Crêpe suzette… e le sue sorelle!

Alzi la mano chi non ha mai mangiato una crêpes suzette. La sua storia è antica almeno quanto quella del pane. Nonostante si pensa a tempi più “recenti”, l’arte di cuocere su pietra o su piastre è utilizzata da sempre e da molte culture in tutto il mondo; dalla Romagna… al Messico… e in molti altri paesi. LE ORIGINI

Chi cita crêpe suzette, cita automaticamente Francia. La ricetta originale, la più tradizionale, è monegasca. La storia sull’origine di questo golosissimo e versatile piatto è misteriosa e due sono le versioni più accreditate. La prima racconta che sia nata dall’errore fortunato e casuale di un giovane apprendista di cucina di nome Henry Charpentier, che lavorava ai fornelli al servizio del grande chef Auguste Escoffier, presso il “Cafè de Paris” di Montecarlo. Charpentier doveva preparare una crêpe per un cliente molto esclusivo: Edoardo VIII, Principe del Galles.

Auguste Escoffier

Tradito da grande emozione, avrebbe fatto cadere del liquore sulla crêpe che a contatto con il fuoco si infiammò. Il risultato  fu inaspettatamente delizioso: venne servita ugualmente e fu un grande successo da bis. Il nome suzette si deve, secondo questa storia, a quello della bellissima figlia di un amico che stava pranzando con il principe.

L’altra leggenda invece asserisce che l’inventore di questo dolce fu il Maitre Josèph del ristorante “Marivaux” di Parigi, che nel 1897 dedicò la ricetta alla bella attrice dell’opera di nome Suzette.

LA TRADIZIONE RICHIEDEVA CHE…

… in Francia le crêpes venissero servite in occasione della “candelora” e del martedì grasso, e si usava esprimere un desiderio quando le si voltava nella padella. Le crêpes raggiunsero il loro massimo trionfo verso la  metà del secolo scorso, quando diventò di moda gustarla nelle merende del pomeriggio o alla colazione del mattino. Erano tempi di sfarzo, di ristoranti chic, di maggiordomi in livrea, di scenografici flambè… La celebrità di questo piatto crebbe in maniera esponenziale, superò i confini francesi, e si diffuse ovunque… producendo figlie, sorelle, cugine… dolci e salate.

LE “SUZETTE” ORIGINALI

@pixaby

Partiamo da quelle ufficiali: non sono altro che cialde sottili, soffici e dalla forma rotonda. La crêpe è composta da ingredienti  come uova, latte, farina e zucchero (o sale); viene di base farcita con ripieni dolci o salati grazie alla sua assoluta versatilità.

TUTTE LE FORME DEL MONDO

La crêpe di preferenza viene arrotolata ma spesso e volentieri la troviamo piegata a portafoglio, a triangolo, sigillata a sacchetto e chiusa con fili di erba cipollina, sovrapposta a strati tipo torretta, quadrata ripiegando solo 4 lati, a mezzaluna semplice. Le soluzioni sono infinite…

PAESE CHE VAI…

Abbiamo ormai ben chiaro che le crêpe francesi vantano tantissime “sorelle” ad ogni angolo del mondo: chiamate in modo differente, farcite con i ripieni più disparati, con ingredienti base simili o in proporzione variabile, ma pur sempre deliziose e golose.

Se partiamo dall’Italia in Valtellina vengono chiamate paradelli; in Val Sesia miacce; in Abruzzo scrippelle, in Calabria crespeddha.

In Europa trovia la palacinka serba, i blinis Russi, i poffertjes olandesi. In Germania la chiamano kaiserschmarrn; in Austria viene servita in brodo tagliata a striscioline per una clamorosa frittatensoupe. In Inghilterra troviamo invece i crumpets, in Romania la clatita; in Bretagna galette o Krampouezh.

NEL MONDO

Partendo dal parente più prossimo e simile americano, i pancake (molto usati anche in italia nei brunch domenicali e nelle nostre colazioni), passiamo in Messico con le tortillas, in India con le masala dosa, in Malesia con le roti jala, in Sud Africa con le pennekoeke, in Marocco con le crêpe beghir

Convenite con me che la lista sembra essere infinita… le varianti sono davvero fantasiose: farciture salate, dolci, creative, esotiche, speziate. Le presentazioni… scenografiche, talvolta opulente. Ma mi piace pensare che siano comunque tutte curiosamente invitanti.

Ho provato per voi un paio di ricette straniere: la palacincka serba e i blinis Russi, ma sul blog ufficiale trovate molte ricette della variante italiana delle crespelle che facciamo in famiglia. Buon appetito e alla prossima!

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