White Sky a Brescia!
“WHITE SKY”.
Questo il titolo dell’originale installazione di Giuliano Cardella, talentuoso artista bresciano che avremo modo di ammirare dal prossimo 6 maggio in Corso Garibaldi a Brescia. Vi consiglio di seguirci nella presentazione di questo evento unico e del suo geniale creatore, che trasformeranno il centro della città lombarda in uno spazio espositivo a cielo aperto che spingerà il visitatore non solo ad elevare lo sguardo, ma anche lo spirito e le prospettive!
L’ARTISTA
Cominciamo con il conoscere insieme l’artista, il cui mondo creativo non può lasciare indifferenti, e nei confronti del quale chi osserva non è mai solo spettatore, ma è chiamato ad essere egli stesso protagonista. Il percorso artistico di Cardella parte dagli anni dell’infanzia e dell’adolescenza in cui gli incontri con oggetti semplici, abbandonati, faceva di continuo emergere in lui un’esigenza creativa e di trasfigurazione di questi stessi materiali.
In alcune sculture, nate dal riutilizzo di questi materiali semplici, portatori di: “tracce di un tempo già vissuto” – per riprendere le parole di Giovanna Galli della rivista “STILE” – si intravede un accenno a forme o situazioni reali, mentre in altre vi è la rappresentazione di una sensazione, di uno stato d’animo, in origine appartenenti all’artista, che vengono quindi offerti, trasmessi, all’osservatore, la cui libertà di interpretazione e fruizione dell’opera è suggellata dalla voluta mancanza di un titolo, caratterizzante l’intera produzione di Cardella.
E’ lo stesso Artista che, nella presentazione avvenuta in occasione della Summer Exhibition 2007 presso la Royal Academy of Art di Londra, ci spiega la ragione di questa scelta: “I miei lavori sono ideati come aperti all’interpretazione dello spettatore: da una parte devono essere neutri, in modo che lo spettatore possa proiettare su di loro le sue emozioni, dall’altra parte devono creare un senso di distanza, apparire irraggiungibili, misteriosi … Mi piace guardare ad un mio lavoro concluso ed avere la sensazione di non essere io stesso in grado di afferrarlo completamente, di cogliere tutti i suoi possibili significati, proprio come uno spettatore che lo guarda per la prima volta. I miei sono lavori in continua trasformazione”
Di particolare rilievo in molte Opere è anche l’uso delle parole che si ritrovano spesso, ora evidenti e di grandi dimensioni, ora nascoste, appena emergenti da un sovrastante strato pittorico, quasi dei flash, intravisti attraverso una misteriosa nebbia interiore, sempre a voler comunicare stati d’animo e sensazioni.
I medesimi temi si sviluppano anche nelle Opere su tavola, che si arricchiscono dell’introduzione della carta (mediante tecniche di collage e de-collage) e dell’uso del colore acrilico e del carboncino. L’universo artistico di Cardella si popola dunque da una parte di immagini deformate, rielaborate e riaccostate mediante il collage in un nuovo originalissimo equilibrio, mentre dall’altra incontriamo, ora dipinte con colori acrilici, ora appena suggerite attraverso l’uso di un quasi evanescente carboncino, semplici forme, quasi stilizzate che paiono spesso provenire direttamente dall’universo infantile o dal mondo onirico.
Di interesse in queste Opere anche l’uso del graffio (al contempo cancellazione e sottolineatura degli elementi verbali), richiamanti un gesto veloce e quasi istintivo dell’Artista. Altre Opere infine vedono l’ulteriore sviluppo delle tecniche pittoriche e di collage, attraverso il recupero dell’uso di oggetti provenienti dall’uso quotidiano. Si tratta questa volta di oggetti piccoli, apparentemente insignificanti o classificati come inutili dai nostri schemi mentali utilitaristici, ma che nell’Opera di Cardella recuperano ancora una volta un significato ed un’utilità profondi.

Taglio dei teli per White Sky, l’installazione a Brescia dal 6 maggio
Graffio, parola, disegno e pittura, si fondono dunque nell’Opera di Giuliano Cardella in un affascinante insieme di elementi apparentemente “fuori posto”, ma in realtà emananti un misterioso e profondo senso di armonia.
L’INSTALLAZIONE
E ora veniamo all’installazione.
Con l’Installazione “White Sky” Giuliano Cardella vuole stimolare una riflessione sul tema dell’inclusività e della multiculturalità. Negli ultimi anni infatti il panorama cittadino di Brescia è radicalmente cambiato a seguito dell’arrivo di uomini e donne provenienti da luoghi e contesti culturali diversi.

Opera per l’installazione di Corso Garibaldi
Basti pensare che in termini di percentuale, nel rapporto tra migranti residenti e popolazione totale, la città di Brescia supera la stessa Milano!
Partendo da questo dato, Cardella ricerca attraverso il suo linguaggio artistico un minimo comune denominatore tra queste culture da cui si possa generare un germe di dialogo e di reciproco riconoscimento.
Questa ricerca si sviluppa attraverso la rappresentazione artistica, mediante grandi lenzuoli appesi, di un gesto tanto semplice quanto indispensabile nella vita quotidiana – e perciò “interculturale” – come appunto il bucato e la stesura dei panni al sole: un gesto ed una realtà in cui tutti possiamo riconoscerci indipendentemente dalla nostra provenienza geografica e dal nostro status socio-culturale.

Work in progress in vista dell’installazione!
Attraverso l’accostamento di questi elementi che andranno a popolare il tessuto urbano del centro storico di Brescia, Giuliano Cardella vuole dunque lanciare un messaggio di accoglienza a tutti gli abitanti della città (che deve essere “casa” per ogni uomo e donna che vi abita) ed invitare tutti noi a riconoscerci come membri della grande e variopinta famiglia umana, partendo da ciò che ci unisce nell’umiltà di un gesto quotidiano.
Facciamoci perciò trasportare da Giuliano Cardella e dalla sua arte in un mondo di creatività e di colore che sa costruire ponti e che renderà Brescia affascinante come non l’avete mai vista!
Tutte le immagini:© Giuliano Cardella