Anteo: il nuovo Palazzo del Cinema a Milano
Ricordate lo sconcerto di molti (me compreso), quando alcuni mesi fa, in gennaio per la precisione, veniva definitivamente chiuso lo storico e centralissimo Cinema Apollo per far posto ad un Apple Store? Molti cinefili meneghini si sono subito attivati, in ogni modo possibile, nel tentativo di scongiurare la chiusura di quel vero e proprio tempio del cinema: raccolta firme, petizioni, rivolte a suon di social, tra cui anche l’immancabile pagina facebook: “Salviamo il Cinema Apollo dalla Chiusura“. Nonostante ciò, l’Apollo se ne è andato, ma con gran classe ed eleganza: per mezzo di un comunicato informava che non saremmo rimasti del tutto orfani, ma che un altro cinema, l’Anteo, in via Milazzo, sarebbe non solo sopravvissuto, ma che anzi, si sarebbe addirittura ampliato.
Bene, la profezia si è avverata! Ed ora, nonostante la moria delle sale cinema a Milano, nell’epoca dominata dalle serie di Sky che nel nome di HBO ci tengono tutti ben chiusi in casa, non abbiamo solo uno spazio rinnovato, ma un intero grande palazzo dedicato alla settima arte!
IL NUOVO ANTEO
A partire dall’ 8 settembre, lo Spazio Cinema Anteo ha riaperto i battenti, proponendosi, nella sua veste completamente rinnovata, quale polo culturale e di intrattenimento assolutamente imperdibile, a pochi passi dalla movida di Corso Como.
Il nuovo complesso si sviluppa su quattro piani, per un’estensione totale di 5.500 metri quadri. Le sale non sono più solo 4, come in origine, bensì 11, tutte intitolate con i nomi dei cinema di Milano oramai chiusi, scelti a suo tempo tramite un sondaggio lanciato su Facebook: ecco quindi le Sale Astoria, Excelsior, Ciack, Obraz…il passato che rivive, come reincarnato, nel nuovo straordinario complesso.
Una delle sale è dotata del sistema Dolby Atmos, sofisticata tecnologia audio surround, che consente di rendere ancora più realistica la sensazione di tridimensionalità legata ai suoni: quando per esempio vedremo cadere la pioggia sullo schermo, ci sembrerà che stia cadendo proprio dall’alto, da sopra le nostre teste! Infatti, una delle caratteristiche principali del Dolby Atmos, è proprio quella di avvolgere lo spettatore, anche dall’alto.
La sala multimediale on-demand poi, è pronta per essere trasformata in un vero e proprio salotto privato, nel quale si può assistere alla programmazione scelta, insieme ai propri amici, stando comodamente seduti su un divano.
La libreria già esistente al piano terra, ha invece cambiato veste, unendosi al bar gestito in partnership con Eataly , diventando caffè letterario. Devo ammettere che mi ha fatto piacere notare che effettivamente, qualcuno, ha accolto l’invito di quegli “strani oggetti”
(i libri), che sembrano essere oramai sconosciuti ai più: qualcuno li sfogliava davvero! Forse, quelle pagine che ho visto girare e osservare, non sono state semplicemente il gusto estetico, vagamente chic, di qualcuno che ha voluto soddisfare la propria borghese vanità, sentendosi quasi un intellettuale parigino del secolo scorso. Forse, appunto, si è trattato davvero di interesse (lo spero!), e questa sarebbe già una prima piccola grande vittoria di Anteo.
Sempre a Eataly spetta la composizione dei menu da proporre nella Sala Nobel, in cui è possibile assistere alle proiezioni per tre spettacoli al giorno – negli orari di pranzo, aperitivo e cena – gustando piatti degni di uno chef, direttamente seduti in poltrona.
Un connubio tra gusto del palato e arte cinematografica, che promette serate da ricordare!
Caratteristico poi il giardino da 70 posti che consente di godere di una birra o di un calice di vino all’aperto, tra piante rampicanti e un albero di fico, in un’atmosfera caratteristica da “vecchia Milano”.
Naturalmente non ci si poteva dimenticare dei bambini(dai 3 ai 12 anni): è presente una Nursery che proporrà percorsi formativi sullo spettacolo modulati a seconda delle diverse fasce di età.
Segnaletica e informazioni infine, viaggiano sui monitor (si è puntato all’eliminazione della carta), con ricorso massiccio al Qr Code, così da strizzare ulteriormente l’occhio al pubblico più giovane e tecnologico.
LA STORIA DEL PALAZZO E IL PROGETTO DI INTERVENTO
Il palazzo, costruito negli anni ‘30 dall’architetto Renzo Gerla (realizzatore anche della fontana delle Quattro Stagioni in Piazza Giulio Cesare), è stato Casa del Fascio e poi sede milanese del Partito Comunista Italiano, prima di diventare cinema popolare negli anni Cinquanta.
Il progetto di intervento per il nuovo Anteo è invece opera dell’architetto Riccardo Rocco che, proprio nell’ottica di un’innovazione rispettosa, già all’atto della presentazione del progetto aveva dichiarato: «l’innovazione sarà in luoghi nascosti e protetti alla vista». Il nuovo Anteo – affermava – «deve ricordare una casa, dev’essere una seconda casa».
Per questo i colori utilizzati sono neutri, grigio e sabbia; le poltrone sono fatte su misura per ricordare quelle di un appartamento e arredi e spazi di lettura sono strutturati all’insegna del comfort.
Il Palazzo del Cinema è un nuovo gioiello della nostra città dove la storia si fonde, con estrema eleganza, al moderno, in cui le arti (cinema e letteratura), si accompagnano, senza scontrarsi, con le innovazioni tecnologiche. Uno spazio che è destinato a rappresentare – gli auguriamo il massimo successo – un nuovo luogo di incontro e di socialità per i tutti i milanesi e non solo.
One comment, add yours.
Antonino Bertolami
Negli anni ’70 varcavamo quella soglia noi iscritti del Liceo Artistico Statale II.
Allora era la sede