L’Arte contro la corruzione
ARTE CONTRO LA CORRUZIONE
L’arte può essere davvero uno strumento efficace nella lotta alla corruzione?
E’ questa la domanda lanciata da Casa Testori e dalla sua sfidante iniziativa.
Possiamo realmente trovare una risposta alla domanda se l’arte, che spesso a molti appare un mondo parallelo costruito e posseduto da un mondo di “esperti”, incapace di incrociare la durezza del reale, possa invece avere la forza di segnare a fondo il mondo e la società in cui viviamo?
Domanda complessa, a cui l’Associazione che si richiama al grande Giovanni Testori, vuole dare una sua risposta.
Ma in cosa consiste esattamente questa iniziativa?
LA SFIDA DI CASA TESTORI

Casa Testori – dalla Pagina fb
L’iniziativa ha lo scopo di mobilitare la sensibilità di tanti artisti e uomini della cultura su un tema che tocca in profondità la vita del nostro Paese e ne condiziona in modo a volte drammatico le possibilità di sviluppo.
Gli artisti sono chiamati a dialogare e confrontarsi con chi in questi anni è stato in prima linea nella lotta alla corruzione, testimoniando di come l’arte possa, anzi debba, contribuire a migliorare la società.
L’intenzione dichiarata è quella di allargare la sensibilità e la consapevolezza comune, mobilitando l’attenzione della gente su questo tema.
D’altronde si tratta di una riflessione dalla quale non possiamo esimerci, tanto più da italiani, considerando come l’Italia abbia ottenuto il non invidiabile riconoscimento, insieme alla Grecia, di paese più corrotto dell’intera Unione Europea.

Serata al Teatro Parenti – dalla Pagina fb di Casa Testori
Il progetto si sviluppa su due linee portanti. La prima linea del progetto prevede una serie di incontri, che hanno avuto inizio fin dalla seconda metà di settembre, presso il Teatro Franco Parenti di Milano, che è partner del progetto.
La seconda linea, che ne segna il culmine, prevede l’allestimento di una mostra a Casa Testori, programmata per la prossima primavera, dal mese di aprile, in cui sarà l’arte stessa a scoprirsi in qualche modo “corrotta”, rappresentando diverse trasgressioni di un limite condiviso: le ombre terribili dell’omicidio, della violenza fisica, del legame malato con il potere, della pedofilia, dello sperpero di denaro, dell’uso di droghe, dell’apologia della guerra – solo per citarne alcune – saranno rappresentate in tutta la loro cruda e tagliente violenza. Il titolo prende spunto dalla frase, “Ho sbagliato tutto”, pronunciata da Ezra Pound, chiamato a render conto del suo sostegno ai regimi totalitari.
Un progetto estremamente coinvolgente, attraverso il quale si spera si possa sensibilizzare tutti, ma in particolare in giovani.
IL SACERDOTE, IL PROCURATORE ANTIMAFIA, L’ARTISTA.

don Luigi Ciotti, fondatore di Libera
Posso testimoniarvi in prima persona di come ci si senta trascinati dalle parole di persone che quotidianamente, con coraggio e dedizione, lottano contro ogni forma di corruzione. Pochi giorni fa ho avuto modo di presenziare proprio ad uno degli incontri a teatro di cui vi ho parlato, i cui relatori sono stati don Luigi Ciotti, il Procuratore della Repubblica Franco Roberti, e l’artista sperimentale Stefano Arienti.
La voce forte, battagliera e decisa di don Ciotti, fondatore di Libera, ha risuonato come uno squillo di tromba tra le mura del Parenti, attraendo a sé l’attenzione di tutti gli uditori presenti, testimoniando, tra l’altro, dei suoi incontri negli anni con numerosi artisti che hanno saputo graffiare le coscienze del pubblico delle proprie opere. Come sostenuto dal sacerdote, ognuno deve mettere mano, nella lotta alla corruzione, a tutti gli strumenti di cui può disporre e così, anche l’artista, può e deve utilizzare una potentissima arma: l’arte appunto.

L’artista Stefano Arienti
Strefano Arienti, un artista sperimentale che fin dagli anni Ottanta rivolge la sua attenzione ai processi di analisi e manipolazione delle immagini e dei materiali ripresi dal quotidiano, ha parlato invece del carattere ambiguo dell’arte. Questo è dovuto al fatto che l’artista stesso è in sé ambiguo e contraddittorio, risultando perciò un soggetto ideale per un mondo – quello dell’arte – che è tutt’altro che lineare: quante volte le opere vengono pagate tramite tangenti o con altri tipi di transazioni illegali! Allo stesso tempo però, chi fa arte, è particolarmente sensibile al proprio ruolo sociale in quanto figura pubblica, che sente un’importante responsabilità verso un pubblico che lo riconosce e lo individua.
L’artista – per fare un solo esempio – può aiutarci ad visualizzare quello che è il “buon governo”, proprio come secoli fa volle fare Lorenzetti , con le categorie che gli erano proprie, per mezzo della sua famosa allegoria dipinta nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico a Siena.
Il Procuratore Franco Roberti, impegnato in prima linea nella lotta alle mafie e al terrorismo, ha ricordato con fermezza che nel nostro paese le mafie non sono un fenomeno emergenziale, quanto piuttosto strutturale.
In merito al terrorismo invece, argomento quantomai attuale, mentre da un lato ha affermato che l’islam italiano ha un carattere più pacifico rispetto a quello sviluppatosi in altri paesi europei, dall’altro ha dichiarato che le organizzazioni islamiste considerano l’Italia come una base logistica privilegiata per operazioni in altri paesi: basti pensare che, non a caso, è nel nostro territorio nazionale che viene prodotto un gran numero di documenti falsi utili per spostamenti indisturbati nei vari stati dell’Unione.

Il Procuratore Franco Roberti – dalla pagina fb di Casa Testori
Roberti ha ricordato – come spesso hanno fatto anche le varie fonti governative – che nessun paese è davvero immune da rischi, ma che il coordinamento tra i nostri servizi di intelligence e le varie attività investigative, hanno raggiunto livelli di eccellenza: basti citare CASA (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo), organismo verso cui convergono giornalmente notizie da tutto il mondo, provenienti dai vari servizi di intelligence e di polizia giudiziaria.
Grazie all’iniziativa di Casa Testori, in collaborazione col Teatro Parenti, abbiamo perciò l’occasione di incontrare persone straordinarie e arte straordinaria, avendo perciò la possibilità di comprendere meglio la nostra realtà, così da diventare attori in prima linea al fine di migliorarla.
Davvero da non perdere! Per questo, noi di Milano al Quadrato, vi terremo aggiornati sui prossimi appuntamenti!