Leonardo da Vinci in 3D
Fino al 22 settembre, alla Fabbrica del Vapore, una mostra che che non è come le altre. In occasione del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, eventi a lui dedicati si sono susseguiti davvero senza sosta. A volte mi è proprio venuto da dire: “Ancora?!”. Questa mostra però è qualcosa di diverso. Realtà aumentata, mondo virtuale, ologrammi, aprono i nostri occhi e i nostri sensi al mondo di un Genio che stavolta possiamo addirittura incontrare. Vi raccontiamo la mostra dove il tempo è stato sconfitto!
LEONARDO IN UNA STANZA TRA MILLENNIALS E GENERAZIONE GOOGLE
L’evento sfrutta la tecnologia più rivoluzionaria per raccontare Leonardo, la sua vita, le sue scoperte, le sue straordinarie opere d’arte, come non è mai stato fatto prima. “Leonardo da Vinci in 3D” fa una promessa (e la mantiene!): stupire il pubblico con effetti sorprendenti. Grazie alla realtà aumentata e agli ologrammi, vengono scardinati i tradizionali confini della fisica, dello spazio e del tempo. Luci, immagini, suoni e colori, creano uno spettacolo magnifico in uno scenario altrettanto suggestivo, qual è la”Cattedrale” della Fabbrica del Vapore, con i suoi 1500 metri quadri di spazio espositivo. Pensata per i nativi digitali, la mostra sfida le barriere genrazionali per rivolgersi a tutte le fasce di età, dai Babyboomers ai Millennials, fino alla cosiddetta generazione Google. Difficile ritrovare un’esposizione che, come questa, offra la possibilità di avere tutto Leonardo, in tutte le sue espressioni (architettura, scultura, pittura, ingegneria), raccolto in un unico spazio.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA: IL VIAGGIO NEL TEMPO È POSSIBILE
Il percorso della mostra narra l’intero universo di Leonardo: dalle macchine alle sue scoperte, alla galleria museale con la riproduzione in digitale dei più famosi dipinti leonardeschi in scala reale, fino alla mirror room dedicata al volo, ideata con un gioco di specchi riflessi attraverso i suoi paesaggi dipinti o disegnati. Si passa poi alla grande sala immersiva, dove un esplosione di proiezioni sulle pareti, sul pavimento e su un enorme disco a soffitto, restituisce la suggestione delle più celebri creazioni leonardesche.

La grande Sala Immersiva della mostra
Un tuffo nel colore, nelle pose e nei dettagli dei suoi dipinti, con la rappresentazione a grandezza naturale dell’Ultima Cena. Certamente nulla potrà mai sostituire la visione diretta del celebre affresco in Santa Maria delle Grazie. Tuttavia, la possibilità di poter osservare così da vicino ogni minimo dettaglio del capolavoro, permette un’esperienza altrimenti impossibile nella realtà, donando una comprensione preliminare che porta ad osservare poi l’opera dal vero con occhi più consapevoli e ancor più meravigliati.

Riproduzione dell’Ultima Cena a grandezza naturale
Leonardo in persona, reso “vivo” in forma ologrammatica, ci viene incontro, ci parla direttamente, come se le linee del passato e del presente si fossero fuse in un incontro che fino ad ora sembrava impossibile. Per non parlare del robot, che stabilisce un dialogo con noi, dando risposta a tutte le curiosità riguardanti il maestro toscano. Non solo entriamo come protagonisti in un mondo di cui diventiamo parte, ma prendono vita anche i progetti di Leonardo tramandatici dai codici, che di fatto non sono mai stati realizzati. È poi una bella emozione, grazie al virtuale, lanciarsi in volo con una macchina volante ideata dal dal Maestro e osservare dall’alto le sue macchine da guerra in azione. C’è da dire che la situazione del volo su fortificazioni e battaglia in atto, fa un po’ “Game of Thrones”. Quasi come volare su uno dei draghi di Denerys!
Il percorso comprende anche una sala dedicata a Milano in cui, grazie alla collaborazione con i Fratelli Alinari, sono esposte le foto d’epoca dei bombardamenti su Santa Maria delle Grazie e la sua successiva ristrutturazione. Quindi la documentazione sul ritrovamento della Gioconda dopo il furto avvenuto nel 1911, il conseguente passaggio agli Uffizi e il definitivo ricollocamento al Louvre.
UNA MOSTRA CHE RISPETTA LEONARDO
Parlando con Enrico Cristiani, curatore della mostra, ho chiesto se ci fossero state critiche nei confronti dell’evento. Capita talora che, approcciandosi ad un mostro sacro in modalità “non convenzionale”, alcuni puristi della tradizionale esposizione museale, abbiano da ridire. La risposta è stata che ve ne sono state molto poche, per fortuna. La principale obiezione è stata che, una volta vista questa mostra, si potrebbe essere dissuasi dal recarsi in un museo: in fondo si è già visto tutto! Un’obiezione sterile in verità, visto che alla Fabbrica del Vapore, è possibile intercettare una fascia di pubblico, soprattutto giovane, che ben difficilmente si recherebbe in prima battuta a visitare una “classica” esposizione. Uno dei pregi di questo appuntamento milanese, al contrario, è proprio quello di incuriosire, stimolare.
L’immersione nella realtà di Leonardo tramite la tecnologia può invece spingere a visitare i musei che, senza una narrazione al passo con i tempi come questa, apparirebbero come santuari disertati da molti. Inoltre, cosa c’è di più normale, se non quello di comunicare, con mezzi propri dei nostri tempi, la grandezza di un artista che ha avuto in sé un dna moderno? Lo è stato al suo tempo e lo è per certi versi ancora oggi. L’arte in digitale può, nelle sue diverse declinazioni, tangibili e intangibili, rappresentare un valido strumento di conoscenza.
ORARI MOSTRA
lunedì: 15.00-21.00;
martedì e mercoledì: 10.30-21.00;
giovedì: 10.30-23.00;
venerdì e sabato: 10.30-22.00;
domenica e festivi 10.30-21.00.