Real Bodies: a volte ritornano…nel nome di Leonardo
“Il cadavere mi dà l’impressione di un vestito smesso. Qualcuno se n’è andato e non ha avuto bisogno di portare con sé quell’unico vestito che indossava”. (Ferdinando Pessoa).
Corpi umani e parti anatomiche conservate con la tecnica della plastinazione. Salme in mostra che “prendono vita”. Dopo un successo che solo due anni fa ha visto sfilare all’ombra della Madonnina ben 280.000 visitatori, dal 6 ottobre torna a Milano, presso lo Spazio Ventura, l’evento più crudo di sempre: “Real Bodies”. Una delle novità di quest’anno: sono proprio i morti a “dare vita” ai disegni di Leonardo. Pronti a incontrarli?
LA MOSTRA
Real Bodies è la mostra con cadaveri e organi umani che mette letteralmente “a nudo” il corpo. Si tratta del format espositivo di anatomia umana più completo mai realizzato, con oltre 50 corpi interi e 450 organi, umani e – altra novità – anche animali. Quest’anno poi, rispetto alle precedenti edizioni, vi sono delle grandi novità, e noi vi presentiamo le principali. La prima risponde visivamente a una domanda tra le più antiche: cosa hanno in comune l’uomo e l’animale? Forse, personalmente, preferirei essere assimilato a un animale nobile come la tigre; un po’ meno ad una goffa gallina. Ma non è questo il punto: un’intera sezione dedicata all’anatomia comparata tra uomini e animali, con cervelli e cuori a confronto, ci mette di fronte alla cruda evidenza, fatta di somiglianze e differenze, al di là di ogni interpretazione filosofica o concettuale. L’anatomia non mente! A chi somigliamo davvero?
Altra novità è la sezione biomeccanica, grazie alla quale i visitatori possono approfondire i principi meccanici che muovono il corpo umano, analizzando il comportamento delle strutture fisiologiche quando sono sottoposte a sollecitazioni statiche o dinamiche. Viene dato risalto anche alla particolare correlazione con la biodinamica che si viene a stabilire quando la tecnologia viene direttamente applicata al corpo umano stesso, tanto da portare a uno sviluppo notevole della bioingegneria, alla quale dobbiamo davvero molto, visto che anche il nostro corpo, può necessitare di pezzi di ricambio!
LEONARDO DA VINCI
In occasione dei 500 anni dalla morte del grande Leonardo, Real Bodies rende poi omaggio al genio che è stato anche un vero e proprio precursore in campo anatomico, e che ha compiuto direttamente, nell’arco sua vita, una decina di autopsie (secondo gli studiosi sarebbero state anche di più). Ben 30 installazioni di corpi e organi umani plastinati, danno infatti vita ai suoi straordinari bozzetti. Oltre alla meraviglia assoluta di vedere “incarnati” disegni quali il famoso “Uomo Vitruviano”, alcune installazioni sono destinate a suscitare particolare scalpore, come nel caso dei cadaveri che riproducono lo “studio embriologico”, o ancora, la celebre “Figura in orgasmo“, tratteggiata dal grande maestro fiorentino sulla scorta delle teorie sulla circolazione dei fluidi del medico greco Galeno. Le salme utilizzate, sono state immortalate proprio nel momento dell’atto sessuale, attraverso un procedimento che ha richiesto addirittura anni di lavorazione.

Dalla Pagina FB di Real Bodies
Non poche sono state le polemiche su questa particolare mostra. Una su tutte: da dove provengono i corpi? La risposta è sempre stata: da “donatori” che in vita hanno stabilito il lascito post mortem del proprio corpo per usi scientifici e profani, come è avvenuto nello specifico nel caso dell’Istituto Scientifico per la plastinazione di Heidelberg in Germania. Questo onde fugare i timori – paventati da alcuni – che si trattasse di un traffico di corpi di prigionieri politici, da paesi, per esempio, come la Cina.
Se poi invece si vuole disquisire non più sulla provenienza, ma proprio sul fatto di esporre delle salme, allora ci sarebbe da dire che, al di là del processo di conservazione particolare , anche le mummie di un museo egizio sono pur sempre corpi di morti, eppure, il vederli esposti in una teca, davanti alla quale passano sciami di visitatori e scolaresche di bimbi urlanti, non sembra turbare più di tanto il “senso comune del pudore”.
Un evento certamente controverso, ma che di sicuro non può passare inosservato. Sono tornati!
Giorni e orari di apertura (Dal 6 ottobre 2018 al 31 gennaio 2019)
Da mercoledì a domenica orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
(ultimo ingresso ore 19:00, chiusura mostra ore 20:00)
Chiuso: lunedì e martedì.