Virale sì, ma digitale!
Il “virale” si è scatenato: ma oggi, please, parliamo solo di un’epidemia di contenuti digitali e mediatici.
Il “virale” si è scatenato: ma oggi, please, parliamo solo di un’epidemia di contenuti digitali e mediatici.
Duomo sigillato, spettacoli al Teatro alla Scala sospesi (è l’ottava volta in 240 anni), Accademia di Brera non visitabile, così come il Castello Sforzesco e tutti i principali musei e le più importanti attrazioni della città. Corso Como, meta della night-life più selvaggia tra calciatori, influencer, webstar e starlette, si ripiega su se stessa, come un adolescente che improvvisamente, dalla trance del ritmo e della musica, passi a una fase di apatia e depressione.
L’”avventura milanese” che vi presento oggi è una storia straordinaria di amore e solidarietà, con protagonisti meravigliosi.
Circa un mese fa, del tutto casualmente, a casa di un’amica ho conosciuto Ester Mistò Pessina, una scrittrice milanese che ha al suo attivo numerose pubblicazioni come autrice di testi teatrali e racconti, oltre ad essere curatrice di libri d’arte.
Un sorriso aperto e un bell’approccio comunicativo. Alla fine dell’incontro questa elegante e giovane signora, infilando il caschetto e inforcando la sua bici per tornare a casa, mi promette un incontro ad hoc per raccontarmi che cos’è il PROGETTO BIELORUSSIA: l’esperienza che ha cambiato per sempre la sua vita.
Tanto tuonò che piovve! Così riassumerei una serie di osservazioni e riflessioni che ho in animo di porgervi.
Un progetto che fino a oggi si poteva solo immaginare, mentre in realtà ha già cominciato a mettere radici, e può essere coltivato da tutti, NESSUNO escluso: venite a scoprire con noi Accolti e Raccolti, il primo Agriparco solidale a Monza!
A volte è facile trovare la propria strada. Alcuni fin da bambini capiscono istintivamente quali sono i propri punti di forza, le proprie capacità, le proprie passioni e hanno chiaro in mente quello che vorranno fare nella loro vita.
In certi casi si parla addirittura di vocazione.
Altre volte la strada è più tortuosa e la vita ci riserva solo successivamente delle vere e proprie sorprese, svelandoci, magari per puro caso, attitudini che non ci sognavamo nemmeno di avere, in settori che non avremmo mai immaginato.
Questa è la storia di Vincenza Trapani, che per anni è stata convinta di essere un “brutto anatroccolo” nello sport e che ha poi scoperto, per puro caso, di essere un vero e proprio “cigno”.
Quando una mia ex compagna di liceo circa un mese fa mi ha invitata su Facebook ad iscrivermi a “Milano Atmosfere anni ’60-’70-‘80” non avrei mai immaginato che iniziasse per me una frequentazione così intensa e partecipata a un gruppo social.
Ho iniziato a leggere i primi post e subito si è aperta per me la scatola dei ricordi, una vera macchina del tempo. Non riuscivo più a smettere!
Dove t’addormenti o meglio, dove ti capita di chiudere gli occhi… mentre sei sotto gli occhi di tutti? In riunione, a una conferenza, nel salotto degli amici, un micro sonnellino può sorprendere all’improvviso. Per i milanesi sempre di corsa è un po’ un rito, ma anche se potrà sembrare incredibile, ne aveva parlato addirittura nel ‘700 Jonathan Swift, il “padre” di Gulliver…
Milano città sempre più pet friendly, seguendo le tendenze che negli ultimi anni dominano nei social e non solo. Testimonianza di una società che ha a cuore in misura sempre crescente la grande importanza che gli animali, e la natura più in generale, possono avere nella nostra vita.
Proprio in questo spirito la nostra città ha accolto con grande affetto l’arrivo della dottoressa Monica Pais e della sua dolcissima pitbull Palla il 12 novembre scorso.
Uno scrittore milanese non deve necessariamente parlare di Milano nelle sue opere. Anzi il fatto di avere gli “occhi aperti su altri luoghi” può essere proprio l’espressione di un atteggiamento di apertura globale che oggi più che mai caratterizza la nostra città.