Viaggia, condividi… e fatti notare!

Da sempre un milanese che si rispetti – ma in realtà qualsiasi viaggiatore – vive doppiamente il piacere di viaggiare: prima, mentre fa la vacanza, e dopo, mentre la racconta, possibilmente sostenuto da un corredo iconografico. Ma oggi la fama del proprio tour vacanziero precede la narrazione a posteriori, grazie ai social e alle più nuove tecnodiavolerie disponibili, che danno il via a tendenze aggiornate e sempre più diffuse.

Tralasciamo naturalmente i primi timidi step sui social media, quando qua e là si postava un’ingenua immagine vacanziera nemmeno molto studiata, seppure già pregna – come del resto per qualsiasi ritratto fotografico – di sorridente entusiasmo e soddisfazione per la situazione e la cosiddetta location. Post peraltro seguiti dai soliti commenti degli amici, forse un po’ rosiconi, del tipo “bravo bravo, posta le foto, così i ladri sanno che sei via e vengono a visitarti la casa”.

Immagini mai così inimmaginabili

Oggi la faccenda assume contorni scenograficamente sorprendenti e in modo particolare su Instagram (così come su pagine social dedicate al viaggiare) è possibile seguire tappa dopo tappa i viaggi e le vacanze dei propri contatti (non chiamiamoli amici please), grazie a immagini superaffascinanti e all’uso delle “stories”. Di più: l’idea è quella di fare un puntuale e splendido reportage che racconti la vacanza in ogni dettaglio saliente e soprattutto FOTOGENICO. In effetti tecnicamente sono molte le opzioni capaci di rendere tali immagini indimenticabili…

Sono ormai sdoganati i molteplici filtri di base e relative app per rendere una foto bellissima (anche se per esempio nella realtà la luce era orrida), per non parlare dell’usatissima asta per selfie, di cui si avvalgono persino gli ottuagenari ben distanti dai millenial. Adesso la scelta cade sui droni a cui si fa volentieri posto in valigia, così da farsi riprendere dall’alto in un angolo di paradiso che diventa ancora più stupefacente.

I filtri propongono le immagini più amazing, come l’effetto “loop” (sempre realizzato con il solo uso del cellulare): a puro titolo d’esempio ho potuto ammirare due innamorati che si baciavano immobili mentre accanto a loro scorrevano scenografiche cascate… Foto e video sott’acqua oggi sono davvero il minimo sindacale, perché farti fotografare in mare mentre sei sul materassino vicino a tua sorella non è certo cool, ma avere per compagni di pinna animali acquatici come delfini, squali o mega tartarughe di sicuro “fa indirizzo”.

 

Ed ecco alcuni dei set già belli pronti che con un costo contenuto (o anche free) ti permettono di postare foto di sicuro effetto e che accrescono i followers… In testa a tutti questi “nidi” o le altalene con sfondo tramonto…

E le conseguenze?

Grazie ai ben famosi #, a seguirti c’è un pubblico globale, e non solo i tuoi amici di pianerottolo, sì, quelli un po’ rosiconi di cui si parlava. Ma due aspetti ci fanno riflettere: il fatto che il corredo fotografico di una vacanza diventi un autentico catalogo di viaggio per i propri contatti (il che va benissimo per carità!). E tornando all’incipit, il viaggiatore tornato a casa non deve manco disturbarsi di raccontare all’infinito le proprie prodezze, perché tanto sono gli amici che chiedono conto e ragione di alcuni posti dall’aria tanto magnifica per poterlo un giorno emulare.

Una foto scattata da mia figlia durante una sua vacanza

Ma molti miei amici che hanno fatto viaggi meravigliosi in alcune mete gettonatissime hanno trovato qualcosa che supera la fantasia: dato l’uso di Instagram a ogni respiro, ecco che in certi “paradisi” la gente locale si è giustamente attrezzata e ha apparecchiato dei veri set fotografici su tramonti, angoli curiosi, posticini romantici dove ti puoi far fotografare dagli operatori locali o dai propri amici/parenti a un costo contenuto (la media è di 5 € per soggetto). L’effetto sui contatti “osservatori” è assicurato!

Ma com’era una volta?

Qui sento di potermi allargare e spiegare in dettaglio ciò che succedeva ai milanesi viaggiatori, perché molti miei amici e parenti appartenevano alla categoria. Sopraggiunta l’era delle avanguardistiche apparecchiature fotografiche arrivate dal Giappone e dintorni, si erano tutti attrezzati a più non posso e realizzavano delle immagini obiettivamente belle. Sempre che non succedesse inavvertitamente di aprire per un nanosecondo la macchina fotografica, CANCELLANDO in un battito di ciglia decine di immagini faticosamente realizzate! Ma mentre il pubblico di oggi sui social ha un’attitudine voyeristica e sceglie di spiare e osservare tutte le faccende relative ai propri contatti, mettendosi in una posizione attiva, nel caso degli anni ’70 i meschini che subivano le pur bellissime immagini di amici e parenti forse non lo facevano davvero per scelta… e quindi ricordo i pomeriggi o le serate ad “ammirare” passivamente la proiezione di decine di caricatori di diapositive (ve le rammentate ancora?) o di filmini homemade ma montati in maniera professionale con tanto di moviola.

Un caricatore di diapositive (photo: vintag-store.png)

Non ci crederete, ma mentre ora le immagini-ricordo di vacanze allargano la cerchia di conoscenti e la propria “digital reputation”, in quei casi, gli amici pian piano scomparivano come per magia, neanche fosse intervenuto l’allora illustre mago Silvan.

 

Un esempio in più! Alberto e Giada, due nostri giovani amici e lettori, ci hanno gentilmente inviato questo video realizzato a Cefalonia pochi giorni fa: Alberto ha realizzato le riprese con l’asta per il cellulare, in una posizione tanto spettacolare quanto rocambolesca! Grazie a entrambi!

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