppe Verdi. Da Cova il panettone c’è tutto l’anno, dai 100 gr ai 10 kg.
Pasticceria Marchesi – Via Santa Maria alla Porta, 11/A. Non è una citazione autoreferenziale, bensì un’altra istituzione di Milano. Le sue vetrine sono un incanto e una gioia per gli occhi e per il palato e il suo panettone… da 100 e lode!
Pasticceria Pavè – Via Felice Casati 27. Da Pavé è Natale tutto l’anno con un panettone artigianale d’eccellenza, curato e confezionato nella ormai riconoscibilissima scatola in cartone.
Pasticceria Martesana – Via Cagliero 14. Il panettone qui non può essere altro che un paradisiaco mix tra il medesimo e una sacher torte: nasce così il Panetùn de l’Enzo (creato dal Maestro Enzo Santoro). Da provare assolutamente per un Natale “fusion”.
Questa è solo una piccola selezione ma sono certa che l’apprezzerete! Se poi avete altri suggerimenti commentate sui nostri social!
Ma adesso torniamo ai dolci regionali della tradizione.
Abruzzo
Questa regione ci offre un dolce creato nel lontano 1920 da un pasticciere di Pescara come versione dolce del «pane rozzo» di mais: il Parrozzo. Si narra che questo dolce tipico piacesse molto a Gabriele D’Annunzio e che ne inventò addirittura il nome. Abbiamo i caggiunitt abruzzesi alla marmellata di uva, castagne e ceci (cambiano di famiglia in famiglia). Proseguiamo con i Sassi d’Abruzzo, a base di mandorle pralinate, fanno parte della tradizione. E ancora… i cill pijn, dolcetti ripieni di marmellata di Ortona.
Basilicata
Durante il periodo delle feste, in Basilicata si realizzano numerose ricette legate alla tradizione lucana natalizia. Oggi voglio ricordarvene alcune: le crespule, le strazzate, le pettole, i cuscinetti (simili ai calzoncelli nella forma ma differenti nel ripieno) i mostacciuli (si gustano anche in Campania) le cartellate lucane, i “bucc’nott” o calzoncelli e i chinulidd. I susamielli: biscotti tradizionalmente preparati durante le feste di Natale e serviti insieme ai mostaccioli e ai rococò.
Calabria
I petrali, detti anche in dialetto chinuliji o chjinuli a seconda del luogo, sono dolci natalizi tipici di Reggio Calabria e provincia. E ancora… Pitte di S. Martino, nzuddi, torrone, sgute, pignolata, piparelli, scorzette al cioccolato. Per un Natale dolcissimo!
Campania
Ecco 5 dessert della trazione campana assolutamente da provare durante le feste di Natale. Gli struffoli: sono deliziosi dolcetti fritti di origine napoletana che si preparano in occasione delle feste di Natale, ma anche di Carnevale. Le zeppole: deliziose ciambelle fritte ricoperte di miele, confettini dolci e scorzette di arancia. I mustaccioli: biscotti ricoperti da una sfiziosa glassa al cioccolato preparati in versione morbida o più croccante.
Emilia-Romagna
I bolognesi sono molto affezionati alle tradizioni, specialmente quelle di Natale. Quindi partiamo subito con la celeberrima Spongata, è una torta ripiena di una ricca e profumata farcia. Immancabile sulle tavole natalizie. Il certosino di Bologna= mix di spezie, miele, mandorle, pinoli, cioccolato fondente e canditi… un ripudio di sapori e profumi per un dolce tipico delle Feste. La pinza bolognese: in origine era un dolce di Natale difficile da trovare in altre stagioni, un po’ come succede con il panettone. Successivamente è stato destagionalizzato e oggi si trova tutto l’anno in ogni fornaio bolognese. Infine ecco le raviole: un dolce dalla tipica forma a mezzaluna composto da pasta frolla ripiena di mostarda bolognese.
Friuli Venezia Giulia
In questa bella regione del Nord Italia ci si tratta davvero bene a Natale: Iniziamo con la Potizia. Si tratta di una golosa corona di pasta lievitata farcita con un ripieno molto ricco a base di cioccolato, noci, burro e pangrattato. Continuiamo con la Gubana friulana: un dolce delle feste tipico friulano, immancabile sulla tavola natalizia, originario secondo la tradizione delle Valli del Natisone e di Cividale del Friuli, in provincia di Udine
Lazio
ll pangiallo affonda le sue origini molto antiche già nella Roma imperiale e diventato un dolce tipico laziale per le Feste, che di solito si prepara il giorno del Solstizio d’Inverno come buon auspicio. Nella regione si preparano anche i Tozzetti Viterbesi, il Panpepato, il Pan del Vescovo, i Torroncini di Alvito, le Ciambelle Scottolate e Gliu Panettono. Inutile dire che c’è l’imbarazzo della scelta!
Liguria
Pandolce genovese: deve il suo nome alla fondazione della Repubblica di Genova. È un simbolo della regione e della sua città. Preferito durante le Feste, si consuma comunque tutto l’anno. Molte sono le torte create da pasticceri liguri, come la Sacripantina, la Zena, l’Engadina, oltre a numerose specialità con i pinoli e piccole delizie di pasta frolla con marmellata. I biscotti giocano un ruolo importante a Natale: abbiamo gli Anicini, i biscotti del Lagaccio, i Canestrelli e i Cobeletti, pasticcini con marmellata. A questi si aggiungono gli Amaretti del Sassello e quelli di Savona, dolce presenza in tutte le feste e ricorrenze.
Lombardia
Panettone artigianale: il famoso “Pan del Toni” ha conquistato tutta l’Italia e non solo. Come da tradizione, si arricchisce con creme o farciture. Ma non è l’unico dolce che si gusta a Natale nelle case dei lombardi. Nel bergamasco, si prepara una torta di pan di spagna, con la forma di una polenta: un dolce natalizio tipico di nome Polenta e osei, ricoperta di pasta di mandorle gialla decorata con uccelletti di marzapane. Dalla zono del lago di Como ci giunge la torta Miascia, una ricetta semplice ma golosa. Famosi in tutto il mondo ecco gli Amaretti di Saronno, un dolce dal cuore morbido all’interno e da gustare in compagnia del liquore omonimo del dolce. Non dimentichiamo il Torrone di Cremona, presenza immancabile su tutte le tavole delle feste. Crema delizia le proprie tavole con la Spongarda, un dolce ricercato e raffinato. Dalla Valtellina ci giunge la Bisciola, quasi simile al panettone di Milano. Il dolce tipico lodigiano, la Tortionata, è caratterizzato dalla forma rotonda, la presenza di mandorle e l’assenza della lievitazione. Nel pavese si confeziona la Torta Paradiso, mentre Brescia ci regala una ciambella della tradizione: la Bossolà. Tante province, tantissimi dolci!
Marche
Il primo dolce che ho selezionato per voi sono i Cavallucci di Apiro: sono piccoli dolci che racchiudono noci, nocciole e mandorle, il cioccolato, i canditi, i fichi secchi, l’uvetta e mosto d’uva. Il secondo dolce è il “Frustingo”, altresì detto “fristingo”, “lu ficusu”, “frostengo”,“pistingo”, “brostengo”: tanti i nomi per un dolce dalla storia molto antica. Il terzo è la Pizza di Natale, tra quelli particolarmente diffusi nella regione durante questo periodo di festa. L’ultimo dolce del Natale marchigiano che vi suggerisco di provare ha un nome curioso: “lu serpe”. Si dice che la sua ricetta sia stata inventata nel monastero di un piccolo paese nel fermano. Sembra che gustare questo serpente di pasta frolla sia diventato quasi un rito, perché sembra rappresentare la fine del peccato originale, cancellato dalla nascita di Gesù.
Molise
In questa piccola ma ridente regione del centro-sud, troviamo i mostaccioli, che hanno un impasto al cacao e sono ricoperti di cioccolato, oppure i caragnoli e le rose, fritti e poi ricoperti di miele, e altre preparazioni. I mostaccioli sono dolci tipici natalizi del centro-sud, che prendono una ricetta diversa per ogni regione. In Molise, la tradizione chiede che i mostaccioli siano dolcissimi pezzetti di pasta derivati dal mustaceus, l’antica focaccia di nozze. Ci sono poi i cacioni (cavciun) ripieni di un impasto a base di cacao amaro e ceci: anch’essi sono fritti e possono essere ricoperti di zucchero a velo.
Piemonte
Tra i dolci piemontesi il Bonet è il più famoso e ha origini molto antiche. Il suo nome in dialetto piemontese significa “cappello”: pare che si chiamasse così proprio perché lo stampo in cui veniva versato ricorda la forma di un berretto. Non facciamo mancare un altro dolce al cucchiaio… si narra che l’origine della Panna Cotta sia dovuta ad una signora ungherese che viveva nelle Langhe ad inzio ‘900. Proseguiamo con le Paste di Meliga: perfetti complementi della colazione, sono anche un ottimo fine pasto festoso accompagnato da un bicchiere di buon vino dolce. Potevamo poi farci mancare una golosa Torta al Gianduia?….si scioglierà in bocca e vi sorprenderà con l’effetto crunchy delle nocciole.
Puglia
Le cartellate, in pugliese “carteddate”, sono solitamente preparate in versione dolce, guarnite con una salsa a base di vincotto, miele e spezie. Originarie della Puglia, sono diffuse però anche in Basilicata e in Calabria. I porcedduzzi sono delle palline di pasta fritta con anice e scorze di limone, ricoperti di miele e codette di zucchero colorare. Sulla tavola pugliese non mancheranno certo i dolci di pasta di mandorle e durante il Natale i pasticceri creano veri e propri capolavori. Le castagnelle sono dolci di Natale pugliesi poveri preparati con farina, mandorle, cannella e cacao. Chiudiamo con i tradizionali sassanelli, tipici di Bari. Contengono mandorle, vincotto, cacao e spezie varie… un mix gustosissimo!
Sardegna
Chiamati anche pabassinos o papassinos a seconda della zona, i Papassini sono grossi biscotti preparati con un impasto di pasta frolla, uva passa, mandorle, noci, scorza di limone grattugiata, miele. Il loro nome viene da papassa o pabassa, ovvero l’uvetta sultanina di cui sono ricchi. E ancora… Su Pan’e Saba, ovvero il Pane di Sapa, è un dolce invernale da forno di antichissima tradizione sarda, preparato per queste occasioni speciali.
Sicilia
La lista è davvero lunga! Il Buccellato, il Torrone, la Cubaita, il Nucatuli, i Mostaccioli, l’Aranciata, la Cedrata (il dolce), gli Sfinci. Ma mettiamone in evidenza due. Partiamo con i Cannoli: insieme alla cassata, i cannoli sono una specialità tradizionale della pasticceria siciliana. La Cuccìa: dolce preparato in occasione della festa di Santa Lucia al 13 dicembre, e inaugura il periodo natalizio. È un dolce l cucchiaio a base di grano, ricotta, zucchero e cioccolato fondente.
Toscana
In Toscana i dolci sono i grandi protagonisti delle tavole natalizie e hanno nomi alquanto “singolari”: parliamo di cavallucci, ricciarelli, panpepato, cantuccini, copate e panforte. Panforte: il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi lo raccomanda per il pranzo di Natale nella sua opera La scienza in cucina (1891).
Trentino Alto Adige
Trentino= Strudel di mele… innegabilmente il simbolo di questa regione, condito da mercatini, paesaggi da favola.
Ma non dimentichiamoci dello Zelten: frutta secca e canditi sono la base di questo dolce tipico della tradizione alto-atesina. Una scelta perfetta per le Feste. Aggiungo il Brazedel di Capodanno, ciambella morbida con l’uvetta non tanto conosciuta eppure famosa nelle valli trentine
Umbria
7 dolci della tradizione che non possono mancare sulla tavola delle feste umbre. Il pampepato, il dolce al cioccolato ricco di frutta secca; i tozzetti, in due versioni, la classica con mandorle o nocciole, oppure la versione arricchita con canditi; la rocciata, si prepara avvolgendo un ripieno di frutta secca con una pasta sottile, si arrotola e si attorciglia su se stessa, e a questo deve il suo nome. E ancora… le pinoccate, dolcetti con zucchero e pinoli, tagliato a losanghe, possono essere bianche, ma anche al cacao. La pasta dolce invece è il dolce delle vigilie, pasta condita con frutta secca, cacao, alchermes e pangrattato. Il serpentone o torciglione, un impasto di albume, zucchero e mandorle, modellato a forma di serpente.
Valle D’Aosta
Sua Maestà il Monte bianco (o Mont Blanc)!
Questo è sicuramente uno dei dolci più conosciuti della tradizione valdostana e sulla tavola delle feste svetta maestoso e goloso. È un dolce a base di purea di castagne e cacao oppure cioccolato fondente, ricoperto da ciuffi di panna montata. Il pandolce di Cogne ha un impasto lievitato simile a quello del panettone dolce ligure, e contiene uvette aromatizate al Rum. Sebbene il biancomangiare sia un dolce tipico siciliano, la sua preparazione è molto diffusa anche in Valle d’Aosta nella versione con i lamponi.
Veneto
Il Pandoro è senza dubbio il dolce veneto più conosciuto e apprezzato del periodo di Natale. Ma Veneto è molto altro in fatto di dolci. Tutti lo pensiamo come un dolce tipicamente del sud in realtà il marzapane ha una storia indissolubilmente legata alla città di Venezia.
Semplicissimo ed apprezzato in tutta Italia c’è il mandorlato, dolce che nasce nel cuore del Veneto, a Cologna Veneta in provincia di Verona. Sicuramente di origine veneta è la “Pagnotta del Doge”, un dolce natalizio della provincia di Rovigo. Originariamente era una pagnotta addolcita con miele, fichi, burro, uova, noci tutti prodotti della poca terra coltivabile.
In tutto questo tripudio di dolci regionali, che spero vi sia piaciuto, rimane sempre una domanda in sospeso: ma il Panettone… con o senza canditi???
Ai “followers” l’ardua sentenza!
Da parte della redazione un caloroso e sincero augurio di Buon Natale e Buonissime Feste!
@Pexell – Langhe.net – Wikipedia