Porta Venezia: i bastioni glamour dell’integrazione
Prima Lazzaretto, poi Casbah e infine….l’anima davvero multiculturale, inclusiva, trendy di Milano! Tutto questo è Porta Venezia!
Prima Lazzaretto, poi Casbah e infine….l’anima davvero multiculturale, inclusiva, trendy di Milano! Tutto questo è Porta Venezia!
Sappiamo che non succede solo qui da noi, ma diciamocelo… da sempre i milanesi sono “weekendisti forzati”. Non appena spunta il primo raggio di sole, nel primo pomeriggio di venerdì la città si svuota e via tutti verso marimonticollinelaghi. Chi rimane a passeggiare nelle strade deserte un po’ è felice, un po’ si fa la retorica domanda: ma non c’era la crisi?
Veri trionfatori sulla rete – e a pieno titolo! – con video divertenti e commoventi o in questo periodo protagonisti delle campagne anti-abbandono: i cani.
Già prima della seconda Guerra Mondiale andavano di moda i capelli biondo platino: le donne come sempre si ispiravano alle dive che avevano lanciato quella nouvelle vague, una per tutte era l’attrice Jean Harlow.
In un articolo letto su panorama.it, Sabino Labia cita il giornalista Vittorio Gorresio, per il quale l’Italia era “la Repubblica dei raccomandati” e sosteneva che “questa grande istituzione nazionale ha le stesse origini della massoneria (come la si intende nel senso volgare) della mafia e della camorra”. E questi sono proprio gli orizzonti in cui si muove Stefano Crupi, nel suo bel romanzo d’esordio “Cazzimma” e ora, in “A ogni santo la sua candela”, che come dicevo più sopra nel titolo, mi è particolarmente piaciuto.
Oggi siamo qui a segnalarvi, in realtà con largo anticipo, proprio per l’arrivo delle festività pasquali, il Festival del Volo che prenderà avvio dall’1 e si protrarrà fino al 25 aprile al Parco di Monza. Insomma dietro l’angolo! Ma la cosa più accattivante, oltre ad un interessante allestimento di documentazione fotografica e di cimeli presso la Villa Mirabello, all’interno del parco, sarà il fatto che da sabato 23 a lunedì 25 aprile sarà organizzata una “tre giorni” dedicata alle mongolfiere con la possibilità di provare l’emozione di un volo frenato su un pallone areostatico. E tutto gratuitamente.
Da che mondo è mondo, la strada verso l’emancipazione viene intrapresa dai giovani attraverso sfide e provocazioni, abbondantemente nei confronti della famiglia e certamente anche rispetto al contesto sociale. In particolare, Guido Bagatta ha preso in prestito, per scrivere il suo romanzo “72 ore”, un gioco sfidante che sembra essere rimbalzato in vari Paesi del pianeta sulla piattaforma social di Facebook.
E’ da tempo che medito su un tema che mi sta particolarmente a cuore: dopo le ultime ondate di flussi migratori dall’Africa, dopo le notizie legate alla reintroduzione dello schiavismo femminile nelle zone medio-orientali controllati dall’ISIS, e, a livello locale, in seguito a vicende come quelle dei racket che gestiscono bambini e vecchi rendendoli accattoni sulle nostre strade, dopo averli fatti arrivare dall’estero con la falsa promessa di un lavoro in città, approfitto per parlarvi di come si è arrivati all’abolizione della schiavitù nel mondo occidentale.
Come molti sanno già, torna in tivù – la RAI, quella il cui canone “comodamente” oggi si paga con la bolletta della luce – una trasmissione che ha rispecchiato l’Italia e gli italiani nei primi anni ’70, quando gli effetti del boom economico non erano ancora evaporati.
In questo periodo – per fortuna! – il tema dei diritti civili è più attuale che mai. E tutti ne sono al corrente.