Occupazione a Milano: un progetto inclusivo che offre formazione e assunzione a giovani autistici.

Occupazione a Milano oggi è anche questo: un progetto dall’alto impatto sociale, rivolto a persone con disturbi dello spettro autistico, che nei prossimi mesi seguiranno un programma di formazione e verranno assunti in azienda per attività inerenti il settore dell’Information Technology. In altre parole: quando l’inclusività e l’integrazione delle diversità non sono un concetto astratto, banalmente sbandierato sotto il segno di un’etica politically correct, quanto una concreta realtà. Questo progetto è appena partito, però io ne ho sentito parlare circa un mese fa, quando sono stata invitata all’incontro di presentazione da Roberto Piccinelli, Presidente di una delle Associazioni milanesi che si occupano di persone con sindrome di Asperger, ovvero lo Spazio Nautilus Onlus.

Il logo dello Spazio Nautilus Onlus: una delle associazioni milanesi che si occupano di persone con la sindrome di Asperger e che ha collaborato fattivamente a questo progetto

Il logo dello Spazio Nautilus Onlus: una delle associazioni milanesi che si occupano di persone con la sindrome di Asperger e che ha collaborato fattivamente a questo progetto

Come si diceva, l’iniziativa riguarda questi individui, così come gli autistici ad alto funzionamento: spesso si è a conoscenza solo di alcuni aspetti concernenti i comportamenti di queste persone, come nel caso di alcune limitazioni nelle loro interazioni sociali. Ma chi ha dato vita e porta avanti questo programma è al contrario ben consapevole che tali persone rappresentino un’autentica fonte di talento. Basti pensare alle qualità eccellenti che li rendono eccezionalmente adeguati per lavorare nel mondo IT, producendo profitto: alta capacità di concentrazione, passione per i dettagli, memoria ferrea, tenacia, razionalità logica, competenza visiva, onestà…

Questa immagine mostra come un bimbo Asperger sia riuscito a replicare A MEMORIA una cartina stradale che aveva visto mentre era in vacanza con la famiglia. Copia perfetta in ogni dettaglio! (photo: Specialisterne)

Questa immagine mostra come un bimbo Asperger sia riuscito a replicare A MEMORIA una cartina stradale che aveva visto mentre era in vacanza con la famiglia. Copia perfetta in ogni dettaglio! (photo: Specialisterne)

Non dimentichiamo che sono stati considerati probabilmente affetti dalla sindrome di Asperger personaggi famosi e geniali come Wolfgang Amadeus Mozart, Steve Jobs, Albert Einstein e molti altri ancora.

UN FIORE SEMPLICE, SIMBOLO DI UN GRANDE PROGETTO

A capire tutto questo è stata Specialisterne, iniziativa sociale nata nel 2004 in Danimarca, che oggi offre il suo modello internazionale di inserimento lavorativo proprio ai cittadini milanesi, grazie alla collaborazione con Everis Italia, azienda che fornisce servizi su scala internazionale nell’ambito del Business Consulting e System Integration. Il fondatore di Specialisterne, ha sempre avuto a cuore l’obiettivo di dimostrare le capacità delle persone con questi tipi di sindrome: non a caso ha scelto come logo aziendale un dente di leone.

Il logo di Specialisterne: un dente di leone. Fiore di campo di cui non si conoscono le virtù in campo curativo e gastronomico... proprio come nel caso di queste persone, che non riescono a dimostrare i propri talenti

Il logo di Specialisterne: un dente di leone. Fiore di campo di cui non si conoscono le virtù in campo curativo e gastronomico… proprio come nel caso di queste persone, che non riescono a dimostrare i propri talenti

Un fiore che viene reciso ed eliminato dai prati coltivati, perché considerato un’erba di poco conto, ma che in realtà vanta ottime proprietà curative o adatte ad uso gastronomico. Ebbene, per gli Asperger non è differente: i loro talenti sono di valore e di utilità per le imprese, ma nel mercato del lavoro non hanno le medesime opportunità degli altri cittadini per poterlo dimostrare.

 

Così Specialisterne ha dato vita a un programma completo, assicurando formazione specifica e posti di lavoro a queste persone e al contempo, servizi specializzati alle aziende: oggi opera in 17 Paesi e ha saputo effettivamente creare già 1.000 opportunità d’impiego. E grazie alla partnership con Everis, ora questa proposta approda a Milano.

I PRIMI PASSI A MILANO

Patrizia Manganaro, Capo People di Everis Italia, ha spiegato che l’obiettivo della Società non è quello di essere semplicemente di aiuto a queste persone – in un’ottica caritatevole, insomma – ma piuttosto il vero target è quello di identificare e di avvalersi di risorse altamente specializzate, talenti in grado di assicurare un ottimo livello produttivo. In sintesi, è un investimento importante in cui l’azienda crede fortemente, augurandosi anche di essere la prima di un gran numero di imprese interessate a questa idea. Come si diceva, è appena partito il primo programma milanese, che dapprima ha visto i responsabili Specialisterne del progetto – guidati da Pablo Mas – valutare i ruoli più utili e adeguati per il settore IT, come l’analisi dei dati, tester di app e programmi, analisi applicativa.

Pablo Mas, Responsabile dello sviluppo del progetto Specialisterne, alla presentazione dell'iniziativa

Pablo Mas, Responsabile dello sviluppo del progetto Specialisterne, alla presentazione dell’iniziativa

Sono stati selezionati 14 tra 100 candidati, che in questi giorni iniziano la fase di formazione organizzata da Ana Panos per Specialisterne. Poi le 14 persone verranno inserite presso la Everis Italia, seguite per un periodo da tutor, che insieme al personale dell’azienda, garantiranno un sostegno fattivo ai nuovi impiegati anche per quanto riguarda la sfera comportamentale e relazionale, così da ottenere la migliore armonia tra le nuove risorse e quelle che le accoglieranno. E noi siamo molto lieti che questo grande passo nel segno della vera inclusività lasci la sua prima impronta italiana nella nostra Milano.

 

(photo cover: Luigi Alloni)

 

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