Cent’anni dopo – Ricordi di guerra, sguardi di pace
Cosa vuol dire percorrere, a cento anni di distanza, i luoghi della Prima Guerra Mondiale? Quali segni, quali sensazioni, quali ricordi ancora persistono? È la domanda alla base di questa ricca mostra Cent’anni dopo – Ricordi di guerra, sguardi di pace, che riporta immagini realizzate su un percorso di 500 kilometri, dal Tonale alla Marmolada.
Sono di quattro fotografi e un video maker (Giulia Bianchi, Gianluca Colla, Luciano Gaudenzio, Daniele Lira, Pierluigi Orler coordinati da Giovanna Calvenzi) gli sguardi che provano a interrogarsi su cosa rimane oggi, di quell’orrore.
La risposta è che rimane poco, o nulla; anche tornando sui luoghi, nelle trincee, nei camminamenti; anche illustrando gli oggetti materiali del massacro: fucili, granate, mazze ferrate, cappelli, elmi, baionette, trombe.
Non rimane nulla perché le montagne sono cambiate e sono lontani gli uomini e le loro storie, le loro sofferenze. Ormai il vento ha fatto il suo giro, la natura ha medicato, l’uomo ha giustamente dimenticato e alterato la devastazione di allora.
Eppure da una tale distanza emerge la reale prospettiva di un lavoro che non poteva documentare le tracce concrete del massacro. Che ovviamente doveva fare i conti con una assenza. Perché la scomparsa in un arco di tempo tanto breve di tanto orrore ci racconta anche, per converso, quanto poco ci voglia perché l’orrore possa riaffacciarsi nella mente e nelle vite di ognuno di noi.
Una bella mostra, che richiede sforzo interpretativo e un’attenzione forse non sempre esplicitati.
Questa iniziativa, inoltre, segna l’inizio di una collaborazione che speriamo duratura con il Festival di Fotografia Etica di Lodi.
Francesco De Simoni, Assessore alla Cultura di San Donato Milanese, ci espone le ragioni di questa scelta: “La fotografia è uno strumento molto efficace e sicuramente attrattivo, anche per i più giovani, che permette di comunicare in maniera diretta ma anche profonda. La mostra è in collaborazione con l’Associazione Progetto Immagine che è ideatrice e curatrice del Festival della Fotografia Etica di Lodi, con la quale intendiamo sviluppare un rapporto rivitalizzante anche per le attività di Cascina Roma”.
Visitabile sino al 12 febbraio 2019. Orari, modalità per le visite guidate e informazioni sul sito dedicato alla mostra.
Foto e testi ©Massimo Molteni 2019