L’altro lato del carcere, tra piatti stellati, fiori e laboratori creativi
Ho sempre pensato che, le storie più belle, fossero quelle delle seconde possibilità. Storie di rivincite, di errori corretti. Storie di scuse, ma sincere. Storie di riscossioni, di un sorriso ritrovato. Storie che, magari, le prime pagine di un giornale non le riempiono. Ma un pezzettino di mondo lo cambiano. E queste storie, talvolta, nascono laddove non te lo aspetti. In un carcere, ad esempio.