La mensa scolastica: il diritto alla scelta.
Siamo ormai a settembre inoltrato e la scuola è già a pieno regime: materne, primarie e secondarie. La mensa scolastica è un servizio che ogni comune è tenuto a somministrare quando la scuola prevede il tempo pieno; d’altra parte i pasti portati da casa non sono quasi mai conformi ai menù stabiliti dagli alimentaristi dei comuni e in questi giorni se ne parla diffusamente e molto animatamente su tutti i quotidiani.
Anche se questo campo non è proprio la mia specialità mi sono posta un grande interrogativo: ma in questi anni di evoluzione e cambiamento sociale come si pone la scuola in funzione di alunni con scelte alimentari e religiose differenti? Parliamo ovviamente di scelte come la nutrizione vegetariana o vegana (di quest’ultima se ne è parlato bene, male, troppo, troppo poco), di alunni con intolleranze importanti, talvolta pesanti, e di menù per alunni di fede musulmana, indiani, ebrei.

Scuola Sant’Ambrogio Parrocchiale
Ovvio che il problema non è solo di tipo pratico e operativo ma qui si tratta di rispettare e comprendere scelte di vita e opinioni differenti, nella salvaguardia della famiglia e del bambino. Tutto ciò è regolato da ben due articoli (2 e 3) della Costituzione Italiana. Come si può comportare un genitore in questi casi: facendo regolare richiesta scritta, giustificata da certificato medico o da autocertificazione dei genitori. Le variazioni ai menù più richieste sono: celiachia, favismo, allergia al lattosio, vegetariano e vegano. Al link di questo articolo troverete molte informazioni interessanti.
Tutto ciò tuttavia può, in alcuni casi, generare dei casi limite. Giorni fa, in una scuola Milanese, una bimba munita di pranzo portato da casa ha mangiato, sorvegliata, in locali diversi dal refettorio. Con grande disagio e frustrazione. E ne sono seguiti altri di episodi simili.
Altro caso limite in provincia di Brescia dove una famiglia vegana ha ritirato dalla scuola materna la propria figlia perchè l’amministrazione comunale ha reso obbligatoria e mono-tematica la mensa scolastica. Senza tener conto delle richieste dei genitori…
D’altra parte la scuola non può fornire un menù “gourmet” ma un menù salutare ed equilibrato. In virtù di ciò uno sforzo in più non sarebbe sgradito da parte delle amministrazioni comunali.
A mio avviso, questo e molto altro per i nostri bambini, nipoti… La scuola, per principio, è quel luogo che deve accogliere diversità, deve permettere crescita, integrazione religiosa e sociale, deve sviluppare espressione e creatività. L’argomento è spinoso, lo leggete anche qui, ma prima o poi farà parte della nostra quotidianità.
Qui di seguito vi lascio la ricetta del piatto preferito di mio nipote Leonardo, che vorrebbe certamente nel menù della sua mensa scolastica e che solitamente mangia a casa della nonna.
RADIATORI AL RAGU’ DI CARNE
Ingredienti per 4 persone: 350 g di pasta tipo radiatori, 300 g di ragù di carne (trovate la ricetta nella sezione salse del sito ufficiale), un cucchiaio di burro, sale per la pasta, 100 g di grana padano grattugiato.
Procedimento: mettete a bollire l’acqua per la pasta e cuocetela per il tempo previsto. Tenete in caldo il condimento. Scolate la pasta in una zuppiera conservando poca acqua di cottura. Unite il ragù e un bel cucchiaio di burro. Unite due cucchiai di acqua di cottura e mescolate velocemente. Servite subito con una bella spolverata di formaggio se gradito. Pochi bimbi riescono a resistere a questa magnificenza.
Questa e molte altre ricette le trovate nel sito ufficiale.
©Photo di Mariangela Marchesi