Cene al museo: emozioni assolute tra arte e buona tavola
Provate ad immaginare… una giornata tutta dedicata alla cultura, all’arte, in una “metropoli” come Milano… una visita ai magnifici saloni espositivi del Museo del Novecento… oppure presso le Gallerie d’Italia… o ancora al Mudec in zona Navigli. Immaginate ancora di terminare la giornata nello stesso museo, seduti al tavolo di un ristorante con vista mozzafiato sulla città, “regalandovi una cena speciale”…
L’immaginazione non ha limiti: è sempre più frequente trovare un ristorante, un bistrot, “ospite” di strutture museali, gallerie, fondazioni. Cibo e opere d’arte adesso fanno bella mostra di sè in contesti condivisi ma separati; location di pregio, vedute da togliere il fiato, cibo d’eccellenza. Il tutto con reciproco giovamento: un maggiore interesse per l’arte e allo stesso tempo il piacere di una serata unica senza dover trovare un locale dove cenare.
Cenare al museo… a Milano
La metropoli meneghina ci offre ben più di un’alternativa: al MUDEC – Museo delle Culture di via Tortona troviamo il ristorante dello chef pluri-stellato Enrico Bartolini ed il suo strepitoso menù degustazione di 7 portate. Torniamo nel cuore della city e osserviamo la strepitosa vista su Piazza del Duomo dai piani più alti del Museo del Novecento.
E… un brindisi con veduta sulle guglie della Cattedrale nel Ristorante di Giacomo Arengario, con un menù-fusion (tra la cucina milanese, mediterranea, sud americana) curato dallo chef Josè Otoya? Al Torre – Fondazione Prada si respira ossigeno puro e puro design! In una location simbolo della nuova contemporaneità si fondono magistralmente arte e cucina di altissimo livello.
In alternativa… lasciatevi conquistare dal ristorante gourmet Vòce, Aimo e Nadia alle Gallerie d’Italia e dalle opere d’arte che lo circondano. Come validissima alternativa vi segnalo l’Osteria con Vista, Terrazza Triennale. E se dico con vista vi posso assicurare che parlo di una delle vedute più suggestive sulla città: Parco Sempione e Piazza Gae Aulenti nello skyline.
Ma lasciamo parlare un’amica di MaQ… Michela C. che ha condiviso con noi la sua esperienza.
Come sei venuta a conoscenza della location e in che occasione ci sei stata?
“Ho notato in azienda un piccolo totem con il logo e la scritta Terrazza Triennale – Osteria con vista. Dopo aver cercato informazioni online, ho scoperto una location unica ed un menù altrettanto unico. Dopo circa 2-3 mesi mio marito ha organizzato una cena a sorpresa per il mio compleanno con alcuni amici”.
Come ti sei trovata? Servizio, rapporto qualità-prezzo, piatto preferito…
“Il servizio è molto curato: ci sono più camerieri per un solo tavolo oltre al Maitre per la scelta dei vini. Tutti i piatti assaggiati sono risultati buonissimi, raffinati e gourmet. Il conto per un antipasto + un primo o secondo + un dolce + vino, acqua, coperto e caffè va dai 50 ai 70€ (dipende dal vino!) Il mio piatto preferito: Linguina cacio e pepe con Tartare di Gambero Rosso di Mazzara”.
Conti di ritornarci?
“Si appena posso, sia per il vino che per la vista, sia di sera che di giorno a pranzo. Panorama unico! C’è anche una zona per l’aperitivo ma ti offrono solo un piattino di olive e patatine”.
Cosa ne pensi del connubio cibo/arte?
“Penso che sia vincente. Ogni volta che visito un museo in Italia o all’estero cerco l’esigenza di trovare il bar o il loro ristorante per vivere e respirare l’arte anche attraverso un luogo di ristoro, svago o sperimentazione gourmet“.
Cenare al museo… in Italia
Vorrei segnalarvi, se siete fuori Milano, l’Open di Antonello Colonna situato sulla terrazza del PalaExpo di Roma. Distribuito su due piani, potrete vivere una gratificante cena oppure semplicemente un caffè, un brunch. Sempre a Roma, Villa Medici ospita il Colbert, ristorante caffetteria affacciato su Piazza di Spagna in una cornice straordinaria e mozzafiato.
Il poliedrico chef toscano Cristiano Tomei vi aspetta con la sua cucina creativa al suo ristorante L’Imbuto, al Lucca Center of Contemporary Arts. Rimaniamo in Toscana: negli spazi del Centro Pecci troviamo il ristorante Myo, sobrio, raffinato, votato alla gastronomia gourmet.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita nella sua location il Ristorante Spazio7 con un menù che fonde tradizione ed innovazione. Sempre nella città sabauda non perdete l’occasione di cenare al Castello di Rivoli dello chef stellato David Scabin presso il Museo d’arte Contemporanea – Combal Zero.

©The Norm
Cenare al museo… all’estero
E se davvero questi suggerimenti non vi bastassero… c’è sempre il The Norm al Brooklyn Museum. Presso il Museum of Modern Art di San Francisco lo chef Corey Lee del Ristorante InSitu ha pianificato il menù come una sorta di galleria d’arte, una raccolta dei migliori piatti degli chef più famosi al mondo. Allo Stir, presso il Philadelphia Museum of Art, il menù è a km zero! Torniamo in Europa e più precisamente a Londra: il Design Museum di Kensington High ospita il Searcys: ingredienti selezionati, stile minimal, vista pazzesca su Holland Park. A Nimes è d’obbligo cenare al Musée del la Romanité, al La Table du 2, dove lo chef “resident” ha scelto un menù di alta cucina ma a costi popolari.
Il sodalizio cibo-arte-architettura sembra davvero averci preso il cuore. E con questo articolo spero di avervi dato dei suggerimenti interessanti per le prossime cene di arte e stile.
Io mangio al museo… e voi?
Alla prossima!
@Photo by Terrazza Triennale, Michela Calice, Mudec, Vocè, Enrico Bartolini.