Le pere di ABIO sabato nelle piazze di Milano

Volontariato a Milano: sabato 28 settembre 15a giornata nazionale ABIO nelle piazze di Milano. Oggi torniamo su questo tema per presentare ABIO, un’organizzazione nata a Milano che, dopo più di 40 anni di attività in ospedale in tutta Italia, è sicuramente tra le punte di diamante del volontariato a livello nazionale.

Ho incontrato con gioia Rossana, una cara amica ritrovata dopo tanti anni. I nostri ricordi in comune sono fatti di vacanze in famiglia, io bambina e lei già ragazzina, anni ’60, spiagge romagnole, hully gully e twist scatenati, siamo i Watussi, sci d’acqua, sapore di sale sapore di mare… Poi il tempo è passato in un soffio.

Oggi Rossana mi racconta che sedici anni fa, con un bilancio di vita positivo e figli ormai grandi, ha sentito di dover restituire un po’ del bene ricevuto: desiderio di volontariato.

Con entusiasmo ha abbracciato l’attività di ABIO e, partita dalla gavetta, oggi organizza eventi per la raccolta fondi a favore dell’associazione, pur continuando anche il volontariato all’Ospedale Buzzi.

La tenera immagine simbolo di ABIO

Che cos’è ABIO

ABIO significa Associazione per il Bambino in Ospedale, è una onlus nata nel 1978, ideata e voluta dal dott. Giuseppe Zaffaroni , allora primario del reparto pediatria Alfieri del Policlinico, e da sua moglie. Erano anni difficili per i piccoli ricoverati, per regolamento non era nemmeno ammessa la presenza dei genitori vicino ai loro bambini. I volontari erano quindi una figura “non medica” che poteva costituire un supporto e un incoraggiamento in un momento particolarmente difficile.

Oggi molte cose sono cambiate, i genitori possono, anzi devono, essere presenti e vicini ai loro piccoli, ma spesso, raccontano i volontari, anche loro possono sentirsi soli e spaventati, come e più dei loro bambini. La figura dei volontari ABIO quindi non ha perso di importanza, anzi la loro presenza, iniziata tanti anni fa in un modo un po’ “artigianale”, è oggi basata su corsi di formazione organizzati durante tutto l’anno che comprendono incontri teorici e un tirocinio in reparto.

Alcuni incontri di aggiornamento vengono organizzati anche per tutti i volontari già in servizio, perché siano sempre all’altezza di un compito che è senza dubbio delicato.

Un sostegno per piccoli e grandi

Per tutti noi entrare in ospedale è di solito un momento di disagio: un nuovo ambiente deve diventare per un periodo la nostra “casa”, ma naturalmente è molto diverso dalla nostra vita abituale. Questo si aggiunge all’ansia legata allo stato di malattia o malessere, alla paura di sentire dolore, al timore che non tutto possa andare come dovrebbe…

Tutte le attività di ABIO sono volte a stemperare questa ansia e a riportare un po’ di normalità, come?

Intanto accogliendo il bambino con un piccolo kit di benvenuto. Ricevere un dono, anche semplice, è sempre un momento di gioia, un modo per sentirsi accolti e considerati.

Questi kit di ABIO si accordano con l’età dei giovani destinatari: consideriamo che i reparti di pediatria accolgono pazienti da 0 a 18 anni! Quindi il contenuto può variare dalle salviettine detergenti per i piccolissimi, ai fogli e pennarelli colorati e via via fino agli auricolari per ascoltare la musica.

Attività e giochi in una sala ABIO

Le sale giochi ABIO offrono uno spazio colorato e allegro in cui i bambini possono giocare in compagnia dei volontari. Sono spazi aperti per molte ore ogni giorno dove ci si diverte con giochi di società o con le carte, puzzle, costruzioni, disegni, attrezzatissime cucine gioco, piccoli garage pieni zeppi di macchinine… e via così, ognuno sceglie ciò che preferisce a seconda della sua età e del suo carattere.

Per i più grandi sono anche allestiti spazi dove si può leggere in tranquillità e studiare.

Rossana racconta che i bambini presenti in ospedale per prericoveri o visite ambulatoriali apprezzano molto le attività: a volte fanno i capricci e vorrebbero restare anche quando finiscono visite ed esami!

Divertimento e distrazione: obiettivo raggiunto!

Quando si tratta di degenze più lunghe, i volontari presenti nei reparti e relative sale ABIO hanno un rapporto più continuativo e approfondito con i piccoli pazienti e le loro famiglie, diventando un riferimento e un sostegno psicologico per tutti. Sempre nel rispetto del regolamento ABIO che prevede per esempio che il volontario non tocchi mai il bambino, ma chiami il personale infermieristico per qualsiasi problema fisico si possa presentare, o che non ponga mai domande sulla storia che conduce il paziente in ospedale, ma che sia sempre aperto all’ascolto e al conforto di bimbi e genitori, quando questi lo richiedono.

Anche il sindaco di Milano sostiene ABIO

L’impegno per i volontari prevede la loro presenza in ospedale una volta alla settimana mediamente per 4 ore e in questo tempo raccontano incontri con un’infinita gamma di bambini e mamme, molti papà, nonni attenti e super presenti. Tante famiglie arrivano da lontano, molte dalle regioni del Sud.

Chi ha avuto esperienze in ospedale, come ricoverato o familiare, sa che il reparto diventa in quei momenti una specie di pianeta a sé, con ritmi completamente diversi dalla vita di tutti i giorni, un microcosmo con relazioni interpersonali a volte intense che poi si allentano, spesso fino a perdersi, quando si torna a casa e si riprende la vita normale, ma che sono importantissime in quel momento delicato: è qui che i volontari di ABIO, con le loro magliette con l’orso o il loro grembiule azzurro giocano una partita determinante per “trasformare una lacrima in un sorriso”, anche solo raccontando una favola prima di dormire.

Negli anni il modello ABIO MILANO si è rivelato talmente vincente che si è arrivati a ripeterne l’esperienza su tutto il territorio nazionale.

Nel 2006 è stata creata la Fondazione ABIO che ha elaborato la “Carta dei diritti del Bambino in Ospedale”.

La presenza di ABIO in Italia oggi

Valentina Vezzali, campionessa della scherma, qui con una volontaria. Molti campioni dello sport hanno prestato la loro immagine per sostenere ABIO

Un appuntamento importante

Fra pochi giorni, sabato 28 settembre si svolgerà la XV GIORNATA NAZIONALE ABIO in molte piazze della nostra città. I milanesi potranno incontrare i volontari e comprare un cestino di ottime pere come sostegno all’associazione. Sarà anche un’occasione di incontro per tutti coloro, e speriamo che siano tanti, che vorranno unirsi a questa eccezionale esperienza di volontariato, dedicando un po’ del loro tempo ai bambini in ospedale.

 

 

Per chi volesse prendere contatto con ABIO, vi rimandiamo al sito www.abiomilano.org, alla pagina Facebook “ABIO Milano-Onlus” e su Instagram come “abio_milano”.

Rossana con il suo proverbiale sorriso e la maglietta di ABIO

Testo di Silvia Castiglioni

Fotografie: fonte ABIO e Silvia Castiglioni

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