Milano al Quadrato: un blog che diventa realtà con la prima FotoPasseggiata Informata nel Bottonuto milanese
Milano al Quadrato, dal virtuale al reale. Il nostro è sì un blog, ma è anche uno spazio che concentra e incrocia i nostri interessi e le nostre passioni: così abbiamo pensato di dar corpo a una comunità virtuale trasformandola, per alcune ore, in un gruppo di persone. Come? Organizzando la prima FotoPasseggiataInformata nel Bottonuto, il quartiere demolito e dimenticato nel centro di Milano. Una iniziativa test che presto replicheremo in molte forme e diverse attività. Massimo Molteni ha avuto l’ottima idea di proporre un laboratorio fotografico a cielo aperto, accompagnati dalla approfondita e appassionante narrazione di Erreerrearchitetto, titolare della sezione “La Milano che non si sa”.
Il nostro obiettivo di ritrovarci, invitando per questa prima esperienza un gruppo di amici, si è rivelato un modo tanto coinvolgente quanto piacevole per fare di Milano al Quadrato una comunità con cui condividere attività ed eventi. Domenica il cielo sopra i milanesialquadrato era alquanto minaccioso, ma per fortuna l’assenza di pioggia ci ha permesso di passeggiare, fotografare, commentare mentre la nostra guida rivelava eventi storici e curiosità tutte milanesi veramente interessanti. Il racconto abbracciava la storia di questo quartiere spazzato via dagli sventramenti fascisti. L’alibi era la cosiddetta “igiene sociale”, dato che era considerato luogo di malaffare da parte del regime e dei benpensanti dall’epoca. In realtà a spingere erano gli interessi speculativi della nuova classe dirigente e del mondo economico che si preparavano a riscuotere il conto per l’appoggio concesso al regime. Il Bottonuto del resto era un tessuto urbano sovrappopolato, ampiamente pervaso dalla malavita, con prostituzione, locande e attività commerciali non sempre raccomandabili. Ne è conferma il fatto che l’accesso alla zona venisse negato nelle ore notturne ai cittadini tramite la chiusura di cancelli (o rastrelli, da qui il toponimo della famosa via Rastrelli). La nostra FotoPasseggiata ha avuto inizio in piazza Missori, con una dovizia di racconti davvero per molti di noi inediti sul Colonnello Giuseppe Missori… Sapevate per esempio che l’illustre personagggio rappresentato nel monumento equestre, per economizzare sulla spesa della realizzazione artistica, siede su un cavallo appartenente a una precedente scultura che aveva per protagonista Napoleone dopo Waterloo, tanto che l’equino ha un’aria alquanto affaticata? Abbiamo poi continuato sino a piazza Diaz, sempre accompagnati da appunti riguardanti storia, architettura, politica, costume, dando particolare rilievo ai resti della chiesa di San Giovanni in Conca, compresa la cripta sottostante. Sulla cartina potrà sembrare un percorso breve, ma in realtà le approfondite annotazioni ci hanno permesso di osservare alcuni capisaldi ancora esistenti, ma ancor di più, di immaginare tanti eventi e altrettanti scorci milanesi ormai scomparsi, il tutto in ben quasi tre ore di passeggiata!
In questo articolo vi proponiamo la testimonianza fotografica di alcuni dei partecipanti. A breve pubblicheremo la seconda parte del nostro esperimento: una gallery fotografica che proporrà le foto degli amici intervenuti, per condivedere con tutti voi questa esperienza e, ancor di più, per invitare da oggi in poi ancora più lettori del nostro blog a entrare di fatto in un’autentica comunità di persone… milanesialquadrato!
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