Velodromo Vigorelli: le storie nella storia
Con mio grande piacere, la seconda visita informata di MaQ di sabato 21 settembre si è svolta al Velodromo Vigorelli. Qui abbiamo scoperto/riscoperto che la sua bella storia (anche raccontata in questo nostro articolo) si intreccia con tante altre narrazioni, i cui protagonisti sono pistard, sportivi, architetti, mecenati… abeti di risonanza della val di Fiemme. Forse meno nota è la storia più recente di un manipolo di appassionati che ha dato vita al Comitato Velodromo Vigorelli, un’associazione sportiva alla quale occorre dire grazie, perché sono proprio i suoi membri ad avere spinto e ottenuto la tutela di questo impianto storico di Milano, che ora non potrà più essere snaturato e affidato ad altri usi. Non solo, sono loro che cercano, tra mille difficoltà, di tenere vivo il ciclismo amatoriale su pista, aprendo il velodromo agli amatori almeno una volta in settimana in tutti i mesi che il tempo atmosferico lo consente e accudendo la pista come meglio possono fare. Un lavoro che comporta molti oneri e decisamente pochi onori.
E di storie nella storia ce ne sono due del Comitato che vale la pena raccontare.

La locandina della manifestazione a Hernie Hill.
1: World Cycling Revival at Hernie Hill Velodrome
La fama del Velodromo Vigorelli è internazionale. Anzi: oggi forse è proprio all’estero che questa struttura milanese viene tenuta più in considerazione. È così che, nella primavera del 2018, il comitato organizzatore del World Cycling Revival, in programmazione nel velodromo del sobborgo londinese di Hernie Hill, scrive al Comitato Velodromo Vigorelli per invitarlo a presentare una squadra da mettere in gara nelle varie competizioni su pista. Detto fatto. Cinque pistard si fanno avanti per raccogliere la sfida e in breve si decide la compagine che andrà in Inghilterra, naturalmente a proprie spese (vedi foto).

Foto ufficiale della squadra al Vigorelli, prima della partenza: da sinistra a destra, Stefano Arena, Massimo Dragoni, Andrea Di Franco, Vittorio Chinigò, Fabrizio Passiatore.
Si parte il 13 giugno e, una volta arrivati, si capisce subito che gli inglesi hanno fatto le cose in grande. Il velodromo è in festa e l’evento ha una caratura internazionale. L’atmosfera è quella delle grandi competizioni sportive, accompagnate in questo caso da musica, balli, tanto cibo e birra. Si capisce anche che i pistard locali sono forti, giovani e super allenati. Due le sfide: inseguimento all’italiana e inseguimento all’inglese, in cui gli atleti del Vigorelli mettono in campo tutto quello che possono, soprattutto tanta, tanta passione. Le perderanno con onore.

Le squadre inglese e italiana dopo la finale a Hernie Hill.
2: Gli elfi ciclisti e la letterina di Natale
Succede anche questo al Vigorelli. Dicembre 2018, sulla pista del velodromo approda un palloncino a cui è attaccata una letterina destinata a Babbo Natale. Si tratta delle richieste di un bambino che ha affidato al vento la missiva, convinto di inviarla al Polo Nord. Il Comitato, che è sul posto per alcuni interventi in pista, la raccoglie e, dopo varie consultazioni interne, decide che bisogna fare qualcosa perché il piccolo non rimanga deluso. Così viene acquistato il regalo e, per non rischiare di rovinare la favola del Natale in cui credono i bambini, si concorda di presentarsi come gli elfi ciclisti incaricati di consegnare il pacco, con tanto di lettera di Babbo Natale che spiega perché li ha inviati al suo posto in anticipo sul 25 dicembre.

La lettera scritta “di proprio pugno” da Babbo Natale e consegnata dagli elfi ciclisti.
In una nebbiosa domenica di dicembre sei ciclisti del Comitato partono dal velodromo in fila indiana con destinazione San Vittore Olona. Il piccolo li accoglie, riceve il regalo e legge la lettera, chiede se non hanno avuto freddo in bicicletta; gli viene spiegato che l’ultimo della fila è l’elfo drago, che con il suo fuoco ha scaldato gli altri durante il tragitto. Tante risate, tanta allegria, qualcuno inizia a suonare il pianoforte… Si scopre così che il papà del bambino canta da tenore nell’orchestra in cui suona la figlia dell’elfo drago!

Foto ricordo della consegna.
Il mondo è piccolo e pieno di speranza, basta saperla cogliere.
Lo stadio più amato dai milanesi è il Velodromo Vigorelli. Tre volte il Vigorelli è rinato dalle macerie e dall’incuria degli uomini. Hanno cercato anche di distruggerlo; sempre, però, qualcosa ha sconfitto i detrattori e qualcuno ha fatto ricredere i tiepidi. Mario Fossati