Bertolanto

Nacqui con la testa tra le nuvole e me ne accorsi solo dopo aver frequentato il liceo artistico.
Molti punti interrogativi stazionavano fluttuanti sopra di me.
Ma non è mai troppo tardi, avrò avuto circa 18 anni e lessi Siddharta di Herman Hesse
Da lì ho iniziato la mia ricerca, mi piace se mi definiscono ricercatore, anche se non so di cosa.
Lessi molti libri di psicologia, filosofia, buddhismo, esoterismo, fisica quantistica, yoga, Taijiquan.
Milano mi aiutò molto. Si possono fare cose fantastiche a Milano, città europea.
Per campare mi fu facile fare l’art director in qualche agenzia di Pubblicità
e poi nell’ editoria, erano altri tempi.
Ma la mia fissa era di essere presente e scendere dalle nuvole. La meditazione, il Taijiquan,
lo yoga, l’attività artistica, ma anche la fotografia sono esercizi per essere presente e dissolvere
i punti interrogativi sopra la testa. Nella presenza si dissolvono e quando sono con la macchina fotografica
sono presente, una cosa sola con lei e cerco di cogliere l’attimo… quanti ne ho persi.
Cerco l’immagine fissa, ma anche che si muove perché in ogni attimo ci sono molti universi.