Second Life: Paura del cambiamento? Una coach per scoprire i tesori nascosti dentro di noi.
L’idea di un cambiamento in qualsiasi settore della nostra vita è di solito fonte di ansia. Difficile prevedere quello che ci aspetta, difficile capire se stiamo imboccando la strada giusta o se stiamo compiendo un clamoroso errore, impossibile sapere come andrà a finire.
E così, dopo esserci dati coraggio con le solite frasi di rito…
…ci ritroviamo in piena notte con occhio sbarrato e angosce galoppanti a rimuginare sempre intorno alle nostre paure.
Incontriamo oggi una professionista che si occupa da anni di accompagnare chi deve affrontare un momento così delicato, aiutandolo a scoprire che cosa vuole veramente dalla propria vita.
Francesca Betteni è una milanese per nascita e per studi, approdata a Lugano 20 anni fa per motivi di lavoro. Da allora vive e lavora in riva al bel lago omonimo, è naturalizzata svizzera, ma è anche in continuo contatto con Milano, da sempre importante riferimento per la sua vita privata e per la sua attività.
“Dare una svolta alla propria vita” è una materia ben nota a Francesca, e non solo in teoria, perché anche lei ha vissuto in prima persona questa problematica.
Prima di avviare la sua attività di coach, ha lavorato per molti anni nel settore dell’informazione scientifica.
Grandi doti comunicative, perseveranza, ottima conoscenza delle lingue le hanno consentito di raccogliere grandi soddisfazioni in questo campo. Molto successo, forse troppo, tanto da suscitare invidie, tanto da ritrovarsi a dover combattere anche con quelle…
A un certo punto la fatidica domanda: “Ma è proprio questo che desidero nella mia vita?”
Curiosa e alla ricerca di un continuo miglioramento, Francesca si era già accostata al mondo del Coaching, sperimentando su sé stessa la ricerca delle fondamenta della propria personalità.
E allora, il grande salto: molla tutto e torna a Milano per seguire la formazione di Coaching in una scuola riconosciuta dall’ICF (International Coaching Federation), a cui, dopo qualche anno, aggiunge anche un master in PNL (Programmazione Neuro Linguistica).
Due specialità molto in voga negli ultimi tempi e che meritano una preparazione particolarmente seria e approfondita.

Una formazione meticolosa e continua. Attualmente Francesca è alle prese con uno stage sull‘intelligenza emotiva
Una second life come coach
Inizia così per Francesca la sua second life come coach.
A chi si rivolge? A tutti coloro che “vogliono vederci chiaro”: scoprire le proprie capacità vere, capire se quello che fanno è davvero quello che hanno sempre desiderato o piuttosto qualcosa che è capitato per caso, ma che è ben lontano dai loro desideri profondi.
Naturalmente l’occasione per ripensare la propria vita, molte volte, è fornita da problemi contingenti: indecisione su quale nuova strada intraprendere, difficoltà sul lavoro, problemi di mobbing, perdita dell’impiego, crisi di mezza età, stress per una relazione sbagliata, ma anche problemi di dipendenza o depressione.
In particolare, in questi ultimi 2 casi il coach si propone in collaborazione con lo specialista, psicologo o psichiatra, oppure si fa da parte, riconoscendo i limiti del Coaching.
Per converso, capita anche di dover risolvere problemi generati dalla difficile gestione di un incarico troppo prestigioso di cui non ci si sente all’altezza, o di un eccessivo successo, un successo ingombrante che investe anche la vita personale rischiando di snaturarla.
Francesca segue i suoi clienti (definiti “coachee”) nella loro interezza di adulti, considerando la globalità della loro vita non solo lavorativa.
Il coach vuole essere un “facilitatore”, supportando i suoi coachee con domande sul loro presente che li aiutano ad indagare sugli elementi che vogliono cambiare nella loro vita, per trovare la direzione giusta.
Rispondendo alle domande, la persona si apre e, raccontandosi, fa emergere tutto quello che di inespresso ha in sé e non si accorge di avere: il problema si definisce.
Una volta identificato un obiettivo concreto, si precisa anche un tempo per raggiungerlo. Il percorso da effettuare è un lavoro su di sé, in cui il coach non ti dà soluzioni, ma ti porta a trovarle attraverso le tue capacità e le tue risorse, scoprendo caratteristiche che spesso non sai di avere.
Ricorda il caso di una signora, diventata direttrice di un grande albergo, che, per svolgere brillantemente il suo incarico, ha voluto prima effettuare un approfondito lavoro su sé stessa.
Francesca accoglie con un sorriso e un approccio amichevole, assolutamente privo di giudizio: il primo incontro avviene di persona e serve a conoscere e definire l’obiettivo, seguono poi 6/8 incontri che possono svolgersi anche on line ogni 2 o 3 settimane. Ci tiene molto a sottolineare che il cambiamento in una persona avviene proprio nel tempo che separa una sessione dall’altra.
Alla fine del percorso si scopre insieme una soluzione che molto spesso all’inizio non si vedeva. Così la vita può cambiare in meglio!
E’ il momento più bello: Francesca rivive ogni volta l’emozione di aver portato gioia nella vita di qualcuno, aiutandolo ad essere più felice.
Aziende che offrono il sostegno di un coach
Il supporto di un coach è spesso richiesto da aziende che decidono di offrire un outplacement, cioè un ricollocamento sul mercato del lavoro. Questo avviene, per esempio, quando devono trasferire la propria sede in un’altra città: i dipendenti scelgono se trasferirsi a loro volta, modificando la loro vita, oppure se cambiare lavoro.
In questi casi Francesca svolge un ruolo di sostegno nella cosiddetta transizione di carriera, sia tramite il Coaching, sia organizzando workshop per fornire indicazioni pratiche per la stesura di un curriculum accattivante e per affrontare nel modo migliore un colloquio per un nuovo lavoro.
Un Coaching nell’emergenza
Si può ben immaginare come questo tipo di supporto possa essere di massima attualità in questo periodo di emergenza Coronavirus, in cui purtroppo l’economia ha sofferto e soffrirà come non mai per il prolungato lockdown e le sue conseguenze!
Francesca racconta di aver lavorato incessantemente da casa per tutto il periodo della chiusura, anche perché fa parte di un team di sostegno per le persone disoccupate ed in cerca di impiego nel Cantone Ticino.

L’incantevole lago di Lugano, ma Francesca viene anche a Milano molto spesso per lavoro
Fra l’altro, una volta scoperte le specificità di chi si rivolge a lei, mette volentieri a disposizione il suo network di conoscenze nel mondo del lavoro per mettere in contatto chi cerca e chi offre.
Anche in un momento difficile come questo, anzi soprattutto adesso, sottolinea, è essenziale non mollare!
E’ difficile essere positivi e ottimisti, ma è proprio nei momenti peggiori che escono le grandi idee e i grandi cambiamenti.
E allora coraggio, per tutti noi potrebbe esserci una Second Life all’orizzonte, per cambiare in meglio la nostra vita e cercare di essere più felici.

Una buona dose di energia e un pizzico di ottimismo per trovare la strada giusta!
Testo di Silvia Castiglioni
Foto e immagini: Silvia Castiglioni, Francesca Betteni, lavorincasa.it, pinterest,it,blog.libero