Io, Cesare Borgia
“Aut Caesar, aut nihil!”
“O Cesare o nulla!”
Ritornati dalla pausa del periodo estivo, vi proponiamo il romanzo d’esordio del filosofo e storico Dario Pozzi, presentato alla libreria Antigone di Milano. Si tratta di un libro che possiamo definire “magnetico”, perché dedicato a una delle figure più affascinanti della storia: Cesare Borgia. Vittima e carnefice, intelligenza, sensualità e animale bellezza, accompagnata da una crudeltà che ha fatto cadere ai suoi piedi stati e città, potenti e sovrani, uomini e donne. Qual’è la verità su Cesare e sulla sua chiacchierata famiglia?
I BORGIA
I Borgia hanno esercitato un fascino che non è mai venuto meno nei secoli. Di origine spagnola (Borja), diventano una delle famiglie più influenti del XV e XVI secolo. E’ però con l’ascesa al soglio pontificio di papa Alessandro VI, che il nome della famiglia entra davvero nella storia, nel segno del nepotismo, della lussuria, degli intrighi. Papa Alessandro ha diversi figli, di cui, ben quattro, da Vannozza Cattanei, una cortigiana che viene soprannominata la “rosa di Roma”: Juan, Cesare appunto, Jofré e Lucrezia.

Presunto ritratto di Cesare Borgia – opera di Alberto Mellone
Un pontefice che vive poi una lunga e scandalosa relazione con Giulia Farnese, “la bella”, di cui abbiamo testimonianza nelle lettere appassionate tra i due, conservate nell’archivio segreto Vaticano. Le voci malevoli e ostili, tra le quali quella dello stesso protonotaro, ossia il segretario del papa, Giovanni Burcardo, contribuiscono a far circolare addirittura voci di incesto tra Lucrezia e il suo stesso padre, il papa. Anche nella famosissima serie televisiva canadese, andata in onda su Sky, dove il papa è intepretato niente poco di meno che dal fascinoso Jeremy Irons, Cesare e Lucrezia vanno ben al di là di una amore puramente fraterno.

Jeremy Irons nei panni di papa Alessandro VI nella serie tv canadese “The Borgias”
LA VERITA’
Le cose stanno davvero così? Nulla di strano che in quel periodo un papa avesse dei figli. Ciò che ha costituito davvero una novità, è il fatto che papa Borgia abbia pubblicamente riconosciuto i suoi figli, nell’ambito di un piano di potere dinastico vissuto smaccatamente alla luce del sole. Nulla di strano che la sensualità la facesse da padrona nella città eterna, che a quel tempo vedeva un decimo della propria popolazione costituita proprio da prostitute e cortigiane. Una realtà che ha spinto il fustigatore dei vizi fra Girolamo Savonarola, a vedere in Alessandro VI un Anticristo, e nella sua famiglia la peggiore concentrazione di corruzione e di male possibile. Questo quadro però va ridimensionato, proprio perché sono i nemici ad essere gli alfieri di questa pubblicità negativa. Cesare è stato indubbiamente determinato e crudele, ma lo è stato nel quadro di un tempo, il Rinascimento, che di crudeltà ne ha viste parecchie, ancor più terribili, se interpretate secondo i canoni della nostra sensibilità moderna. Sicuramente Cesare Borgia è stato uomo di tale carisma, da essere non solo preso a modello dal Machiavelli per il suo “Il Principe“, ma che è assurto acostituire l’archetipo dell’uomo di potere che da allora fino ai giorni nostri, tutti avrebbero voluto essere, ma nessuno è stato più in grado di incarnare. Anche Lucrezia, l’altrettanto famosa sorella, raffigurata in veste di Santa dal Pinturicchio, all’interno dell’Appartamento Borgia in Vaticano, è stata un demonio o una santa?

Lucrezia Borgia nelle vesti di Santa Caterina d’Alessandria – affresco del Pinturicchio nell’Appartamento Borgia.
Accusata di essere un’avvelenatrice compulsiva (tramite la famosa cantarella) e di essere incline alle passioni più sfrenate, in realtà è la vittima dei giochi di potere dei suoi parenti maschi (padre e fratello), che la utilizzano come pedina sulla scacchiera della politica italiana. Alla fine, dopo due precedenti matrimoni, il primo conil signore di Pesaro Giovanni Sforza (matrimonio annullato per accusa di impotenza), il secondo con Alfonso di Aragona, Duca di Bisceglie (assassinato con la connivenza di Cesare?), Lucrezia arriva a Ferrara e sposa di Alfonso I d’Este, preceduta dalla scura aura delle maldicenze. Sarà invece molto amata come duchessa di Ferrara e verrà molto rimpianta alla sua morte, avvenuta nel 1519, dopo l’ennesimo parto.

Ciocca di capelli di Lucrezia Borgia, conservati presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano
Oggi, presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, possiamo ancora ammirare una splendida ciocca dei suoi biondi capelli, suo dono a Pietro Bembo, con il quale ha sviluppato per anni una lunga corrispondenza nell’ambito di un amore platonico mai scalfito dagli anni e dalla lontananza.

Dario Pozzi, autore del libro
IL FASCINO DELLA VERITÀ
Il libro di Dario Pozzi è assolutamente da da non perdere. L’equilibrio tra la realtà e la leggenda viene ristabilito, senza che né Cesare, né la sua famiglia, perdano nulla del loro fascino, anzi!
Il “Valentino” rimane vigoroso, potente, un ideale da che oltre 500 anni continua ad essere desiderato, che è l’incarnazione del desiderio umano di superare i propri limiti, e che ha reso eterno il nome dei Borgia. Buona lettura!
ISBN: 889482229X
EAN: 9788894822298