Category archive: Diversità alQuadrato

L’amaro caso milanese di Guglielma la Boema

E’ di questi giorni la notizia che papa Francesco ha stabilito, motu proprio, cioè senza chiedere permesso alle recalcitranti gerarchie ecclesiastiche, che i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato siano aperti anche all’universo femminile. In poche parole le donne, oltre a stare in convento a fare le suore e a fare le perpetue presso le parrocchie, o a tenere corsi di religione durante le ore di catechismo e a scuola, potranno leggere passi del Vangelo durante le messe o dispensare l’eucaristia (assieme al prete!) durante le funzioni religiose.

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I “pazzi” al tempo del COVID: Milano risponde

Esistono persone fragili, a volte più fragili di altre. Tra queste, i malati psichiatrici. Persone che per molti non esistono, di cui non si parla mai. Non se ne parlava in tempi in cui la “normalità” segnava la vita di molti di noi. Cosa ne è stato di loro, a Milano, in questo periodo Covid-19? Il racconto di una Milano che, nel dramma della pandemia, ha continuato a funzionare. La mia video intervista a Carlo Scovino, referente per l’attività riabilitativa dell’Unità Operativa di PsichiatricaASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano.

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Renato e Pulce: Natale a piedi sotto le stelle

Breve storia di Renato Frignani e del cane Pulce: un cammino avventuroso che dopo aver risalito l’Italia e attraversato la Lombardia continua anche durante le feste.

Nell’epoca delle vacanze organizzate e dei voli intercontinentali per poter dire “io lì ci sono stato” c’è ancora qualcuno che si entusiasma all’idea di un viaggio lento, povero in risorse ma ricco in stimoli ed esperienza. E’ quello che ha fatto Renato Frignani da Correggio, 38 anni e una gran voglia di camminare.

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La forza di Antonia – Storia di una persona Transgender

“La Forza di Antonia – Storia di una persona Transgender”. Questo il titolo del libro di Antonia Monopoli, che sono felice di presentarvi. È la storia di una donna trans, una grande donna, che ho l’onore di conoscere da alcuni anni.  È una storia che parte da Bisceglie e arriva a Milano. È la storia di una persona che ha sofferto, che ha lottato e continua a lottare, per se stessa e per gli altri. Allo stesso tempo però, quella di Antonia è la vicenda esistenziale di tante altre persone trans, che molti evitano, allontanano, discriminano. Come ricorda la protagonista, le ragioni di tali discriminazioni sono spesso solo l’ignoranza e la paura (la seconda deriva dalla prima). Per questo è fondamentale conoscere, anche attraverso questo prezioso libro.
Ecco a voi la storia di Antonia.

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Il 17 maggio sarà la giornata internazionale contro l’omofobia. Perchè si celebra e perché è importante farlo.

Il 17 maggio si celebra in oltre 130 paesi del mondo la giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia. L’evento, noto con l’acronimo di IDAHOBIT (International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia), è riconosciuto da numerosi paesi e istituzioni internazionali, tra cui l’Unione Europea. Si svolge in questa specifica data per un motivo ben preciso: un richiamo al 17 maggio del 1990, giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. In questo giorno si svolgeranno mobilitazioni, sit-in e incontri con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul riconoscimento e la difesa dei diritti umani, indipendentemente dall’orientamento sessuale, identità o espressione di genere. Alcuni si chiedono quale sia il senso di questa giornata e perché vada celebrata. Vi spiego perché, dandovene le ragioni, richiamandomi anche ad alcune esperienze vissute in prima persona, perché la vita, in fondo, chiarisce meglio di mille parole.

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Una testimonianza LGBT dalla Bielorussia: inquietanti similitudini

Poco tempo fa ho avuto il piacere di partecipare all’incontro svoltosi presso la libreria Antigone di Milano, durante il quale l’attivista bielorusso Andrei Zavalei ha dato la sua testimonianza sulla situazione delle persone LGBT nel suo paese. Ho sentito dentro di me il dovere di contribuire, nel mio piccolo, a diffondere le parole di Andrei. Questo per due ragioni. La prima è per ricordare che i diritti acquisiti non si devono mai dare per scontati. La seconda è che vi sono alcune risposte (che sono poi non risposte) da parte della politica, che rendono Italia e Bielorussia inquietantemente simili.

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