L’apertura del Monastero di Santa Maria Maddalena al Cerchio. Effetti collaterali (positivi) del Fuorisalone
Si è appena concluso il Salone del Mobile, e subito corre l’obbligo di trarre le prime conclusioni.
Design Week, una settimana in cui Milano è davvero la capitale del mondo e, ovviamente, anche noi di Milano al Quadrato, non potevamo mancare! Abbiamo partecipato a un’anteprima Fuori Salone che riguarda lo splendido Brasile, che è presente con 65 artisti che racconteranno la storia del design brasiliano dal Modernismo ad oggi. L’appuntamento è allo Spazio EDIT di via Maroncelli 14, dal 17 al 22 aprile.
Vi presentiamo, e vi mostriamo, tutta la creatività, l’innovazione e l’originalità del Brasile, e una delle sue protagoniste che sarà presente al Salone del Mobile in Fiera.
Anche quest’anno, la settimana che più di tutte cambia il volto a Milano è arrivata. Stiamo parlando della Design Week, o del Fuorisalone che dir si voglia. Di tutte quelle esposizioni, quelle feste e quegli appuntamenti che, da eventi collaterali de Il Salone del Mobile, sono ormai diventati il suo momento clou. Con i designer come ospiti d’onore. Gli studenti in cerca d’ispirazione. I blogger e i giornalisti che, coi loro taccuini, corrono per le location. In cerca di talenti. Di novità. Di storie da raccontare.
Questa, però, non vuole essere una guida alla Design Week nel suo senso più tradizionale. Non vi parleremo di Tortona, di Ventura-Lambrate, del Brera Design District, delle 5vie. Insomma, di quelli che sono i distretti più tradizionali e più battuti del Fuorisalone. Vogliamo invece raccontarvi di quegli eventi che, in location meno note, mettono in scena loro personalissima idea del design.
Glass Fountain.
MAGIS@L.B.M.1911
Child Studio.
A cominciare dal Quadrilatero, che è zona di moda ma che – durante la Design Week – si apre alle contaminazioni. Lo store di Issey Miyake (via Bagutta 12), ad esempio, si vestirà di trasparenze: è Glass Fountain, mostra di Tokujin Yoshioka in collaborazione con Glas Italia. Su vitrei tavoli, vasi – anch’essi in vetro – fondono artigianato italiano e alta tecnologia. L.B.M.1911 (via della Spiga 30) ospiterà invece un’esposizione di Magis, con i suoi oggetti di straordinaria fantasia, con quel suo mondo unico che gioca con le forme dell’infanzia, con le linee morbide, coi colori accesi.
Nella stessa zona, lo storico negozio di fiori Ditta Angelo Radaelli (via Manzoni 16) ospita Child Studio, una collezione di oggetti luminosi a metà tra la fantasia e la realtà. Lampade giocose e surreali, che scherzano con l’illusione del movimento: le loro piccole sfere di vetro paiono congelate in un preciso momento dello scivolamento, come se il tempo si fosse fermato e non potessero più scendere e non potessero più salire. Le ispirazioni? La pittura di De Chirico, ma anche l’architettura paesaggista di Aldo Rossi. Rimaniamo in via Manzoni, ed ecco che possiamo ammirare anche la nuova anima di un luogo storico, il Cinema Manzoni con la sua Galleria (via Manzoni 40). Chiuso nel 2006, durante la Design Week è sede di “Multiplex – Yesterday Today Tomorrow”, dieci temporary shops per presentare la nuova collezione firmata Tom Dixon, ma anche alcuni suoi pezzi storici: lampade, tessili, arredi e prodotti beauty troveranno posto nella Galleria. E nel vecchio cinema? Grazie a IKEA, saranno proiettati corti, film e documentari sulla storia del design. Che, tra poltrone in velluto e imponenti scultore, sapranno regalare un’atmosfera suggestiva.
Texture’s overlapping
#Frette7Rooms
Poco lontano, c’è Foro Buonaparte. Che, della Design Week, è da anni un discreto protagonista. Al civico 67, KimiKim – brand tutto italiano di accessori moda – ospita Texture’s overlapping, una mostra che è un incontro e un confronto tra tre designer e un fotografo, tra la borsa e il gioiello (in collaborazione con 2 + 1 Officina Architettura e con gioielli modulari by Elifontana). Dove l’ispirazione sono i paesaggi naturali e quelli umani, e il viaggio si compie tra Oriente e Occidente. Poco distante, lo showroom Frette (Foro Buonaparte 51) mette in scena – tra le stanze del suo bellissimo palazzo storico – #Frette7Rooms: 7 stanze a reinterpretare i 7 vizi capitali, con i tessuti più preziosi accostati a elementi d’arredo scomposti e ricomposti, così da regalare al visitatore un senso di sogno e d’inatteso.
Doppia Firma.
Superfollies.
Trame Urbane.
Dalle parti di via Palestro, la Design Week è all’insegna della cultura. A cominciare dal GAM, la Galleria d’Arte Moderna che, al civico 16, ospita “Doppia Firma. Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato”: 15 oggetti che – tra tecniche rare e materiali preziosi – celebri designer europei hanno firmato insieme a Maestri d’arte italiani. E così, ecco che le illustrazioni del francese Pierre Marie diventano un intarsio di pietre dure, le forme pure del tedesco Sebastian Herkner un paravento di lacca, e gli origami di Uros un set portaoggetti. Al civico 8, il Giardino delle Arti è invece set di Superfollies che – presentata da Nobody&Co. e ideata in collaborazione con lo Studio Toogood – è un’installazione architettonica di arredi poetici ed eclettici. C’è poi Cinzia Rocca boutique (via Senato 45 ang. Piazza Cavour), con il suo Trame Urbane: un’esposizione dedicata a Mat3ria Lab, ai suoi prodotti che sono slegati dai cicli produttivi industriali, che sono liberi, creativi, artigianali. Oggetti unici e imperfetti, con l’ottone che sposa il legno, l’argento che abbraccia la pietra naturale, le pelli che si contrappongono al vetro.
Per finire con una novità. Due zone che, per la Design Week, sono tutte nuove: i quartieri di Cadorna e di Isola. Ed è proprio all’Isola che va in scena una delle più originali contaminazioni di quest’anno: i grandi nomi del design internazionale incontreranno qui le realtà artigianali locali. Un incontro tra passato e presente, come è l’architettura di questa zona.
E allora… Buona Design Week a tutti!
Prima Lazzaretto, poi Casbah e infine….l’anima davvero multiculturale, inclusiva, trendy di Milano! Tutto questo è Porta Venezia!
E’ tanto tempo che volevo parlavi di una nuova realtà a Milano: il Mercato Metropolitano a Porta Genova. Molto probabilmente molti di voi sanno già di cosa sto parlando, ma per chi ancora non ne ha avuto occasione, questo intervento è un’esortazione alla visita.