Liquidambar: un albero per tutte le stagioni
Finalmente l’autunno! Lo voglio dire a gran voce perché questa è la stagione che più mi avvolge in intime atmosfere accompagnate dai colori fiammanti delle foglie, nel loro ultimo canto prima del riposo. Di queste tinte scaldacuore ho già parlato in queste pagine e, tra le molte specie, spiccava in tutta la sua vivacità il Liquidambar. Ora vorrei presentarvi più nel dettaglio questo albero che si trova in tutte le zone di Milano e che potrete riconoscere con sicurezza, perché per molti versi è inconfondibile.

In questa immagine, come in quella di copertina, l’albero nel momento dell’anno in cui sciorina l’intera gamma dei suoi colori pregiati, dal verde brillante e lucido, al giallo fino al rosso fuoco e al viola. Non perdetelo, sta accadendo proprio in questo soleggiato ottobre!!!
Due parole sul Liquidambar
Partiamo dal nome: “ambra liquida”. La sostanza resinosa e balsamica che si ricava dai suoi tronchi ha infatti il colore dorato della pietra a cui si ispira. Ci porta a immaginare le vie commerciali del Medio Oriente e i profumi delle spezie, ma in realtà il Liquidambar styraciflua è originario del Nord America, dove veniva utilizzato per scopi terapeutici e rituali.

Le foglie in piena maturazione, tra primavera ed estate, di un bel verde acceso.
Passiamo a un’altra caratteristica dell’albero: le foglie a cinque/sette punte, così nette e definite che ci rammentano i canoni architettonici razionalisti. Sono disposte sui rami in modo alterno e si distinguono, oltre che per la forma, per i colori che, soprattutto in autunno, decorano vivacemente le strade della città. Non solo, se stropicciate emanano quella fragranza balsamica che caratterizza la resina della pianta. Se osservate nell’insieme della chioma sembrano formare un motivo di stelle.

Foglie e frutti si stagliano sul cielo a formare un motivo di stelle.
E se ancora avete qualche incertezza nel riconoscere un Liquidambar, i suoi frutti uncinati fugheranno tutti i vostri dubbi. Le capsule sferiche sono verdi come le foglie per qualche mese e poi mostrano la loro natura legnosa a maturazione, quando si aprono per lasciare uscire i semi alati che custodiscono. Non mancano mai sulla pianta, neanche in inverno, e spesso coesistono i frutti ormai aperti con quelli nuovi.

Capsule brune già aperte e vuote convivono con i nuovi frutti verde acceso, che ancora custodiscono il tesoro.
Un albero per tutte le stagioni, dicevamo, perché potrete goderlo davvero per tutto l’arco dell’anno, riconoscerlo e apprezzarlo per come decora le nostre vie e allieta il nostro andare.

Incontro ravvicinato con un’astronave carica di frutti.
Primavera
Iniziamo questo giro del calendario partendo da marzo, a cavallo tra inverno e primavera, quando sui rami del Liquidambar ci sono panciute gemme fiorali e fogliali accompagnate dai caratteristici frutti. È proprio in questo periodo che l’albero rilascia i suoi semi, anche se nel frattempo mette in moto la nuova produzione.

Ci siamo, non manca molto al risveglio della vita vegetale!
La temperatura aumenta, le giornate si allungano ed ecco spuntare le prime foglie, seguite a poca distanza temporale dai fiori. Su ogni esemplare convivono i fiori maschili, disposti in fitte infiorescenze erette, e quelli femminili, formati da un unico capolino pendulo.

Gli inconfondibili fiori maschili “cicciosi” e spavaldi sono quasi sempre accompagnati dal solitario capolino femminile pendente, spesso un po’ nascosto. Nell’immagine se ne distingue uno.
Il colore verde dei fiori li mimetizza con le foglie e occorre avvicinarsi all’albero per notarli con più attenzione. Ma niente paura, i frutti sono sempre presenti e non lasciano margine (e scuse) a non accorgersi che siamo in presenza di un Liquidambar.

Un tipico ramo a primavera.
Estate
Con l’avanzare della stagione i fiori lasciano il posto ai nuovi frutti verdi e l’albero sviluppa una folta chioma verde che contribuisce a formare zone di fresca ombra nei mesi più caldi.

Un esemplare in un parco cittadino nel pieno del suo sviluppo fogliare.
Autunno
Se quello che avete visto finora non vi ha ancora convinto sull’andare in cerca di questo albero, con l’arrivo dei primi sbalzi notturni di temperatura e l’aria fina dell’autunno sarà lui che vi si parerà davanti, senza possibilità di non essere notato.

I colori accesi delle foglie autunnali.
I colori autunnali delle foglie di Liquidambar sono fra i più “violenti”, sfacciati e accecanti nella palette dei rossi e dei viola. Nulla da invidiare al foliage di specie più conosciute, anche se, a mio parere, con una marcia in più. Godetevi questo spettacolo.

Foglie declinate nelle molteplici tinte che nell’insieme dell’albero creano una macchia accesa di colore in qualsiasi contesto.
Inverno
Quando i rami degli alberi si spogliano e inizia il riposo, il Liquidambar ha ancora qualcosa da dire. I suoi frutti, infatti, bruni e legnosi, rimarranno sulla pianta fino alla successiva primavera e così si chiuderà il cerchio. Il portamento piramidale, che ricorda in qualche modo quello degli abeti, ce lo fa vedere come un insolito albero di Natale carico di palline un po’ insolite ma non per questo meno suggestive.

Un Liquidambar “di Natale”, con le sue inconsuete decorazioni.
È questa la stagione in cui raccogliere i molti frutti caduti al suolo (altra caratteristica che ci permette di capire subito quando ci troviamo sotto un Liquidambar) e spruzzarli di porporina dorata per poi appenderli sul nostro albero casalingo. Un modo piacevole per lavorare con i bambini e accostarli agli “oggetti” vegetali. Se poi voleste tenerne qualcuno da parte in bella vista, il gioco è scuoterlo per vedere uscire i semini che vi sono racchiusi (vedi sotto).