Love is a Human Right

LOVE IS A HUMAN RIGHT

L’amore è un diritto umano. Un’affermazione chiara, semplice, inequivocabile, che è anche il titolo di un un libro importante, patrocinato da Amnesty International, che sarà presentato al pubblico giovedì 1 dicembre, alle ore 18:00, presso la Libreria Claudiana di via Sforza 12 a Milano.
Grazie a questo libro, incontreremo persone reali, la vita, l’amore e le storie di uomini e donne che vivono un amore che “non osa pronunciare il suo nome”.
Ma scopriamone qualcosa insieme!

Autore del libro è il Prof. Carlo Scovino, di cui vi avevo parlato  quando abbiamo scoperto che la nostra Milano è anche una città per pazzi.
“Love is a Human Right” (Rogas Edizioni) è un libro che tratta l’argomento della violazione dei diritti umani in relazione all’omosessualità, all’identità di genere e all’orientamento sessuale, utilizzando la lente di ingrandimento di Amnesty International.
Perché si tratta di un’opera unica?

Il Prof. Carlo Scovino

Il Prof. Carlo Scovino

Innanzi tutto perché è il primo libro, in Italia, che tratta in modo così strutturato e dettagliato di casi reali, che hanno nomi, volti, che sono carne e ossa e non solo numeri o statistiche.

Sono la verità di chi ha sofferto, pagando spesso con la vita, solo per essere sé stesso/a.
E’ il volto, tra gli altri, di Ekaterina, attivista e insegnante di tango la cui uccisione in Russia è stata dichiarata suicidio. E’ la storia della passione di Jean-Claude e della sua persecuzione in Cameroun. E’ il volto di Mae Sod dalla Tailandia, che ha subito violenza da uomini che volevano “guarirla” perché – secondo le loro bestiali affermazioni –  era uno “spreco” che fosse lesbica.

L'ultima foto postata da Ekaterina Khomenco, l'attivista e insegnante di tango uccisa in Russia

L’ultima foto postata da Ekaterina Khomenko, l’attivista e insegnante di tango uccisa in Russia

E’ la storia dell’arresto di sessanta uomini, presunti gay, alla “Queen Boat” in Egitto, e della loro tortura. Questo solo per citare alcuni dei casi presentati.

YOGYAKARTA – IL VENTO DEI DIRITTI DA ORIENTE

Il libro è inoltre importante perché ci permettere di allargare la nostra conoscenza su cose davvero poco note. Cosa vi viene in mente se diciamo: “Yogyakarta”?
Forse le statue del Buddha che salutano la luce dorata del sole nascente nel mezzo di una foresta di templi e pagode?

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Di sicuro in quell’angolo di Indonesia c’è anche questo (ed è uno spettacolo magnifico!), Io per primo però non sapevo che nel 2006 vi si è svolto un congresso internazionale di giuristi ed esperti internazionali di legge sui diritti umani, da cui sono stati prodotti un elenco di princìpi, presentati prima al Consiglio ONU per i Diritti Umani (26 marzo 2007) e quindi e citati al Consiglio d’Europa in un apposito documento su Diritti Umani e Identità di Genere (2009). Pur non essendo vincolanti, essi affermano, su basi giuridiche, la necessità dell’applicazione, in tutti gli Stati, dei diritti umani nei confronti di tutti gli individui, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

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Rosmit Mantilla, attivista per i diritti delle persone Lgbti e prigioniero di coscienza adottato da Amnesty International, è tornato in libertà il 17 novembre 2016

L’ONU E LA BATTAGLIA DEI DIRITTI

Questa affermazione è tutt’altro che scontata, e non è affatto banale che tali principi siano risuonati all’ONU, che è ben lungi dall’essere organismo super partes e roccaforte del diritto. Basti pensare che mentre in giugno era stata votata dal Consiglio dei Diritti Umani di Ginevra la creazione di un Osservatorio sui diritti umani delle persone LGBT, una coalizione di stati, tra cui la Russia e diversi Stati Africani, si è quasi subito mossa al fine di votare una risoluzione contraria. Questo solo per ricordare che la lotta per l’affermazione del diritto è ancora lunga e bisogna sempre tenere alta la guardia. L’affermazione dei Principi di Yogyakarta sono stati un inizio fondamentale e non possiamo tornare indietro!

Dalla Pagina FB del Coordinamento LGBTI di Amnesty International

Dalla Pagina FB del Coordinamento LGBTI di Amnesty International

ESSERE SE’ STESSI ED ESSERE GENITORI

Il libro infine, è prezioso in ogni sua parte, apertura e chiusure comprese.
Quanto spesso, nel cominciare a leggere un libro, ci capita di saltare, per esempio, proprio la parte introduttiva. In questo caso, ci perderemmo davvero molto!
La prefazione è stata infatti affidata a Max e Luca, che ci parlano in modo aperto, sincero, della loro storia come famiglia, e in particolare della loro decisione di diventare genitori di due splendidi figli.

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La postfazione è stata invece scritta da Andrea e Ana, entrambi membri del Gruppo Giovani di Arcigay Milano, che rispondendo ad alcune domande ci offrono il loro personale spunto di riflessione, in modo fresco ma profondo, giovane e nello stesso tempo adulto, nel modo proprio di chi ha sviluppato una matura intelligenza anzitempo, avendo dovuto lottare prima con sé stesso/a e poi con gli altri.

Il libro è un intreccio di realtà, di vite, di gioie e di dolori, che si snodano lungo i fili tesi o ancora mancanti di quella trama, a cui tutti dobbiamo lavorare, che si chiamano diritti umani.

Tutto il ricavato derivante dalla vendita del libro sarà devoluto a sostegno delle attività di Amnesty International.

Ci vediamo giovedì 1 dicembre alle ore 18:00 in Libreria Claudiana: dimenticavo di dirvi che presenterò io la serata dialogando con l’autore. Quindi…vi aspetto tutte e tutti!

 

 

 

 

 

 

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