Un’estate millefiori per le vie di Milano
Luglio 2018: esordivo su queste pagine parlando di sophore, alberi che illuminano la stagione estiva con fiori simili a stelle. Chissà, forse da allora, ora che la conoscete, ogni fine giugno aspettate come me che la sophora sotto casa (o sotto ufficio) tappezzi il marciapiede di un mantello giallo tenue. O forse vi farete distrarre dai tantissimi fiori che per tutta l’estate colorano le vie cittadine. Eccoli quindi in una carrellata di immagini che suggeriscono come assaporare la dolcezza millefiori di questa tiepida estate.

L’effetto cielo stellato di una sophora fiorita.
Tigli
A inizio giugno, l’aria si riempie del profumo inebriante dei tigli. Alberi imponenti, si caratterizzano per le foglie cuoriformi disposte in modo da formare piani orizzontali da cui pendono i fiori simili a campanelle, che ondeggiano all’ombra di lunghe brattee.

Un tiglio in fiore in via Marina.
Catalpe
Quasi in contemporanea, le maestose catalpe si ricoprono di bianche corolle dal cuore attira-insetti.

Il centro del fiore, che custodisce il nettare, è colorato per attirare gli insetti.
Sono alberi maestosi, caratterizzati da tronchi massicci, spesso irregolari, e da lunghi frutti (visibili nell’immagine accanto ai fiori) che gli hanno valso il soprannome di alberi dei sigari.

Una catalpa dal tipico tronco in via Giotto, con il campanile di San Pietro in Sala sullo sfondo.
Scotani
Sempre in questo periodo di giugno le infiorescenze oblunghe degli scotani si trasformano in nebulose impalpabili. Forse per questo li chiamano alberi della nebbia o, in inglese, smoke trees.

Rami “nebbiosi” di scotano a City Life.
Sono alberi inconfondibili, anche per le foglie rotonde, in tonalità di rosso smorzato, disposte in forma circolare sui rami.

In corso Sempione.
Magnolie e melograni
Nel frattempo, tra le foglie coriacee delle nobili magnolie spuntano i grandi fiori dai petali succulenti e inebrianti. Il loro candore accecante si contrappone al rosso beneaugurante dei melograni.
Ligustri
Siamo a fine giugno, un momento magico. Mentre le sophore (vedi prima immagine) ci regalano l’illusione di un cielo stellato, il profumo dei ligustri invade con prepotenza l’aria cittadina.

Uno dei tanti alberi di ligustro che si trovano un po’ ovunque in città.
Si tratta di un albero che associo alla Pianura Padana, insieme a viburni e sambuchi, e per questo mi è molto caro. Inconfondibile è la sua fragranza, per la quale viene spesso utilizzato per formare le siepi.

Siepe di ligustro che si staglia sull’inconfondibile profilo delle residenze Libeskind.
Albizie
Così come l’olfatto ci guida verso i ligustri, la vista è catturata dagli straordinari piumini dell’albizia. Si tratta di una Mimosacea e in effetti è la versione estiva e più sfacciata della gialla sorella primaverile.

Un’albizia in piazza Baiamonti.
Oleandri
Sono rimasta colpita dalla quantità di oleandri che ho incontrato durante i miei percorsi cittadini. In effetti si tratta di piante resistenti, molto decorative per aiuole e bordure, grazie ai loro fiori rossi, rosa e bianchi. Le si trova un po’ ovunque. Un esempio: nei grandi vasi che costeggiano la via Paolo Sarpi, insieme a hibiscus e buddleie.

Oleandri bianchi in piazza Paolo VI, a fianco della basilica di San Simpliciano, e un oleandro cresciuto spontaneamente intorno a un bagolaro in via Buonarroti.
Hibiscus
Una pianta altrettanto diffusa è il multicolore hibiscus, che allieta spesso gli spartitraffico delle vie più trafficate, anche le autostrade, proprio per la sua nota robustezza. Lo si incontra soprattutto sotto forma di arbusto…

Hibiscus multicolore nello spartitraffico di viale Elvezia.
… ma non mancano gli alberelli. Le fioriture si susseguono per tutta l’estate.

Alberelli di hibiscus dai fiori rosa e dai fiori bianchi si alternano in via Arosio.
Lagerstroemie
E mentre luglio avanza ecco spuntare le regine dell’estate, le lagerstroemie, che non smetteranno di fiorire fino ad agosto inoltrato.

Un albero in via Ettore Ponti.
La bellezza di questi alberi risiede nella particolare tonalità di rosa dei fiori contrapposta a tronchi pallidi e lisci, dalla silhouette sinuosa.

Particolare dei fiori in piazza Bande Nere.
Buddleie
Se però devo scegliere, io propendo per le più rustiche buddleie, meno conosciute ma altrettanto spettacolari, che colpiscono per il profumo pungente.

Filare di buddleie a più colori nel parco di via Pallavicino.
Le buddleie hanno accompagnato la mia infanzia sul lago Maggiore e sono una pianta tipica dell’Irlanda, cosa che le rende a me assai gradite. Si presentano in moltissime tonalità, con una predilezione per i colori dal lilla al viola.

Arbusti lungo il canale Vettabia, in zona Ripamonti.
Nei prati
Come sempre, infine, vi propongo di abbassare lo sguardo nelle aiuole (vedi immagine di copertina), dove i semi portati dal vento possono regalare qualche sorpresa, come questa malva spuntata in un fazzoletto di prato.
Testo e immagini di Marina Beretta