Back to school? Si ma… “A tutto cielo”!
Ogni tanto fa bene uscire dalla propria comfort zone… nel mio caso esco dalla cucina e me ne vado in agriturismo “a tutto cielo”. E questa volta non devo fare una recensione: vi voglio raccontare una bella storia, quella di un progetto, un sogno che si è avverato. La mia è stata una scoperta del tutto casuale: scorrere semplicemente la pagina Facebook del gruppo del mio quartiere dove una mamma condivideva un progetto dedicato ai bambini di età pre e scolare. Una semplice mail… e si è spalancato un mondo.Il giorno dell’appuntamento è il 6 agosto. Il luogo Cascina Santa Brera, appena fuori San Giuliano M.se nel cuore del Parco Agricolo Sud di Milano che, in quanto miei lettori, già conoscete per l’articolo dedicato alla ristorazione ed agriturismi con orto. Ma per parlare di questo bellissimo progetto dedicato ai bambini, ho il piacere di incontrare Margherita, Flora e Giacomo. Vi assicuro che ci si mette subito a nostro agio in un luogo così ricco e palpitante di natura.
MM: Da chi e come è nata l’idea?
Margherita: “Con mia figlia Sofia, nel 2015. Con noi viveva Loredana Mercadante, una “formatrice di formatori”. Durante una chiacchierata, le confidavo il desiderio di crescere mia figlia in cascina, come si faceva una volta, con altri bambini e a contatto con la natura, gli animali, la terra. Negli asili di città i bambini guai se si sporcano, se si graffiano. Tra me e me pensavo fosse irrealizzabile ma Loredana ci mise poco a dirmi “Facciamolo”. Allora mia figlia aveva pochi mesi.
Quindi grazie al sostegno di tutta la famiglia e dell’azienda agrituristica abbiamo lanciato il progetto “Agriasilo” con i primi due bambini ed una tata. Successivamente (periodo post prima ondata Covid) sono arrivati Flora ed il suo bambino Alex, ci siamo conosciute, siamo diventate amiche e insieme abbiamo deciso di dare un seguito al progetto perchè i bambini stavano davvero bene, erano felici, non si ammalavano mai e alla sera, non volevano mai tornare a casa. Non esisteva un vero limite alla crescita dell’Agriasilo. ”
Da quel dì, Margherita e Flora gestiscono con grandissima passione, impegno, il progetto “Agribimbi“: migliorando dove necessario, conoscendo altre famiglie, e decidendo di non iscrivere i propri figli alle primarie della scuola pubblica.
“Il pensiero di chiudere i nostri figli in 4 mura, con la mascherina, il distanziamento, il clima di “terrore”, non ci attirava per niente. I nostri figli non erano mai stati in una condizione simile. Dovevamo risolverla diversamente. Ad oggi molte famiglie ci ringraziano e sostengono; altri collaboratori si sono uniti al progetto. Dal siete pazzi al siete grandi!”
Se la collaborazione tra Margherita e Flora è, tra molte difficoltà, il motore del progetto, l’arrivo di Giacomo, in veste di coordinatore didattico per la primaria, è stata la ciliegina sulla torta.
MM: Ma questa è una scuola a tutti gli effetti? Riconosciuta e sostenuta dal comune di San Giuliano M.se?
Margherita: “A tutto Cielo non è una scuola. È un progetto di istruzione parentale basato sui principi dell’autoregolazione, dell’ottica laboratoriale, del contatto diretto con la natura e gli animali. In parole povere, i genitori hanno la piena responsabilità dell’educazione dei propri figli e delegano a noi l’istruzione, ad insegnanti formati con più di 15 anni di esperienza”.
A tutto cielo è pensato dalle famiglie per soddisfare il diritto ad una scelta educativa consapevole e a misura di bambino, che acquisirà i saperi che solitamente apprenderebbe nella scuola pubblica, ma secondo una logica utile a comprendere i rapporti che intercorrono tra uomo-ambiente-attività. La classe sarà seguita da un’insegnante che guiderà gli alunni a raggiungere le competenze richieste. Dietro questo progetto c’è tanto confronto, studio approfondito e pianificazione.
“Il nostro progetto non vuole essere la risposta al Covid, bensì il desiderio di crescere bene i nostri figli e condividere l’idea con altre famiglie che la pensano come noi. Una sorta di ritorno alle origini, di “villaggio”. A settembre 2021 partiremo con il progetto PRIMARIA (elementari), dalla 1a alla 4a. Giacomo si occupa della 1a e della 2a primaria. Arianna della 3a e 4a. Da settembre 2022 abbiamo pronto il progetto della 5a al quale farà seguito il progetto per la SECONDARIA (medie). Il nostro progetto non fa parte del Comprensorio didattico della scuola statale ma, ci siamo presentati alle autorità comunali competenti e ci hanno, come dire, … sanno che esistiamo.
MM: Se un bambino completa da voi la primaria ma per motivi diversi torna a frequentare le medie nella scuola pubblica?
Margherita: Nessun problema. Il bambino esce formato e preparato, sicuro di sè.
MM: Oltre all’istruzione, un’esperienza di gioco, di caccia, di amicizia, di conflitti, di apprendimento e sostegno reciproco…
Margherita: “I bambini “devono avere conflitti con gli amici” e superarli senza interferenze di “adulti” cercandone il motivo.”
L’ora del saluto a fine giornata è attorno alle 16,00-16,30. Non escono in strada ma rimangono in nostra compagnia all’interno dell’agriturismo. – “Non ci sono pericoli e tra genitori c’è molta solidarietà. E se qualcuno ritarda… li portiamo a far merenda e a giocare nel frutteto.”-
MM: È un progetto straordinario, quasi unico nel suo genere.
Margherita: “Ciò che rende fattibile tutto questo è la location: l’agriturismo Cascina Santa Brera funziona a pieno regime, è un presidio Slow food, coltiva e alleva in biologico da 20 anni. Il nostro allevamento di mucche, maiali, galline è recensito su allevamentoetico.eu. Abbiamo camere a disposizione per gli ospiti ed una bottega con i nostri prodotti Km zero.”
MM: Come gestite i pasti?
Margherita: “La cucina del ristorante fornisce i pasti giornalieri (biologici, ovviamente), sostenuti da un piano nutrizionale settimanale proporzionato alle esigenze dei bambini. Proteine si ma anche tanta frutta, verdura e cereali.”
Flora: “Mio figlio Alex ha imparato la “stagionalità” con i pasti settimanali e il progetto educativo dell’orto dove hanno appreso come preparare il terreno, seminare, veder crescere la verdura che poi mangiava.”
Questo progetto “educa anche i genitori” a capire che se tuo figlio si sporca un pò in campagna, se suda un pochino giocando… non è male, è di sicuro felice.
Giacomo: “Lo scopo del progetto è quello di creare una comunità educata, consapevole di sè e dell’ambiente. Fino a 4-5 ani il bimbo è tutto “dentro”. Con noi impara a esternare e condividere emozioni, paure, disagi.
MM: In caso di bambini con “disabilità”?
Giacomo: “Dipende dal grado di “diversa abilità”: una disabilità medio-grave in questo contesto non è integrabile proprio perchè è previsto un percorso “fisico” di corse, arrampicate, tiro alla fune, salti. Quindi una famiglia non si affiderebbe mai a un progetto come il nostro”.
Esistono famiglie che, nonostante tutto, desiderano per il proprio figlio un’esperienza inclusiva come quella di questo progetto, dove il rapporto con il prossimo non fosse limitato all’insegnante di sostegno.
Giacomo: “Molto fa l’educazione dei genitori “normo-dotati” nell’accettare la diversità non solo di abilità, ma anche di religione, nazionalità, etnia e ceto sociale. I bambini sono il nostro specchio. La prima forma di apprendimento è l’emulazione; nel bene e nel male.
“Le nostre mancanze non possono essere colmate dalla scuola o dalla società.
L’inclusione parte dalla famiglia.”
Margherita: Partiamo come piccola realtà autofinanziata, non ci paragoniamo ad una scuola paritaria, riconosciuta, a causa di una quantità di burocrazia, adempimenti, adeguamenti e con essi abbiamo il nostro lavoro d’ufficio, le famiglie, l’azienda.
MM: Usando un gergo un po’ “pop” direi che è un vero sbattimento” ma che a fine giornata la soddisfazione compensa la stanchezza.
Margherita: “Distrutti ma felici”.
Giacomo: “Una soddisfazione, una sensazione di benessere e coerenza con se stessi”.
Flora: Mio figlio Alex, quando frequentava l’asilo pubblico, tornava a casa sempre arrabbiato, non si apriva. Da quando frequenta Agribimbi non ho più questo problema: i piccoli conflitti ci sono, ma si apre, si racconta. Le classi sono meno numerose e la cura è maggiore, più attenta”.
Margherita: “L’energia inespressa viene convogliata nelle attività all’aperto, dove la natura ha un effetto benefico sul bambino. Il bosco cura, porta via le tensioni.
Giacomo: “Ascoltiamo i suoni della natura e ascoltiamo noi stessi. Chiudere i bambini in 4 mura per 6 e passa ore al giorno tutti i giorni a nostro avviso non è positivo. Dove scaricano le energie?”
MM:” molti genitori tendono a sottovalutare le frustrazioni dei propri figli…
Giacomo: ” Non possiamo ne minimizzare, ne ironizzare. Bisogna accogliere ed ascoltare ogni segnale per avere in seguito degli adulti più “centrati” e liberi.
MM: Più vi ascolto e più penso alla vostra soddisfazione di sapere che nel futuro prossimo avrete contribuito a crescere adulti ben equipaggiati e sicuri di sè. Avranno ricevuto un grande dono.
Margherita: “Un ambiente come questo non dovrebbe essere riservato a pochi ma esteso a più famiglie.
Quest’anno Agribimbi ha ricevuto tantissima riconoscenza dalle famiglie che hanno aderito a questo progetto. Tanto ha fatto la reciproca collaborazione, la celebrazione dei traguardi.
A Cascina Santa Brera, la figlia di Margherita non è guarda a vista, non ha un guinzaglio (inquietante), non ha un orologio con Gps (doppiamente inquietante), non ha un body guard e probabilmente non tocca videogiochi. È una bambina sana, allegra e felice. Gioca in agriturismo e quando la mamma la chiama arriva subito.
Margherita: “Possiamo capire i genitori ansiosi ma… c’è una bella differenza tra rischio e pericoli che i bambini imparano a riconoscere. Se un bambino si allontana qui da noi potrebbe correre il rischio di una sbucciatura… di un graffio, ma se perdi il figlio ad una sagra di paese il pericolo di non trovarlo è reale. Qui al massimo trovo mia figlia a salutare le mucche… I nostri bimbi vengono educati anche in questo senso”.
Giacomo:“Ebbene, imparano a cadere, a rialzarsi, a sostenersi a vicenda, a dare il giusto peso. Per loro un rischio può essere un rimprovero, un brutto voto.
Come dice giustamente Margherita, educhiamo bambini che potrebbero essere i nostri futuri, medici, avvocati.
MM: Al momento state reclutando nuovi educatori?
Margherita: Abbiamo due formatori per la primaria, una formatrice per agribimbi, 2 insegnanti, una nuova insegnante di scuola media per massimo 10 bambini per classe. Molti hanno sposato con entusiasmo il nostro progetto. L’organico è completo. Speriamo di arrivare molto lontano: la passione e il tempo non ci mancano. Nel sud-milano ci siamo solo noi. La nostra azienda agrituristica non è di stampo moderno: si raccoglie e mano e si porta in tavola. I nostri 34 ettari sono coltivati biologicamente a frutta, ortaggi, frumento tenero, alberi e siepi oltre che essere spazio di allevamento a base esclusiva di erba e fieno, bovini di razza Varzese, galline ovaiole, maiali e polli… per un’azienda polifunzionale.
In conclusione, un progetto che molto fa pensare e riflettere sul futuro dei figli e nipoti di domani.
Vi ricordo l’OPEN DAY IL 5 SETTEMBRE 2021 ALLE ORE 15,00
Per chi volesse approfondire l’argomento, chiedere informazioni direttamente alla struttura vi lascio il contatto Facebook a questo link, e una mail alla quale scrivere: atuttocielo@gmail.com
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Spero che questo articolo abbia entusiasmato voi quanto me: leggete, condividete e mettete un like se vi è piaciuto.
©Foto di Pexell – Cascina Santa Brera