Milano che in-canta: un "palo" nel ricordo dell’Ortica.
La ricordava così Enzo Jannacci sin dagli anni ’60 la periferica Ortica, ancora segnata dai campi (così come detta lo stesso toponimo che richiama il nome della pianta che infestava i prati della zona) e dallo scalo ferroviario. Era abitata e frequentata dalla ligera, quella vecchia mala milanese un po’ improvvisata di cui abbiamo parlato in un nostro passato intervento. In realta’ quello che era un vecchio borgo si era sviluppato sin dall’antichità intorno alla famosa chiesetta dei SS. Faustino e Giovita o della Madonna delle Grazie e intorno a qualche cascina ancora in funzione, come quella ancora oggi nota come S. Ambrogio. Troppo poco per un pugno di case rurali strette tra Lambrate e l’aereoporto di Linate.