Posts by erreerrearchitetto

Vivere in condominio…a Milano!

Si sa che l’uomo è un animale sociale. Lo è soprattutto se decide di vivere in una grande città come Milano, dove le complessità del vivere quotidiano impone regole piuttosto rigide: le libertà di ognuno finiscono dove iniziano quelle del vicino! Ed è proprio di vicini e regole di condominio che vogliamo parlarvi oggi.

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L’amaro caso milanese di Guglielma la Boema

E’ di questi giorni la notizia che papa Francesco ha stabilito, motu proprio, cioè senza chiedere permesso alle recalcitranti gerarchie ecclesiastiche, che i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato siano aperti anche all’universo femminile. In poche parole le donne, oltre a stare in convento a fare le suore e a fare le perpetue presso le parrocchie, o a tenere corsi di religione durante le ore di catechismo e a scuola, potranno leggere passi del Vangelo durante le messe o dispensare l’eucaristia (assieme al prete!) durante le funzioni religiose.

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Le case quattrocentesche dei da Vimercate legate al destino di un condottiero “milanese”

Abbiamo più volte affrontato un aspetto di Milano, come peculiarità prettamente moderna, cioè la sua capacità di creare e distruggere, per fare spazio ad altro, per rimanere al passo coi tempi e per soddisfare la fame speculativa di chi arrivava da fuori. In realtà abbiamo scoperto, con gli ultimi interventi sulla formazione della città medioevale, grazie anche all’intraprendenza delle famiglie capitanee, ma non solo, che questa è una qualità insita nel carattere della nostra città. Il caso che vogliamo presentarvi è l’ennesimo esempio di una trasformazione urbana, avvenuta nel tardo medioevo, frutto della fortuna di alcuni membri di un’ antica famiglia: i Vimercati.

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Come si è sviluppata la Milano medioevale: il caso del quartiere dei Settala

Abbiamo più volte qui indagato che a ridosso dell’anno Mille fino alla presa della città da parte del Barbarossa, Milano era governata da una quarantina di famiglie, dette capitanee, che esprimevano cioè, attraverso una serie di labili alleanze, la scelta dell’arcivescovo. Tra queste famiglie una delle più influenti, erano i Settala (in origine Septara, poi Settara), o da Settala.

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