Moda donna F/W 2018-19
Mi presento: sono Elly Aucone e sono un’appassionatissima fotografa di moda. Da oggi inizia la mia avventura all’interno di MAQ, condividendo con voi tutto ciò che osservo e scatto nel mio studio e nelle strade della city, la meravigliosa Milano. I macro gruppi di cui mi piacerebbe parlare con voi riguardano la fotografia di moda e tutto ciò che è ad essa collegata, come nuovi trend, bellezza, make-up e life style. Dal 21 al 27 febbraio la nostra città ha ospitato la celeberrima settimana della moda, riempiendo le strade di turisti, influencers, fotografi, personaggi più o meno riconosciuti e designer di moda internazionali. In questo articolo vi mostrerò i topic più ammirati tra le più importanti sfilate fall/winter 2018/19, che in questo periodo ci hanno deliziato gli occhi e stimolato l’immaginario. Spesso, quando sento parlare di tutto ciò che sfila durante le passerelle, rimango molto impressionata da commenti poco appropriati: “io non indosserei mai quell’abito”, “ma che moda è questa”, “perchè un abito dovrebbe costare più di 2.000 euro se è uguale a quello che prendo in altri negozi?”.
Prima di entrare in argomento volevo condividere con voi un pensiero. Amo follemente queste esplosioni stagionali di idee, modi di essere, modi di esprimere il pensiero di estroversi artisti e designers del 21° secolo e quando si tratta di giustificare e controbattere a certe affermazioni tiro fuori l’esempio classico di un esponente di arte contemporanea: Pablo Picasso. Una larga parte di persone lo riconosce quale talento indiscusso; un’altra parte afferma “anche mia figlia di 4 anni saprebbe disegnare come lui”.
Siamo tutti bravi ad attribuire un valore minimo a qualcosa che ci sembra riproducibile con facilità. Come Picasso, anche i designer si muovono nella stessa direzione, anche loro creano un’immaginario, un proprio “point of view”, un profondo studio della storia e dei materiali per poter creare il loro concept, le loro personali opere d’arte. Detto questo, torniamo alla fashion week. Oggi mi piacerebbe raccontarvi di 5 sfilate che mi hanno particolarmente colpita: Dolce e Gabbana, Gucci, Elisabetta Franchi, Moschino e Tommy Hilfiger.
DOLCE &GABBANA
Domenico Dolce e Stefano Gabbana con questa collezione rileggono la loro tradizione per guidarla verso il contemporaneo. In una chiesa ricostruita all’interno del Quartier Generale di DG, sfilano cappotti con croci ricamate, pellicce monacali, giacche cardinalizie e gonne intarsiate come vesti papali. Santa Moda, Fashion Sinner e Fashion Devotion diventano messaggi da
indossare su felpe, t-shirt e ampi pantaloni. La sera si accende di abiti a sirena tempestati di paillettes, bustier e minidress in cristalli…tra sacro e profano. Oltre alla collezione questa sfilata rimarrà nella memoria per l’opening super tech e originale: far sfilare le borse grazie a dei droni telecomandati.
GUCCI
La storica Maison guidata dal genio di Alessandro Michele, oggi è il brand più amato dai Millennials: totale libertà di espressione e interpretazione a livello globale. Per questa sfilata viene ricreato un laboratorio all’interno del quale sfilano le creature di Gucci tra lettini e luci da sala operatoria. Lunghi abiti in velluto, felpe, giacche in tweed, gonne a pieghe, jeans-used e pellicce ricoperte di tulle sono gli elementi ricorrenti di questa collezione, enfatizzata da draghi e teste posticce tra le mani dalle modelle.
MOSCHINO
Jeremy Scott riesce nell’impresa di ironizzare su miti e star americane, delineando i contorni di un guardaroba perfetto per la donna Moschino del prossimo autunno-inverno. La partenza è una contemporanea Jackie Onassis con tailleur in colori accesi, tubini fantasia e chemisier foulard; la sera indossa gli abiti e l’anima di una Marilyn Monroe fasciata da abiti tempestati di cristalli e paillettes. Insomma una super woman, una creatura aliena perfetta che, di giorno come di sera, non smette mai di essere… super. Non passa inosservata l’originalità del beauty e l’ineccepibile abilità dei truccatori capaci di portare gli spettatori su un mondo parallelo.
La Monica Vitti degli anni ‘70 fa da musa ispiratrice per questa sfilata: colori pieni e vivaci per abiti fluidi e sinuosi, giacche strutturate, tubini in maglia e tute a losanghe a trame geometriche. Gli abiti da cocktail sono impreziositi da particolari metallici e glossy mentre la seta si accompagna a ricami in paillettes a creare trame geometriche accattivanti. Lo chiffon ondeggia in gonne plissettate e leggermente trasparenti mentre il crochet si trasforma in tuniche affusolate.
TOMMY HILFIGER
Le modelle, fasciate da abiti e costumi da bagno prevalentemente a scacchi o con colori a tema corse, hanno sfilato su una vera e propria pista automobilistica.
Regina indiscussa dello show rimane Gigi Hadid, fotografata prima dello show con il pilota Lewis Hamilton. Attorno alla “passerella”, una ricca esposizione di Mercedes-Benz. Tra le modelle in passerella anche Bella Hadid e Hailey Baldwin. Niente è lasciato al caso: Tommy Hilfiger ha voluto fissare un momento molto speciale per la propria carriera con un pizzico di nostalgia: lo stilista chiuderà la sfilata al braccio di Gigi Hadid, comunicando la fine della sua collaborazione con la top model e la linea TommyXGigi .
Come possono mancare alcuni tra i più bei street style dei partecipanti alle sfilate? Di seguito trovate gli scatti più belli trovati sul web!
Photo: Vogue – Camera della Moda – Pinterest – Instagram dei Brand
Qui trovate il mio sito ufficiale… alla prossima!