Per farvi e farci gli auguri più sinceri, ecco il breve ma intenso racconto di Dino Buzzati, un (da noi amatissimo) milanese di prim’ordine! Andate all’indirizzo allegato: bastano queste poche righe, per ritrovare il Natale che desiderate… dentro di voi!
Ça va sans dire. Inutile sottolineare la nostra posizione a proposito della violenza sulle donne. Ma fatta questa necessaria se pur ovvia premessa, ci piace fare due considerazioni sulla campagna di Pubblicità Progresso di cui ci parlava ieri l’Espresso (anche le immagini sono tratte dal loro articolo).
Nonostante i tempi malandrini, c’è chi continua a vedere sempre e comunque la vie en rose, come recitava la canzone di Edith Piaf. Scartabellando online del resto, ovunque leggiamo che l’ottimismo è un’arte di vivere che fa bene tanto alla mente quanto al corpo. In più gli ottimisti vivono più a lungo. Ottimo! Non è facile però mantenere questa benefica posizione anche solo sfogliando virtualmente i quotidiani online… Anche quelli di oggi, puntualmente, ci fanno soffermare su qualche notizia – qui A CASO sinteticamente riportata – che può mettere a dura prova anche chi il bicchiere lo vede traboccante e mai mezzo vuoto: 1. record in tema di disoccupazione giovanile (dal 77), oggi calcolato al 40,4% 2. Le polveri sottili nella Pianura Padana oggi possono far perdere fino a 3 anni di vita (non agli ottimisti che vivono di più) 3. Secondo il rapporto “Doing Business 2014”, la capacità di fare impresa dell’Italia, penalizzata in primis dalle tasse, si è aggiudicata il 65esimo (su 189 Paesi) posto seguito da Trinidad, Tobago, Ghana. Ecco. Per irrobustire l’ottimismo, ci sarà qualche scappatoia? Qui proponiamo un tris di ricette facili facili (sempre raccolte in rete), con un particolare, nostalgico risalto alla canzone L’ottimista (da ascoltare!!) di un indimenticato Artista: Lelio Luttazzi.