Appuntamenti con la “cultura cult”, destinazione Lugano ma passando per Como
Da Milano a Lugano, con una memorabile sosta a Como, e infine un’evasione oltre i confini lombardi, a Ferrara: ecco come vivere una stagione ricca di mostre e di eventi culturali. Interessanti appuntamenti artistici da non lasciarsi sfuggire, ricordando che oltre ad appagare la vista, fanno bene allo spirito e all’anima.
A Como, nella Chiesa di San Francesco, Miniartextile 2018 che quest’anno titola Humans fino al 18 novembre 2018.
L’utilizzo dei materiali si sovrappone alla ingegnosità dei giovani artisti trasformando lo Spazio in un percorso da ammirare, per capire quanto sia intelligentemente folle il mondo della creatività. L’uso di tessuti e di metalli per dare vita al senso di ogni gesto manuale e, poi, ancora, il gioco di trasparenze e di colori.
Un caleidoscopio di fantasie internazionali. Domina la scena l’opera d’arte che trova spazio nell’abside della chiesa: Soo Sunny Park presenta Unwoven light. Una struttura che imprime nuova luce al nostro modo di vedere l’uomo. Un quadro in movimento creato con un gioco di luci che si dilatano e si amplificano grazie alla torsione del filo di metallo e alla luce naturale e artificiale.
Un percorso di arte contemporanea che mette in comunicazione e fa dialogare le diverse culture e i differenti materiali con un gioco di fotografie e di filmati per dare un senso alla vita a tutte le latitudini.
A Lugano, a pochi chilometri da Milano, facilmente raggiungibile dall’autostrada (attenzione che serve la vignetta autostradale) la mostra di Magritte fino al 6 gennaio 2019.
Al Museo d’arte della Svizzera italiana. La mostra è curata da Xavier Canonne, Julie Waseige e Guido Comis. Un omaggio al surrealismo dell’artista con la mostra Magritte. La Ligne de vie, un percorso che ripercorre la vita di René Magritte.
L’iter espositivo annovera più di novanta opere, molte delle quali poco conosciute, ma che rappresentano in modo evidente il desiderio di Magritte di allontanarsi dalle convenzioni e di rappresentare il mondo e gli oggetti sotto una luce nuova. Alcune opere raccontano le influenze giovanili di Magritte per il futurismo italiano di cui condivide lo spirito irriverente.
Last but not least… A Ferrara, a Palazzo Diamanti, Courbet e la natura, fino al 6 gennaio 2019. Un’anteprima assoluta per la città estense: ci si potrà lasciar incantare dall’ampia produzione di paesaggi dell’artista e il suo particolare rapporto con la natura, dal pittore resa intensa, simbolica, espressiva, umanizzata. Cinquanta sono le opere esposte provenienti da tutti i musei del mondo.