La bellezza dell’imperfezione. Persino in zona "prova costume"!
Qual è la vostra “misura” della bellezza? Grande domanda, direte, proprio ora che la prova costume è in zona Cesarini. Ma a rispondere per ora non sono io, dirò la mia più sotto.
Qual è la vostra “misura” della bellezza? Grande domanda, direte, proprio ora che la prova costume è in zona Cesarini. Ma a rispondere per ora non sono io, dirò la mia più sotto.
In effetti la famiglia di cui parlo, e che molti, se non tutti, conoscono già è un gruppo di persone che non hanno il dono dell’udito, ma sentono bene e forte tutto quello che conta.
A nastro, come direbbero i più giovani, ovvero con alto grado di ripetitività, i media – questa settimana l’ha fatto il Corriere.it – tornano ciclicamente a parlarci di quanto sessismo siano pregne le pubblicità, fin dagli anni ’50.
Ero in scooter, quella sera, mentre mi recavo a questo incontro davvero speciale, e l’aria era già tiepida tiepida: non a caso la performance che mi aspettava titolava “A cena con Alda – Sono nata il ventuno marzo, a Primavera”. E non si trattava solo di una pièce rappresentata presso il teatro Oscar di Milano, perché l’invito era stato definito “un cenacolo meriniano”.
Se di peccato si parla, ebbene sì, io sono tra i peccatori. Ma quale sarebbe il girone dantesco che attende quelli come me all’inferno? Direi quello dei “guardatori seriali”. Che a livello mondiale una definizione l’hanno già e sono i cosiddetti Binge watchers (neologismo registrato persino dal sito Treccani, due anni fa).
Ma oggi, come scrivono madri (e padri) ai propri figli? Abbandonati da ere geologiche carta e calamaio, di novità, negli anni, ce ne sono state tante.
Numeri e statistiche parlano chiaro, anche al botteghino of course. Si parla di incassi record a proposito del film “Cinquanta sfumature di grigio” tratto dal libro di E. L. James: a Milano ha sicuramente spopolato. Ma tutti i giornali del globo hanno titolato che già dopo il primo giorno aveva registrato incassi record: box office USA, 81.7 milioni di dollari, sul mercato internazionale 158 milioni in soli tre giorni, insomma il film è partito intascando 248 milioni di dollari. Eppure questo grigio rischia tra non molto di essere messo in ombra da un altro colore ben più vivace: il giallo.
Oggi mi cimenterò nella spiegazione etimologica del termine slogan. Per cominciare, essendo una copywriter pubblicitaria da tanto tempo, mi sono un po’ vergognata di non essermi mai chiesta l’origine di questa parola prima di oggi…
Che San Valentino sia il protettore degli innamorati son certa che lo sappiano proprio tutti. Per questo non ve ne parlerò perché di idee per regalicenegitefuoriporta da condividere col proprio amato, sul web ce ne sono a volontà.
È vero, ho avuto un invito a cena con Mendelssohn. Mi aveva dato appuntamento al Tempio Valdese di Milano.