Torniamo in forma con la Paleo-Dieta!
La primavera è ormai esplosa in tutta la sua meraviglia di colori e di profumi. Il clima è più mite, ci svestiamo di pesati indumenti in favore di abbigliamento più leggero. Ma c’è un però… l’inverno ci ha lasciato qualche rotondità in più. Oppure abbiamo semplicemente voglia di mangiare meglio, cibi meno lavorati e più sani. E qui entra in gioco l’uomo del Paleolitico e la dieta delle caverne, meglio nota come Paleo-Dieta.
Ma conosciamola meglio. La Paleo-dieta è un regime alimentare studiato da Loren Cordain, uno studioso delle abitudini alimentari della preistoria e nutrizionista dell’Università del Colorado, che si ispira all’alimentazione tipo dell’uomo del periodo paleolitico, prima della scoperta dell’agricoltura (circa 10.000 anni fa). Gli uomini traevano sostentamento dalla caccia, dalla pesca e dalla raccolta di erbe spontanee. Ancora non conosceva il fuoco quindi non cuoceva nulla. La convinzione è che l’assunzione di alimenti presenti in natura rappresenta la soluzione alimentare adatta per far funzionare al meglio l’organismo.
Attualmente si colloca tra le diete leggermente iper-proteiche e a basso contenuto di carboidrati. Gli esperti non la consigliano certamente come stile di vita definitivo perché un pò troppo monotona rispetto alla dieta mediterranea. La Paleo-Dieta consiglia di mangiare cibi quanto più possibile vicini allo stato naturale e non raffinati: carne e frattaglie meglio se di animali selvatici o allevati allo stato brado senza l’utilizzo di granaglie; pesce pescato e non allevato (sgombro, tonno, sardine, alici, halibut), frutti di mare, crostacei, molluschi, uova, frutta e verdura di ogni tipo, scelta tra i prodotti di stagione, moderate quantità di frutta secca. Tra gli oli utilizzabili ci sono l’olio extravergine di oliva, l’olio di noci, l’olio di cocco e l’olio di avocado.
Quindi in sostanza una componente proteica significativa (in barba alla corrente vegan dell’ultimo periodo), eliminazione dei latticini; le quote nutritive di carboidrati vengono fornite da frutta e verdura; è accettata la pratica di germogliare i cereali e i legumi, in questo caso si parla di verdure “coltivate e raccolte”. Tra le bevande sono da eliminare tutte quelle che contengono zuccheri aggiunti, coloranti e additivi.
Sono permessi il tè, gli infusi, i frullati (a base di acqua) e i centrifugati di frutta e verdura. Vino e aceto si possono assumere in quantità moderate e non regolarmente. Il sale sarebbe bandito anche perché l’uomo di allora, ovviamente, non salava i cibi.
PRO E CONTRO: i contrari sostengono che sia un regime alimentare squilibrato poiché limita di molto l’apporto di carboidrati, e sbilanciato dal punto di vista nutrizionale: mancano vitamine, calcio, sodio, potassio, folati. Inoltre, data l’assunzione eccessiva di proteine animali, si rischia il sovraccarico di alcuni organi atti allo smaltimento delle tossine. Per i favorevoli un valore aggiunto può essere rappresentato dal consumo abbondante di vegetali che forniscono vitamine e antiossidanti, mentre il consumo del pesce azzurro fornisce una buona quantità di Omega 3. Ovvio che i nutrizionisti non sono propensi a caldeggiarla ma di seguirla al massimo per 10-20 giorni.
Quindi, a buon senso potete provarla, ma sempre seguiti da uno specialista. Le diete “fai da te” non sono mai consigliabili.
L’unico consiglio che mi sento di dare è di fare un clic sul mio sito ufficiale – www.cucinacre-attiva.it – e prendere ispirazione!
Buona Paleo-Dieta!