Architetture milanesi: l’estetica della ricostruzione dal dopoguerra ad oggi
C’era una volta la vecchia Milano (almeno fino ai primi del ‘900).
C’era una volta la vecchia Milano (almeno fino ai primi del ‘900).
Se qualcuno di voi ha letto il mio articolo, per Ciabattine Piccine, sullo spostamento della Pietà Rondanini al Castello, si ricorderà anche di come lo avevo chiuso; con un monito, che suonava così: ci si chiede perché in Italia e in particolare a Milano il turismo culturale non decolli.
Qualche giorno fa per motivi professionali, e in concomitanza con una mostra sui progetti di recupero di uno spazio espositivo per la Grande Brera (appena conclusasi alla Triennale), ho avuto modo di entrare in un luogo particolare: il settecentesco Palazzo Citterio, in Via Brera 12-14. E’ un vero e proprio gioiello architettonico, in pieno centro storico, inibito alla pubblica fruizione da anni, seppur in possesso del Ministero dei Beni e delle Attivita Culturali e del Turismo, e quindi in qualche modo proprietà di tutti. Si trova non lontano da quella Pinacoteca di Brera, che ne avrebbe la custodia, come parte di quel progetto che doveva raddoppiare i suoi spazi espositivi e noto ai più sin dagli anni ’80 del XX sec., come Grande Brera. Il video che segue, ideato dai ragazzi di MACAO, che simbolicamente lo hanno occupato per un breve periodo per rialzare il sipario sulla triste vicenda, illustra la storia della lunga gestazione del progetto, regalandoci anche una carrellata di immagini suggestive e anche qualche sorpresa!