Una milanese a Stoccolma: ricordi e suggerimenti per un super weekend

Stoccolma in un weekend? Scelta perfetta, “stacco” dalla quotidianità milanese garantito… se poi tra gli altri ingredienti non mancano giornate dal clima piacevole, scenografici feuillage autunnali grazie alla presenza di tanti parchi e aree verdi cittadine, l’immersione totale tra storia, design, curiosità navigando sull’acqua o girando a piedi, rendono questa pur breve fuga da Milano decisamente suggestiva!

Stoccolma, come i più già sapranno, comprende un arcipelago di ben 14 isole, collegate da 50 ponti. Per farsi da subito un’affascinante idea della città, consiglio vivamente un giro in battello. Io ho viaggiato con una cara amica di sempre, Alessandra, che negli anni è diventata un’espertissima utilizzatrice di app che neanche le generazioni Y, Z, Next e men che meno i millenial. In due clic ha prenotato la mini crociera in battello “Under the bridges” che raccomando e che copre quell’abbondante parte di città (1/3) coperta dall’acqua: si naviga attraverso il lago Malaren, per poi raggiungere superando una chiusa, il mar Baltico.

VISITA SULL’ACQUA!

Con tranquillità e ascoltando un’audioguida si può ammirare la città, altre isole, gli edifici più famosi tra cui il Municipio dove si tiene la cena di gala dei premi Nobel e il Palazzo Reale.

Nel frattempo la guida racconta che proprio dalla cultura vichinga che adorava divinità ispirate alla Natura, la Svezia ha ereditato il suo cuore verde e le sue buone pratiche ecosostenibili.

E spiega anche dell’avveniristico programma Milione, che tra gli anni ‘60 e ’70 ha permesso di costruire proprio tal numero di nuovi alloggi,  offerti ai cittadini a un prezzo ragionevole (alcune visibili sulle rive), nel nome di un progresso concretamente inclusivo, promosso dal Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia. Democratica anche la vocazione alla parità di genere, che in molte altre realtà resta un traguardo lontano da raggiungere. Garantisco: anche a un semplice turista, non sfugge quell’aria di moderna evoluzione da un punto di vista sociale…

 

ORIGINALI MUSEI SU UN’ISOLA

Certo, come in ogni grande metropoli, le opportunità per visite culturali e artistiche non mancano. Con la mia amica abbiamo preferito scegliere, dato il brevissimo tempo a disposizione, due vere curiosità. Si tratta di due musei entrambi situati sull’isola di Djurgården, dove si trovano anche altre esposizioni museali: noi abbiamo fatto un bel giro innanzitutto nel Vasa Museet. Qui si può ammirare un vascello del XVII secolo: costruito ambiziosamente con un ponte aggiuntivo rispetto alle navi dell’epoca per accrescere la potenza di fuoco nelle battaglie navali, questo vascello affondò nel 1628 dopo aver navigato solo venti minuti nel giorno del suo varo! Il perchè è semplice: a quel tempo non si erano ancora sviluppati i calcoli teorici di stabilità e per questo semplici folate di vento furono fatali per il suo galleggiamento.

Rimasto più di 300 anni a dormire nel fondale marino, ben conservato nel fango, il vascello è stato recuperato e restaurato e presenta quasi il 99% di parti lignee originali. Davvero uno spettacolo! Ma se di spettacolo stiamo parlando, come rinunciare a una visita al… MUSEO DEGLI ABBA?

eccomi al museo degli Abba, peccato che ci sia una collega… sfacciata!

OK, vi dico tutta la verità… tale era la nostra pop curiosità, che è stato uno dei primi appuntamenti del nostro weekend!

Il claim all’ingresso è chiaro e spiega in poche battute di cosa stiamo parlando: “WALK IN. DANCE OUT”. What else?

 

costumi originali dal film “Mamma mia!”

Qui si trova tutta la memorabilia più fetish per gli appassionati della mitica pop band svedese, e grazie a strumenti interattivi, si può pure cantare e ballare con l’ologramma dei 4 cantanti, scattando foto, registrando video, e insomma fare tante diavolerie più che mai instagrammabili. Divertimento consigliato a tutti!

 

4 PASSI TRA 2 BELLISSIMI QUARTIERI

Noi abbiamo avuto il tempo di fare giri molto piacevoli in due dei quartieri più gettonati di Stoccolma: il primo è Södermalm, area alternativa, very hipster.

La passeggiata è quanto mai godibile ammirando i palazzi dall’architettura tradizionale, facendo soste nei bar più stilosi, osservando le botteghe animate da designer e artisti. Poi ci siamo dirette nel vero centro storico, il Gamla Stan, proprio dove fu fondata Stoccolma. Qui abbiamo seguito l’eccellente “@FreeWalkingTourStockholm”

 

Con Alessandra alla mia sx, mentre reggo il cartello del Tour a piedi

con una guida indiana tanto carina quanto esperta, Priyanka, che ci ha raccontato molte curiosità non solo di tipo culturale, ma soprattutto a sfondo sociale (esempio: l’acquisto da parte dell’amministrazione pubblica di rifiuti ANCHE dall’Italia, poi trasformati in riscaldamento e acqua calda a costi irrisori a favore di chi abita in diversi quartieri decentrati).

Vie ed edifici storici pieni di fascino hanno caratterizzato la visita, senza scordare il famoso Mårten Trotzig Grånd, vicolo largo solo 90 cm.

la strada larga 90 cm

 

CHE SI MANGIA STASERA?

Grazie alla pantagruelica prima colazione in albergo (consigliati quelli della catena Scandic) così affollata da richiedere un’esercitazione da guerrilleri prima di affrontare la mischia, hai “un’autonomia energetica” sino a sera. Questo è il momento per gustare i piatti tipici in uno dei bei ristorantini siti in Gamla Stan. Noi suggeriamo lo “Slingerbulten” dove ci siamo fatte deliziare da carni di renna e cervo, salmone, luccio e aringa… di sicuro non mancano anche opzioni vegane, comunque!

Il luccio

Il guancetto

L’antipasto a base di renna

Sì, non abbiamo rinunciato a un momento che gli svedesi considerano importantissimo e che per chi parla italiano sembra avere tutto un altro “sapore”: la tradizionale Fika. No please, non è come pensate, bensì è il ritrovarsi per bere un caffè. Meglio ancora se accompagnato da un goloso kanelbulle, ottimo dolcetto aromatizzato alla cannella. Ma… è ora di tornare. Il nostro aereo è ripartito dallo scomodo (100km di distanza dal centro) aeroporto di Svasta: però, questo nome almeno ci ha fatte sentire a casa… non vi ricorda quello di un qualsiasi prodotto Ikea?

Il dolce tipico alla cannella

 

 

E per concludere un micro assaggio di uno dei video celebrativi degli Abba nel museo a loro dedicato

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