Alla ricerca delle semenze perdute!
Non si tratta di una nuova pellicola cinematografica, di un nuovo libro di ricette, bensì di un pensiero molto più profondo, più importante per la nostra sopravvivenza e per la nostra cultura. È la Rete dei Semi Rurali: sostiene, facilità promuove lo scambio delle semenze e il contatto tra coloro che sostengono la biodiversità e si oppone alla perdita della diversità e dell’agricoltura.
Vi chiederete… cosa c’entra con Milano? Ne ho sentito parlare a Radio Dee Jay, durante la trasmissione Pinocchio, condotta dalla rapper- deejay Pina, Diego Passoni e La Vale! L’argomento-tendenza segnalato era appunto lo scambio di semenze antiche nell’ottica della conservazione. Pochi minuti ed ero già rapita e curiosa di approfondire e scrivere un’articolo da mettere al vostro servizio.
Perché c’è tanto da raccontare e tanto da salvare in questa società che dimentica facilmente le origini contadine e che si è vissuti di agricoltura fino a pochi decenni fa. Navigando in rete mi accorgo che esistono numerose società che si occupano di questo argomento e sono davvero molto attive. Ma lo statuto che li accomuna è più o meno lo stesso.
Sono associazioni di volontari che cercano nel territorio vecchie e antiche qualità di piante alimentari per poterle riprodurre e scambiarle tra i soci. Il mood è sconfiggere l’estinzione e promuovere l’utilizzo quotidiano, nel recupero di usi, tradizioni, conoscenze e abilità dimenticate. Ma non finisce qui. Nell’ambito di queste associazioni si sono venute a creare delle attività collaterali ma non distanti da queste iniziative: chi ricerca e custodisce i semi antichi e quasi scomparsi; chi promuove orti scolatici; chi organizza campagne a favore della frutta antica; chi si occupa del censimento di tutte le varietà conservate; non ultimo c’è si occupa di preservare ed allevare specie rare di animali da cortile.
Ma la notizia più sorprendente è che dal 2008, in Norvegia (unico finanziatore dell’opera), esiste una specie di fortezza, Deposito globale di sementi delle Svalbard, che protegge la storia alimentare dell’umanità.
In un bunker lungo almeno 120 metri, largo 10 metri, alto 6 metri, costruito su un’isola nell’arcipelago delle isole Svalbard, si opera contro la perdita botanica accidentale del “patrimonio genetico tradizionale” delle sementi.
Sulla Terra si pensa esistano circa 1.500.000 tipi differenti di semi di raccolti alimentari. La varietà ed il volume di semi conservati potrà dipendere dal numero dei Paesi partecipanti. L’impianto ha una capacità di stoccaggio di 4.500.000 semi complessivamente! Davvero straordinario! Leggete il collegamento al link per avere più informazioni a riguardo.