Conviviando – L’arte della tavola tra passato e futuro a Palazzo Reale

E ancora in corso, a Palazzo Reale di Milano, nel prestigioso Appartamento del Principe, la mostra dedicata alla sublime arte della convivialità e degli oggetti che ne sono stati i protagonisti. In un ideale cammino storico/sociale/artistico sviluppato in dieci capitoli, ecco l’art de la table negli ultimi tre secoli, dal barocco al contemporaneo, in una ricerca quasi maniacale dell’oggetto, la tovaglia più adatta, il centrotavola più scenografico, la posateria più preziosa… e in tutta questa magia una raccolta di pellicole cinematografiche, capolavori che andranno a fornire una suggestione.

La location ? Innegabilmente la più adatta ad ospitare tale evento, in quanto Palazzo Reale ha rappresentato il cuore della corte di Lombardia ed ha costituito la residenza principale del sovrano e della propri rappresentanti. Nell’estrema eleganza di quei saloni si svolgeva la vita politica ma anche quella quotidiana fatta di ospitalità e condivisione: un tesoro fatto di argenti, cristallerie, porcellane, servizi da té, preziosa biancheria da tavola. La mise en place: questa espressione è ormai entrata a far parte del nostro vocabolario quotidiano; più elegante da dire rispetto a “apparecchiatura”… Si usa nelle trasmissioni che parlano di arte del ricevere, nei libri, tra le pagine patinate di riviste di cucina. Ma torniamo indietro di qualche decennio: IMG_2215nel periodo Barocco la tavola è opulenta, ricchissima di centrotavola di fiori e vegetali, piatti, bicchieri, e posate sono un trionfo dorato. Al contrario il Rococò è totalmente proiettato verso una sensibilità estetica. Da lì si passa al servizio alla francese ovvero, come alla corte di Maria Antonietta, le vivande vengo servite ed esposte tutte insieme sulla tavola. In Russia invece il rigore impone che le preparazioni vengano servite da camerieri. L’800 abbandona loIMG_2216 sfarzo, ma guadagna in maggiore ordine ed estetica. Tutto si semplifica, si pulisce nelle linee. Ma ecco nel dettaglio la visita che ho affrontato. Nella 1a stanza troviamo subito una mise en place elegante, monocromatica ma davvero suggestiva come il film Coco Chanel e Igor Stravinsky ambientato nel 1920. La stanza 2 si presenta come una scenografia teatrale: vasoil barocco in un tripudio di centrotavola maestosi, ricchi di vegetali, sottopiatti, piatti e bicchieri in oro, sfarzosi tessuti e a rievocare l’epoca un film-simbolo: “Vatel”. Maria Antonietta ci accoglie con una 3a tavola raffinata e delicata fatta di tonalità pastello e ceramiche. La 4a stanza ci ospita, ci accoglie e ci mette a nostro agio. L’età Regency del film “Emma” è giocata sui rapporti sociali, sulle trattative matrimoniali, nel IMG_2219clima casual-chic dei pic-nic all’aperto. In tutto questo rapporto con la natura non vengono a mancare set di tovaglie raffinati, porcellane, cestini in vimini, morbidi cuscini. L’inizio secolo della 5a stanza è il total white al quale si ispira la pellicola “Morte a Venezia” di Luchino Visconti. Un piccolo gazebo che, nel nostro immaginario si affaccerebbe sul Canal Grande, tazze immacolate, una IMG_2223tovaglia preziosa, pagine di giornale, un Borsalino, un bastone da passeggio. La 6a stanza ci riporta ad una tavola protagonista, romantica, dai colori accesi ed un sentore di fiori e Gattopardo nell’aria. Nella stanza 7 l’arrivo dell’Art Decò rivoluzionerà le nostre tavole: Il Grande Gatsby e il suo glamour, le sue geometrie, la sue essenzialità. Le tavole si arricchiscono di candelabri, i bicchieri si moltiplicano (ad ogni bevanda il suo corrispettivo in vetro) e ad ogni casa che si rispetti…l’angolo bar per gradire un liquore prima di cena. Arriviamo agli anni ’60 della stanza 8 dove lo stile eclettico si vaso1manifesta in tavole audaci, nel colore e nello stile talvolta esotico, spesso hippy. Ambiente che calza a pennello al film “A single man” con Julianne Moore. La stanza 9 è il ritratto dei tempi moderni, tempi di chef, di cucina molecolare, di nuove tendenze food, di innovazione e di immagini postate su Instagram. Poco colore, molto rigore in questa mise en place da ristorante stellato. L’ultima ma non meno importante è la tavola del futuro: praticamente un’installazione… uno stile minimale, la totale assenza di ordine e senso. IMG_2224Il futuro è cibo liofilizzato… Alla fine di questa visita interessante mi rendo conto di preferire due estremi: le piacevoli atmosfere dei picnic e l’art decò. La mostra, che è eccezionalmente ad ingresso gratuito, è stata magistralmente realizzata in collaborazione con Fiera Milano, Marie Claire Maison e Homi – Il salone degli stili di vita.

Vi aspetto come al solito sul mio sito ufficiale per ispirarvi, per commentare se vi fa piacere e per scoprire sempre nuove ricette.

Foto ©MarieClaireMaison – Mariangela Marchesi

 

 

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