Cinema in ospedale: primo ciak a Niguarda
Un trailer formato dal regista premio Oscar Giuseppe Tornatore e la presenza di Topolino, direttamente dal parco divertimenti di Eurodisney Paris, per allietare i presenti. Niente male come testimonial. Molto ambizioso, innovativo e stimolante il progetto di Medicinema per introdurre il cinema in ospedale. Il sentore che la settima arte potesse essere impiegata come un vero e proprio strumento di cura si sospettava da tempo, ma l’idea di trattare alcune patologie proponendo, come terapia ausiliaria non farmacologica, la proiezione di film negli ospedali, è molto più recente e rivoluzionaria. Dopo alcuni progetti pilota nel Regno Unito già a partire dal 1996, il “concept” è stato importato e adattato anche nel Belpaese attraverso l’attività di Medicinema Italia, una onlus che, raccogliendo il testimone di quella inglese, a partire dal 2013, sotto la guida della dottoressa Fulvia Salvi, si è occupata di progettare vere e proprie sale cinematografiche all’ interno delle strutture ospedaliere e case di cura italiane, da adibire alla terapia di sollievo per pazienti degenti e familiari.