Dress for Success: le regole per tornare al mondo del lavoro con una marcia in più
Torniamo nell’ambito del volontariato per presentare un’associazione che da alcuni anni è presente sulla scena milanese e che si connette col mondo del lavoro al femminile in un modo molto originale ed efficace.
Incontriamo Marina Cesaris di Dress for Success che ci racconterà come, col giusto approccio, molte donne sono riuscite e riescono a cambiare la propria vita conquistando un nuovo lavoro e, insieme a quello, una nuova dignità e fiducia in sé stesse.
L’abito fa il monaco
Piccola premessa: nella chiacchierata con Marina Cesaris pensavo che avremmo parlato soprattutto dell’aspetto esteriore più adatto per entrare a far parte del mondo del lavoro. Invece ho scoperto che l’aiuto che Dress for Success può fornire a una donna è molto, molto più sostanziale e sconfina senz’altro in una dimensione mentale in cui forma e sostanza vanno spesso a coincidere.
L’idea che si ha di sé stessi è profondamente legata a come ci si vede. Il nostro aspetto esteriore e il nostro modo di comportarci lanciano dei messaggi a chi si rapporta con noi, raccontando chi siamo, al di là di quello che stiamo dicendo a parole.
E nello stesso tempo, vedendo noi stessi in un modo positivo, la nostra autostima cresce e ci fa sentire, ed essere, più sicuri di noi e padroni di quanto ci accade.
In poche parole, l’abito FA clamorosamente il monaco!
Ma la consegna dell’abito, che Dress for Success mette a disposizione delle donne che vi si rivolgono, è solo l’investitura finale di una preparazione che l’associazione fornisce, con una serie di servizi di supporto molto preziosi e importanti per chi si trova a dover affrontare una realtà piena di insidie come spesso è il mondo del lavoro.
Ma partiamo dall’inizio.
Marina Cesaris, laureata in Bocconi, è entrata nel team di volontarie di Dress for Success alcuni anni fa, dopo una vita di lavoro prima nel settore del marketing/comunicazione e poi come imprenditrice nell’azienda di famiglia, al fianco di suo marito. Ci siamo conosciute sui banchi di scuola e con piacere ci ritroviamo dopo tanti anni, un po’ più adulte…

Eccoci qui, bambine cresciute, ahahah. Marina è a destra, sorridente e autorevole, pacata e accogliente.
Come hai conosciuto Dress for Success?
“Sono entrata in contatto con questa associazione in un periodo in cui avevo ormai un grande bagaglio di esperienza nel mondo del lavoro: un patrimonio prezioso che volevo mettere a disposizione perché fosse utile a chi poteva averne bisogno. Mi hanno parlato dell’associazione; la sede di Milano è stata aperta nel 2018 su iniziativa di Odile Robotti, ma Dress for Success è nata negli USA quasi 40 anni fa.”

Odile Robotti, nota imprenditrice milanese, da sempre impegnata nel sociale, presidente e fondatrice di Dress for Success e anche di altre due non-profit, MilanoAltruista e ItaliaAltruista. E’ autrice di alcuni best seller tra cui Il talento delle donne e Il magico potere di ricominciare
“Io definisco Dress for Success una specie di franchising del volontariato”, spiega Marina “Ogni sede che viene aperta nel mondo rispecchia la realtà locale del lavoro. Chi vuole inaugurare un punto in qualunque paese del mondo deve chiedere l’autorizzazione alla sede centrale negli USA. La prima in Italia è stata creata a Roma nel 2017, in una realtà lavorativa molto diversa rispetto alla nostra milanese. Sarebbe bello che comparissero altre sedi nel nostro paese, soprattutto al centro e al sud, ognuna con le sue caratteristiche, visto che la realtà italiana è così variegata.”
L’ obiettivo di Dress for Success è aiutare le donne a collocarsi o ricollocarsi nel mondo del lavoro. Troppo spesso ancora oggi le donne dipendono economicamente da altri e non di rado le vicissitudini della vita portano a momenti in cui è assolutamente necessario trovare autonomia e indipendenza.
“Arrivano da noi donne che non hanno mai lavorato, o giovani alle prime esperienze, oppure che avevano smesso per l’arrivo di bambini o per dedicarsi a genitori anziani da curare. Alcune cercano di allontanarsi da situazioni familiari difficili, in cui magari subiscono violenze, o per necessità economiche che si sono create in questi anni particolarmente problematici.
Ci sono anche sempre più donne che arrivano da altri paesi e che, possedendo qualifiche o diplomi, desiderano poter svolgere qui attività inerenti, mettendo a frutto le loro esperienze e conoscenze in un particolare settore. O, al contrario, ci sono persone che, pur avendo impellente necessità di lavorare, non hanno per niente le idee chiare sul tipo di lavoro che possono andare a svolgere.
Tutte noi volontarie siamo attive da anni nel mondo del lavoro a vari livelli ed ognuna offre le sue capacità specifiche per accogliere, consigliare, preparare.”
Cosa si fa
“Quando una donna viene da noi chiedendo una mano, per prima cosa si fa un bilancio delle competenze: che cosa sa fare e quali sono state eventuali esperienze di lavoro precedenti.
A questo punto, si può stendere un curriculum e individuare un percorso.”

Un aiuto è utile per aggiornare un curriculum, magari dopo 20 anni…
Vengono proposti diversi tipi di percorsi, più o meno lunghi a seconda dell’urgenza di risolvere le singole situazioni.
Se è possibile, si può aggiungere un approfondimento sulle attitudini individuali o addirittura si possono anche fare veri e propri corsi o workshop.

Se ho sempre fatto la segretaria, ma adoro cucinare… Posso cambiare la mia vita!

Excel, word, partita doppia, per imparare o rinfrescare le conoscenze
Il ruolo molto importante delle aziende
Nello specifico, Marina si occupa dei rapporti fra l’associazione e le aziende.
Molte società donano abbigliamento o servizi necessari all’attività di Dress for Success, altre offrono corsi a titolo gratuito: sono ore di volontariato retribuite ai propri dipendenti.
E’ un aspetto molto interessante della realtà aziendale di oggi: molte aziende lo fanno proprio per offrire ai loro dipendenti questa esperienza positiva a livello umano, per sensibilizzarli ai valori dell’inclusione e dell’attenzione verso chi ha bisogno di aiuto.
“Proprio stamattina sono stata contattata da un’azienda.”, dice Marina “Mettono a disposizione alcuni loro dipendenti per 2 o 3 giorni l’anno. E’ un tipo di iniziativa che proviene dagli Stati Uniti. Ci sono aziende particolarmente virtuose che donano anche 8 giorni retribuiti all’anno ai loro dipendenti per queste attività.
Concordiamo questi corsi con le Risorse Umane: ci può essere una rivisitazione del curriculum, un’esperienza di colloquio e un terzo incontro in cui danno alle nostre beneficiarie un riscontro personalizzato con consigli ad hoc.”
Alcune società regalano un corso o lo creano su misura a seconda delle beneficiarie e delle competenze di chi, nella società, partecipa al volontariato.
Spesso ci sono volontari che fanno Personal Branding: per esempio, come creare un video di presentazione, dato che oggi spesso gli incontri non si fanno dal vivo, oppure come dare un messaggio univoco uniformando l’immagine di una persona sui vari social in un modo corretto.

Mostrare un articolo interessante su Linkedin, una foto giusta su Instagram, dire qualcosa di accattivante su Facebook. Un’arte da imparare.
Mettercela tutta per arrivare fino in fondo
Sicuramente rimettersi in gioco richiede impegno, ma è importante che chi inizia e individua un percorso con i suoi coach poi arrivi fino in fondo. Bisogna tenere conto anche che queste attività, che sono messe a disposizione a titolo completamente gratuito dall’associazione, hanno un valore decisamente importante e non devono essere interrotte e sprecate.
Alla fine è previsto un incontro con una stylist per identificare i punti di forza anche nel look. Vengono date indicazioni sui colori più adatti, su come pettinarsi e truccarsi in modo adeguato.
E viene individuato l’outfit più idoneo. E’ molto importante.

Dress code professionale, secondo lo stilista Dalahi Ortiz
E’ il momento della “vestizione”: una specie di cerimonia di passaggio.
Dress for Success mette a disposizione un guardaroba molto ampio, ci sono tanti abiti regalati da donatori. Abiti speciali, che hanno portato fortuna a chi li ha donati. Un bel pensiero positivo.

Presentarsi al colloquio vestiti come se “si fosse già assunti”. Nella sede dell’associazione ci sono anche molti capi forniti appositamente da marchi famosi nel mondo della moda.
E’ un momento magico: vedersi allo specchio, trovare sicurezza in sé stessi, coraggio per iniziare una nuova strada. …e un bel sorriso!
“L’anno scorso abbiamo svolto una bellissima attività in collaborazione col noto marchio di abbigliamento Patrizia Pepe:
Bring it Back: your dress her success.
Consisteva nel portare un abito Patrizia Pepe acquistato in passato per donarlo all’associazione, ottenendo uno sconto sulla nuova collezione. Un bel messaggio di solidarietà. Tutto si è svolto nei loro punti vendita, diventando fra l’altro un’occasione di incontro fra donne e un momento positivo per il marchio anche dal punto di vista commerciale.
Le regole per gestire un momento delicato
Restare senza lavoro è uno dei momenti più stressanti che possano capitare nel corso della vita e trovare una nuova occupazione può diventare un rovello costante, un fattore destabilizzante che rischia di far precipitare nella depressione, alimentando drammaticamente le possibilità di non riuscire più ad entrare in un discorso lavorativo soddisfacente.
Marina ci indica alcune regole che possono aiutare a gestire questo momento così delicato.
La prima regola è mirare: “Se cerchi e non riesci a trovare, perdi la fiducia in te stessa. Non inviare tanti curricula in modo troppo generico. Cerca di scegliere bene a chi li vuoi inoltrare. Altrimenti l’impressione sarà di averne inviati tanti e di non aver ricevuto risposte: il sistema ideale per deprimersi. Una condizione molto frustrante.”
La seconda regola è fare in modo che la ricerca del lavoro non sia la tua UNICA attività: “Non deve essere un’ossessione. Tieni in ordine e pulita la casa. Se hai una famiglia, dedicale attenzione. Cucina per te stessa. Per liberare la testa, trova dei momenti da dedicare a qualcosa che ti piace, per esempio leggere o fare sport. Non interrompere ogni altra attività perché sei stremata dalla ricerca del lavoro.”
E infine, last but not least, cura il tuo aspetto e cerca di sorridere. Solo così sarai pronta per una nuova vita.
Alla fine, arrivano i riscontri?
Sì, spesso richiamano per raccontare e ringraziare. E’ una grande soddisfazione.

Marina mi ha girato questo messaggio di ringraziamento, ricevuto recentemente
Cercasi volontarie
Cerchiamo sempre volontarie con voglia di fare, soprattutto nel coaching e nelle Risorse Umane perché, essendo in genere persone attive nel lavoro, a volte è un po’ complicato trovare il tempo necessario. C’è molto turnover. Chiediamo solo il tempo che ognuno può dare.
Ogni volontaria fa con noi quello che fa nella vita professionale: è importante che ogni cosa sia svolta dalle persone giuste.

Alcune rappresentanti del direttivo di Dress for Success Milano a un evento che si è svolto di recente. Dice Marina: “Tutte le volontarie e fondatrici sono molto in gamba e con esperienze molto interessanti”
Cercasi computer, anche usati
“Mi occupo anche dei rapporti con le altre non-profit: l’interscambio e la collaborazione sono molto utili per allargare la platea di possibili beneficiarie.”
Grazie a questi contatti, sono arrivate anche donne sfuggite a situazioni di violenza, ospitate presso case di accoglienza. Molte erano mamme e dovevano imparare ad utilizzare il computer per entrare in internet non solo dal loro cellulare: è indispensabile per seguire i bambini nelle attività scolastiche e naturalmente anche per entrare nel mondo del lavoro.
A questo proposito, un appello:
“Abbiamo bisogno di computer per organizzare corsi di questo genere! Anche usati, ben vengano!”
Iniziative col Comune di Milano
“Siamo anche in contatto col Comune. Proprio in questo momento c’è in cantiere una nuova iniziativa presso uno sportello del Comune di Milano.
Attraverso una gara del Comune abbiamo ottenuto una nuova sede in via Borsieri, zona Isola: è un piccolo spazio molto carino in una casa di ringhiera in stile Vecchia Milano. Per noi va bene, è la nostra boutique. Lì facciamo anche i nostri eventi di fundraising per finanziarci.

Ecco lo showroom di via Borsieri
Per chi vuole prendere contatto con Dress for Success, oltre a consultare il loro sito internet, una bella occasione di incontro sarà la Civil Week, che si svolgerà nella nostra città dal 5 all’8 maggio con una serie di interessantissimi eventi per il sociale.
L’armadio della memoria
Tornando a casa a piedi, dopo questo bell’incontro con Marina Cesaris, ripensavo ai nostri discorsi sull’abito per i momenti speciali. Ho passato mentalmente in rassegna alcuni momenti importanti della mia vita e mi sono accorta che ricordo molto bene come ero vestita in quelle occasioni. Qualcuno di questi abiti è ancora appeso nel mio armadio, altri no, ma tutti sono ancora ben presenti nella mia mente.
Con una funzione un po’ magica , mi hanno aiutata ad affrontare momenti pieni di emozione che spesso hanno segnato un cambiamento importante per me.
Dai miei ricordi spuntano il vestitino della mia prima Comunione, quello lungo della festa dei miei 18 anni, coi suoi fiori delicati, quello della mia laurea, molto stile anni ’80, quello meraviglioso del mio matrimonio, intessuto di sorrisi e lacrime di gioia, la camicia verde salvia aperta davanti con cui ho dato alla luce i miei bambini, e quel tailleur pantalone, molto maschile, in cui ho nascosto i sensi di colpa e la speranza di fare la cosa giusta, mentre firmavo la vendita dell’attività di famiglia per iniziare una nuova strada professionale.
In questo armadio della mia memoria è racchiusa la mia vita, con i suoi capitoli più importanti, con tutta la fatica fatta per arrivarci.
E l’emozione di sentirmi ogni volta una persona nuova.

Primo giorno di scuola. Cartella nuova sulle spalle e quel grembiulino bianco che fa sentire grandi…
Testo: Silvia Castiglioni
Foto: Dress for Success, Silvia Castiglioni, Marina Cesaris, studio Viasetti, zety.it, Pexels Andrea Piacquadio, Pexels Karolina Grabowska, Pexels Tracey Leblanc, Dalahi Ortiz, Pexels Thirdman, Pexels August de Richelieu, Pexels Kampus Production, Pexels Olia Danilevich,