Un orto, un vigneto, un bosco solidali a Monza. Dove tutti sono Accolti e Raccolti!
Un progetto che fino a oggi si poteva solo immaginare, mentre in realtà ha già cominciato a mettere radici, e può essere coltivato da tutti, NESSUNO escluso: venite a scoprire con noi Accolti e Raccolti, il primo Agriparco solidale a Monza!
Il nome ci introduce da subito questa bellissima storia vera. “Accolti e Raccolti” indica chiaramente che l’Agriparco è un luogo pronto ad accogliere tutti, anche le persone con disabilità o i soggetti svantaggiati, e qui ognuno potrà dare il suo contributo per realizzare un raccolto, lavorando la terra. Un’iniziativa che giorno dopo giorno sta prendendo forma a Monza: l’orto, il bosco e il vigneto sorgono su un terreno di 12.000 mq di proprietà della Fondazione Alessio Tavecchio, che ha ideato e sta dando vita a questa “nuova ecofrontiera”. E lavorare la terra è solo una delle molte attività che questo spazio promette, perché sarà possibile anche preparare cibo veramente sano (a metro zero, naturalmente!) e servirlo in un ristorante bio-solidale presente nell’Agriparco, oltre a formarsi in una zona dedicata alla didattica.
TUTTI i bambini con diverse abilità saranno i benvenuti in un’area giochi che verrà a loro destinata… e ci sarebbe ancora molto da raccontare, come la progettazione e creazione di 30 alloggi in un ambiente confortevole e inclusivo per accompagnare verso una vita indipendente i soggetti con disabilità cognitiva, rimasti senza riferimenti affettivi, in sintonia con l’importante programma regionale “Dopo di noi”.
Un’imperdibile agriesperienza!
L’agricoltura sociale e biologica oggi radicheranno proprio in una zona un tempo colonizzata dalle tipiche cascine lombarde ma che negli anni ’80 e ’90 ha subito una sostanziale riduzione degli spazi verdi. Con l’Agriparco solidale torna finalmente la volontà di far crescere rigogliosa la biodiversità in questo territorio, integrando questa logica con la scelta di favorire l’inserimento di ogni cittadino, anche il più svantaggiato, in un luogo di lavoro, di incontro e condivisione. Una prova concreta è sotto gli occhi di tutti: gli 800 mq di passerelle multifuzionali e le vasche-orto rialzate, capaci di assicurare un comodo accesso e un lavoro molto pratico a tutti i disabili.
A breve l’Agriparco prevederà anche l’Agorà nel bosco, ovvero uno spazio ricreativo e poetico, serre per le coltivazioni verticali e idroponiche, il giardino sensoriale e un progetto di didattica e ristorazione. Si tratta di un’area che comprenderà un laboratorio di cucina, uno di pasticceria e le aule dedicate alla didattica e alla formazione. Un universo di possibilità accessibili a tutti, con l’intento di offrire opportunità di lavoro anche alle persone disabili.
Dietro l’Agriparco, una Fondazione che coltiva l’inclusione e la diversità
Questo sogno tutto green e veramente “ecosocialesolidale”, è reso possibile dalla Fondazione Alessio Tavecchio, attiva dal 1998 nel territorio di Monza e Brianza con iniziative rivolte a persone fragili e svantaggiate. Una realtà nata dall’esperienza di Alessio Tavecchio, rimasto confinato su una sedie a rotelle in seguito a un grave incidente motociclistico. Il suo contagioso e fattivo entusiasmo si è concretizzato in questo superlativo progetto (e in molti altri ancora da scoprire su www.alessio.org) che abbraccia tutti… E proprio a tutti Alessio si rivolge, con un invito speciale per le Associazioni: l’idea è quella che possano inviare e far confluire nell’Agriparco persone con disabilità per realizzare fin da subito percorsi formativi e tirocini. Un contributo da parte di privati e aziende è naturalmente il modo per rendere più fertile e rigoglioso che mai l’Agriparco: per le aziende, inoltre, il giardino solidale può rappresentare un modo per coinvolgere colleghi e dipendenti in attività di volontariato, team building, family day. In uno spazio così unico, siamo tutti chiamati a… raccolta!
Per informazioni: www.alessio.org

Con Alessio durante l’intervista