Piano City a Milano: a Maggio 450 concerti
Una location esclusiva e affascinante, la sala del Cenacolo del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, per un’anteprima “che conta”. Milano al Quadrato era lì, in prima fila ( beh, diciamo in seconda…) per la presentazione di uno degli eventi musical culturali più importanti del maggio meneghino. La sesta edizione di Piano City sarà caratterizzata da alcune novità assolute: le Piano Night, le Piano Lesson, l’allestimento e la sperimentazione di inedite location di assoluto prestigio. Pianisti di fama internazionale si cimenteranno in creazioni originali e inediti composti per l’occasione, ma non mancheranno raffinati omaggi a mostri sacri della musica. Se volete saperne, ma soprattutto “sentirne” qualcosa in più, siamo pronti ad accontentarvi.

Galleria d’arte Moderna e Contemporanea © Ufficio stampa Piano City
L’inaugurazione dell’edizione 2017 di Piano City avverrà nel “prime time” (alle 21) di venerdì 19 Maggio, presso la Galleria d’arte moderna e contemporanea (GAM) di via Palestro. Dalle 15 però saranno visibili le prove aperte, con il sostegno della civica scuola di musica Claudio Abbado. La serata del vernissage sarà allietata dalle note di Chilly Gonzales, al secolo Jason Charles Beck, eclettico pianista contemporaneo canadese noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro dei Daft Punk e di Jarvis Cocker, oltre che per presentarsi spesso e volentieri sul palco in ciabatte e accappatoio. Ricordate il jingle della campagna pubblicitaria dell’Ipad di qualche anno fa? Il pezzo si chiamava‘ Never Stop’ e anche quello è opera sua.
Entusiasta del progetto l’assessore alla cultura Filippo Del Corno: “Piano City è una dei più grandi esempi di trasformazione di cui Milano è stata e continua a essere protagonista. È una manifestazione diffusa in tutto lo spazio urbano, che permea luoghi inusuali, con un coinvolgimento di tutti i quartieri. Saremo nei cortili, nelle case popolari. Diffondiamo cultura e quell’aggregazione che alla cultura è legata. Quest’anno ventiquattro comuni della città metropolitana hanno aderito a Piano City, avremo un’area molto ampia. Vogliamo essere inclusivi, proponendoci a pubblici e generi molto diversi, presentando pianisti da tutto il mondo, sia già affermati che esordienti. Un’esperienza musicale a tutto tondo, pensata senza creare gerarchie tra gli artisti, ma solo mettendo a disposizione un pianoforte, un luogo per la musica e il nostro eccezionale pubblico. In questi tre giorni la città sia invasa dalla musica e dal pianoforte a tutte le ore: dalla mattina, nel pomeriggio, la sera, la notte e persino all’alba. Siamo orgogliosi di ospitare un concerto di Nyman al Teatro Burri, restaurato nel 2015, divenuto una vera piattaforma scenica aperta sulla città. Suggelliamo simbolicamente con questo grande pianista, diventato milanese d’adozione, la fertilità culturale di Milano”.

Meloni, del Corno, Sala, Belgioioso©Nicolò Canziani
Le istituzioni meneghine sono rappresentate dal sindaco Giuseppe Sala: “La sesta edizione sarà coerente con le politiche volte a portare Milano, da un lato, ad essere una città internazionale e aperta, dall’altro attenta alla propria identità, ai quartieri e alle periferie. Questo sarà il nostro segreto: essere profondamente internazionali e solidali al contempo, con ospiti straordinari e oltre 450 eventi, andremo nelle vie e nei cortili oltre che nei musei e nelle sedi storiche. Milano ha un suo pubblico musicale, bisogna andare oltre allo stereotipo dell’ossessione per il lavoro dei milanesi. La fame e la sete di cultura sono diventate una componente fondamentale dell’essere milanesi. E dei turisti che ci visitano”.
Ricciarda Belgioso, una delle direttrici artistiche di Piano City Milano, illustra le linee guida del programma della sesta edizione: “Celebriamo una festa del pianoforte e offriamo un’occasione d’incontro. Sarà poi il pubblico, di milanesi e turisti, a ritagliarsi liberamente i suoi personali percorsi. Abbiamo un programma che prevede 450 concerti in oltre 250 spazi diversi. L’ “opening” vedrà per protagonista Chilly Gonzales, un grande entertainer, che ha recentemente pubblicato un libro dedicato a chi ha abbandonato il pianoforte ma avrebbe ancora bisogno di studiarlo. Proprio lui sarà coinvolto nella prima delle sei “Piano Lession” al Teatro dell’Arte. Le “Piano Lession” sono incontri ideati per permettere al pubblico di scoprire come si può comporre musica col pianoforte, attraverso l’esempio e i consigli di grandi maestri. Michael Nyman si cimenterà in una dissertazione sulla colona sonora del pluripremiato film “Lezioni di Piano”, mentre Marco Fumo si occuperà di Scott Joplin, per illustrare le caratteristiche e le di questo genere musicale a cent’anni dalla morte del padre del jazz”.

Il pianista canadese Chilly Gonzales ® 2015 Alexandre Isard
Cinquanta ore di musica non stop animeranno le Piano night, caratterizzate da una commistione tra pianoforte ed elettronica, un abbinamento consentito solo di notte. Sempre Nyman ha composto una versione di “The otherwise very beatiful blue Danube Waltz”, adattata per coinvolgere oltre 100 bambini di Milano, impegnati su 50 Toy Pianos.

Toy Piano © Nicolò Canziani
Piano City ha previsto degli omaggi, uno dei quali sarà dedicato all’integrale riproduzione delle sonate di Beethoven, interpretate da 15 studenti del conservatorio di Bergamo, un altro a Philip Glass, in programmazione alla fondazione Prada. I vincitori del Premio Venezia potranno suonare col pianoforte di List alla Scala. Altri omaggi sono pensati per David Bowie e per i Beatles, per celebrare i 50 anni dall’uscita dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
Gli eventi di Piano City saranno come da tradizione tutti gratuiti, ma alcuni, quelli negli spazi privati, su prenotazione. Tra le location più suggestive segnaliamo: il Parco Trapezio, Palazzo Litta, S. Maurizio al Monastero Maggiore, una chiesa stupefacente, nota anche come la Cappella Sistina milanese. Altri luoghi evocativi sono la rotonda della Besana, il Bosco verticale, la Pinacoteca di Brera con 6 concerti a 2 pianoforti, conclusi da un dialogo tra musica classica e jazz.
Le quattro case di reclusione milanesi, Opera, Bollate, Beccaria e San Vittore, che hanno ricevuto ciascuna in dono un pianoforte, ospiteranno tutte contemporaneamente un concerto Sabato 20 alle 10. L’Albergo Diurno Venezia sarà teatro di una maratona di concerti, tra le 10 e le 20 di domenica 21, a cura del Conservatorio di musica “G.Verdi” di Milano in collaborazione col Fai. Il “palinsesto” dei concerti, attraverso la media partnership con Sky, prevede anche una due giorni di colonne sonore epiche, come quella di Twin Peaks o di The Young Pope.
In trepidante attesa del 19, vi proponiamo una breve anteprima di un brano che i talentuosi pianisti Fabrizo Grecchi e Daniele Longo suoneranno a San Vittore, ispirato alla musica dei Beatles, augurandoci che possa essere di buon auspicio Milano music week “spoilerata” dall’assessore Del Corno, in programmazione dal 21 al 28 Novembre.
Cliccando qui sarà possibile visionare il programma completo della tre giorni.