#PoldiPezzoliStories – L’arte al tempo del Covid-19
#iorestoacasa. Questo l’atto di responsabilità che tutti devono compiere in questo difficile periodo segnato dal Covid-19. Per questo, anche le porte dei musei, restano chiuse. L’arte si cela agli sguardi fisici dei visitatori, nella paziente e pudica attesa che la vita possa riprendere il suo corso. Attraverso il digitale però, possiamo ancora godere, nonostante la distanze e la separazione, della bellezza di quelle opere che forse non abbiamo saputo apprezzare abbastanza, fino a quando potuto avvicinarci fisicamente ad esse.
#PoldiPezzoliStories
Un’iniziativa davvero bella è quella messa in campo dal Museo Poldi Pezzoli. Come spiegato dalla direttrice Annalisa Zanni, il museo ha scelto di accompagnarci nelle sue sale per mezzo di una narrazione. Una narrazione che corre su Facebook e Instagram e che ci vuole regalare un bagaglio di conoscenza. Si badi bene: questa conoscenza non è qualcosa di noioso, polveroso, morto.
Si tratta invece dell’acquisizione della consapevolezza dell’importanza di qualcosa che abbiamo dato per scontato. È il dono di uno sguardo diverso che sarà in grado di farci vedere la bellezza in modo meno superficiale, più ricco, quando le porte dei musei si apriranno di nuovo al pubblico.
Dal passato per il futuro
Un viaggio che è anche un richiamo che ci ricorda che il nostro paese, l’Italia, oggi tanto dolorosamente colpito, è stato un paese benedetto. Patria di arte e bellezza in ogni suo angolo. È il racconto di un passato e di una storia che possono servire per progettare un nuovo futuro.
L’ icona
Questo racconto non poteva non avere inizio dall’icona del Poldi Pezzoli, ossia lo splendido profilo della dama del Pollaiolo. Un’immagine dotata di un potere di fascinazione tale, da doverla proteggere con un vetro, nel corso dell’ottocento, a causa degli assalti dei visitatori bramosi di baciarla. Letteralmente. O meglio sarebbe dire, fisicamente.
La cura
Lo straordinario racconto via social non è solo la presentazione delle opere, molte delle quali create dal genio di artisti immortali, quali Botticelli, Lotto, Leonardo, e altri ancora. È la presentazione della cura delle opere stesse quando il museo è a porte chiuse.
#PoldiPezzoliStories – Cura e gestione delle collezioni
In questo speciale episodio di #PoldiPezzoliStories vi raccontiamo come avviene la cura e gestione delle collezioni quando il museo è a porte chiuse. Scopritelo con Federica Manoli del nostro staff.#iorestoacasa #museichiusimuseiaperti
Pubblicato da Museo Poldi Pezzoli su Venerdì 13 marzo 2020
L’arte è stata spesso considerata porta per l’eternità. Scrigno di immortalità, capace di sconfiggere lo scorrere del tempo. Eppure, tanto quanto la bellezza può essere effimera nel divenire che la fa sfiorire, tanto l’arte può essere fragile, se non ce ne si prende cura. Essa può essere immortale solo se giorno dopo giorno, anno dopo anno, generazione dopo generazione, la si protegge. Una staffetta di protezione che, essa sì, può rendere l’arte eterna. Ed è affascinante scoprire come, dietro ai portoni chiusi, vi sia un grande lavoro. Un lavoro continuo, sconosciuto, che abbiamo l’occasione di poter scoprire.
#DanteDì Il 25 marzo del 1300, come concordato dagli studiosi, iniziava il viaggio di Dante Alighieri descritto nella sua Commedia. Oggi il nostro viaggio in questo giorno speciale inizia dallo Studiolo dantesco: ecco la vetrata "Il Trionfo di Dante" (1851) di Giuseppe Pompeo Bertini, nel video a cura di #Cameranebbia. Ma la sorprese non finiscono qui: restate connessi! Alle 15 vi racconteremo lo Studiolo dantesco con una delle nostre #PoldiPezzoliStories e alle 18 per #IoLeggoDante ascolterete una lettura di un passo della Commedia dedicato a Paolo e Francesca.
Pubblicato da Museo Poldi Pezzoli su Mercoledì 25 marzo 2020
Milano è bellissima
Ringrazio ancora di cuore il museo Poldi Pezzoli per questa opportunità.
Forse, quando tutto sarà passato, non cammineremo più per via Manzoni in modo distratto, ma vorremo entrare, ricchi proprio di una nuova consapevolezza, in quello che è uno dei gioielli più preziosi, e forse ad oggi ancora troppo poco valorizzati, della nostra bellissima Milano.