La Torre dei Malsani al Carrobbio…ovvero la Milano che non si sa!
Al Carrobbio c’è una torre, già parte di uno di quei corpi difensivi delle mura romane, in un angolo nascosto, ormai praticamente ingoiata dalle case.
Al Carrobbio c’è una torre, già parte di uno di quei corpi difensivi delle mura romane, in un angolo nascosto, ormai praticamente ingoiata dalle case.
A volte mi viene da pensare che a Milano abbia fatto più danni la speculazione edilizia che i bombardamenti del ’43. Naturalmente è un iperbole. Ma se pensiamo ai tanti casi di sventramenti che la città ha subito per tutto il XX sec., soprattutto dal Fascismo in poi, ben poca cosa è rimasto dell’antico tessuto urbanistico. I bombardamenti della II Guerra Mondiale, seppur con la loro forza devastante non poterono del tutto cancellare i segni del passato.
Milano, come ho già detto più volte, è una città che si svela timidamente e solo se sai dove andare a vedere. La proposta di oggi contempla la riscoperta di un luogo speciale, quello che un tempo era il complesso del Monastero Maggiore (non a caso, già dal nome, il più grande della città): non sembrerà ai più una visita insolita, ma a ben vedere vi darà la possibilità di scoprire numerose meraviglie tutte racchiuse in un solo grande isolato, un po’ come vi avevo suggerito per un tour presso la Piazza del Duomo. Ma vediamo che cosa è racchiuso dentro questo quadrante della vecchia città.
Milano, in un particolare momento della storia, si trova ad essere la capitale dell’Impero romano: la città subisce la prima grande immigrazione di nuove professionalità, personale di servizio al seguito dei funzionari pubblici e maestranze capaci di garantire beni e servizi, per cui l’imperatore Massimiano, che sposta qui la sua corte alla fine del III sec. d.C., è costretto a espandere la cinta muraria a Nord-Est.