Van Cleef & Arpels a Palazzo Reale
“Van Cleef & Arpels: il Tempo, la Natura, l’Amore”. Questa la prima mostra in Italia della prestigiosa Maison francese di gioielli, a Palazzo Reale, visitabile gratuitamente fino al 23 febbraio. Tutto lo splendore di quella che è tutt’altro che un’arte “minore”. Un viaggio fatto di bellezza e abilità tecnica che ha dell’incredibile. Gioielli indossati da icone immortali come Grace Kelly o Liz Tailor. Capolavori che sono nati per diventare ornamento del corpo, anche nel mutamento. Una preziosissima collana può essere paragonata a un oggetto comune come una zip? Sì, perché a volte, ciò che è di per sé magnifico, si incontra con ciò che è comune, rendendolo sublime.

Tiara trasformabile in collana, 1976, indossata da Grace Kelly di Monaco in occasione del matrimonio della figlia Carolina con Philippe Junot nel 1978
La mostra
La mostra espone oltre 500 gioielli, oggetti preziosi e documenti d’archivio inediti, realizzati dal 1906, anno della fondazione della Maison. Si articola attorno a tre concetti: Il Tempo, la Natura e l’Amore, considerati i valori più rappresentativi della casa francese. La presenza dei documenti, delle bozze e dei progetti, permette al visitatore di apprezzare le fasi del processo creativo dei gioielli, la cui montatura, la cui struttura, la cui versatilità e trasformismo, li rendono piccole e nel contempo immense architetture.

Van Cleef & Arples: Collana Barquerolles, appartenuta a Elizabeth Taylor.
Italo Calvino
La mostra si accosta a quelli che sono i tre grandi valori di Tempo, Natura e Amore, in modo molto interessante e originale. La curatrice della mostra, Alba Cappellieri, si è infatti ispirata al saggio di Italo Calvino: “Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio”. Quest’opera si basa su una serie di lezioni preparate dal grande scrittore nel 1985 per l’Università di Harvard. Ogni lezione, che è la reazione ai cambiamenti di cui Calvino è spettatore, prende spunto da un aspetto che egli considera importante per la letteratura. Vediamo alcuni di questi aspetti, incastonati nell’eternità di pietre e metalli preziosi.
Leggerezza
La prima lezione di Calvino riguarda la leggerezza, intesa come sottrazione di peso. Un evento fondamentale, a suo parere, per il nuovo millennio, come rivoluzione formale. Come quella che segna il passaggio dall’Art Nouveau all’Art Deco, caratterizzato proprio dalla leggerezza sofisticata dei gioielli: spille lineari, collane sautoir, orecchini lunghi, pendagli geometrici.

Collana con spallacci e disegno
Esotismo
L’esotismo indica il gusto, la ricerca e l’uso di oggetti appartenenti ad altre tradizioni, usi, stili, di altri popoli. L’evocazione dei mondi lontani si manifesta fin dall’antichità ed è un tratto trasversale dell’ispirazione artistica di tutti i tempi.
“Nella forma che il caso e il vento danno alle nuvole, l’uomo è già intento a riconoscere figure: un veliero, una mano, un elefante…” (Italo Cavino)

Van Cleef & Arples: Collana di imitazione indiana, 1971 in oro giallo, smeraldi incisi, diamanti – Collana precolombiana in oro giallo e lapislazzuli, 1971.
Visibilità
La visibilità che cos’è per Calvino se non la fantasia nella sua essenza? Ciò che rende visibile l’invisibile. Alcuni pezzi in mostra appartengono proprio a questo mondo: unicorni, fate, animali fantastici. La fusione di bellezza e poesia racchiusa in un gioiello.
Esattezza
“Per gli antichi Egizi l’esattezza era simboleggiata da una piuma che serviva come peso su un piatto della bilancia dove si pesavano le anime”.
Calvino definisce l’esattezza come un valore da difendere in opposizione all’inconsistenza del mondo. Un valore che si concretizza nella gioielleria Van Cllef & Arples, in una della rivoluzioni radicali del XX secolo, nella precisione con incastonatura invisibile, brevettata dalla Maison nel 1933.

Van Cleef & Arples: Clip Crisantemo, 1937. Platino, oro giallo, Serti Mystérieux rubini, diamanti.
La Zip: equilibrio perfetto emblema della Maison
Se si parla di Van Cleef & Arples, non possiamo non parlare del collier che ne è il suo emblema, ispirato al mondo della moda: la Zip. Progettato nel 1938 su ispirazione della Duchessa di Windsor e realizzata nel 1950, la Zip rappresenta uno dei gioielli più significativi nella storia del gioiello del ‘900, per la tecnica di realizzazione e la trasformabilità. Come una vera e propria cerniera lampo presenta un cursore a forma di nappa che scorre su e giù su denti d’oro, che permette di aprirla o chiuderla, così da poterla trasformare da collana a bracciale.

L’emblema della Maison francese: la Zip
Una mostra che vale la pena di vedere. Anche per chi non si intende di gioielli. Perché la bellezza e la seduzione incontrano tutti prima o poi, in forme diverse, e tutti, chi in un modo, chi in un altro, desideriamo essere sedotti.
Orari:
Lun: 14:30 – 19:30
Mar: 09:30 – 19:30
Mer: 09:30 – 19:30
Gio: 09:30 – 22:30
Ven: 09:30 – 19:30
Sab: 09:30 – 22:30
Dom: 09:30 – 19:30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura