Ability Art. La forza della differenza in una mostra a Milano
Il coraggio e la forza interiore. Questa è la lezione che s’impara con la mostra di Ability Art passando nella Galleria Santa Radegonda all’interno della stazione metropolitana Duomo di Milano. Nel bel mezzo di una Milano che corre veloce, dove le persone camminano con lo sguardo abbassato al proprio cellulare cercando risposte di qualsiasi tipo, ecco presentarsi al lato di un corridoio sotterraneo, in modo inaspettato, un’intera esposizione di quadri di vari artisti internazionali.
Avere delle opere d’arte in questo contesto inconsueto non solo fa rallentare il passo delle persone in transito ma anche attira lo sguardo e diffonde un’energia di bellezza.
Ecco così compiersi un ruolo dell’Arte: illuminare il pensiero delle persone. Ma l’elemento distintivo di questa mostra lo si apprende successivamente: tutte le opere sono state eseguite da persone disabili che utilizzano esclusivamente la bocca o i piedi per la loro realizzazione. Si rimane pervasi da una emozione profonda mista ad ammirazione al pensiero che queste persone abbiano superato la barriera della limitazione fisica con una orgogliosa reazione alla vita avversa.
La mostra ha come titolo “La forza della differenza”. Sì, questa forza la si avverte in ciascun quadro. E’ la forza di chi non si ferma all’autocommiserazione e sceglie la vita, di continuare a sentire e percepire le emozioni dal mondo esterno e tradurle attraverso la propria unica sensibilità con colori e forme su una tela. Ma voglio ricordare che è anche la stessa forza che ha permesso a diversi campioni sportivi disabili di stabilire incredibili imprese, come il para-olimpico Alex Zanardi che quest’anno ha realizzato il record del mondo di Ironman. Oppure la schermitrice Beatrice Vio medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio o la meravigliosa danzatrice Simona Atzori.
E’ la forza di chi va oltre ed in questo andare diventa un uomo, un artista, un campione ed esempio per tutti noi.
La mostra ideata e prodotta da Inthera e Mondadori Portfolio che racconta le storie di chi ha imparato a dipingere senza usare le mani vi dà appuntamento fino al 20 novembre.