Ricordi di Milano vestita di bianco
Neve!… Neve!… Neve!… Quando a Milano deve nevicare, il meteo ne parla con largo anticipo.
Neve!… Neve!… Neve!… Quando a Milano deve nevicare, il meteo ne parla con largo anticipo.
Non dava molto credito al “sistema Televisione”, il rimpianto Eduardo De Filippo, preferendo, come ben sappiamo, il mondo del Teatro.
L’isolato oggi occupato dalla Galleria è un’area enorme tanto grande da aver preso il posto di un quartiere della vecchia Milano, conosciuto come Contrada dei Due Muri. Storicamente il primo muro difensivo era stato costruito dai Celti, e con l’arrivo dei Romani ne fu realizzato uno parallelo. In seguito l’abitato aveva seguito l’andamento delle mura che erano così vicine da tenervi incuneate una serie di case strette e fatiscenti, in un tessuto fittissimo fatto di vicoli e costruzioni, uno sopra l’altra. Nel 1864, presero avvio i lavori per la costruzione della Galleria.
Abbiamo già visto , nella scorsa uscita, come Piazza della Scala sia stata il frutto della sistemazione di un palazzo rimasto incompiuto per secoli e ammantato di misteri e curiosità.
Dopo l’articolo sulla costruzione della Scala, illustriamo ora come la piazza antistante – sorprendentemente – non sia stata progettata per dare respiro e lustro alla facciata dell’edificio, quanto piuttosto per esaltare un altro palazzo!… ovvero il “dirimpettaio” Palazzo Marino!Tutto iniziò infatti in occasione della visita di Francesco Giuseppe del 1857, che prevedeva la demolizione delle catapecchie che si erano appoggiate, nel corso del tempo, intorno all’enorme edificio voluto dal banchiere genovese Marino nella seconda metà del XVI sec., destinato a diventare nuova sede del Municipio dopo la liberazione dagli austriaci.
Nel giorno della Befana, mi è venuta in mente la scena del film del 1951 di De Sica, sceneggiato da Cesare Zavattini, Miracolo a Milano, dove la Piazza Duomo, ancora tapezzata di installazioni pubblicitarie luminose, è il teatro di una pista di decollo di scope volanti, anche a due posti!!
Qualche giorno fa l’amico architetto Giuseppe Rossi, in qualità di direttore dei lavori, ci ha accompagnati, in anteprima per ciabattine, sul cantiere del duomo di Crema, chiuso per restauro da qualche anno.
Per farvi e farci gli auguri più sinceri, ecco il breve ma intenso racconto di Dino Buzzati, un (da noi amatissimo) milanese di prim’ordine! Andate all’indirizzo allegato: bastano queste poche righe, per ritrovare il Natale che desiderate… dentro di voi!
http://www.letturegiovani.it/semprenatale/Natale/grandi_autori/RACCONTO%20DI%20NATALE.htm
Si avvicina il Natale e la nostra città, seppur immersa in un’atmosfera un po’ sommessa, per via della crisi, anche quest’anno si è rifatta il look, con una serie di luminarie che apparecchiano tutte le vie del centro. Forse non sorge spontaneo, ma gironzolando per le vetrine, ci si è mai chiesti quando Milano ha visto il primo Natale illuminato dalla luce elettrica?
Ça va sans dire. Inutile sottolineare la nostra posizione a proposito della violenza sulle donne. Ma fatta questa necessaria se pur ovvia premessa, ci piace fare due considerazioni sulla campagna di Pubblicità Progresso di cui ci parlava ieri l’Espresso (anche le immagini sono tratte dal loro articolo).