Alla sorgente del fiume dei bambini
Oggi voglio condurvi con me in un posto molto particolare, punto di riferimento, nel dopoguerra, per bambini e ragazzi, costituito da ettari di parchi, di boschi, e edifici liberty che, dopo anni di abbandono, sta rinascendo a nuova vita.
Il tutto, là dove nasce un fiume.
Alla Rasa di Varese, in corrispondenza delle sorgenti dell’Olona, sorge il Villaggio Cagnola, un luogo caratterizzato da una storia speciale.

Le sorgenti del fiume Olona presso Villa Cagnola – © Alessandro Vallini
La Villa e il suo enorme parco sono stati donati nel 1938 al Comune di Milano dal medico Sandro Cagnola – da cui il nome – perché diventasse luogo di riposo per i mutilati di guerra. Nel 1946 il Comune di Milano ha assegnato Villa e parco al Comitato per l’infanzia: nasce così il “Villaggio Sandro Cagnola”.

Villaggio Cagnola – dal sito dedicato a Sergio Rossi
Il centro è da subito un esperimento originale di integrazione, dove la ricchezza culturale è data anche dalla diversa provenienza sociale, culturale e geografica dei suoi abitanti. Vi sono orfani di partigiani e deportati politici; ragazzi inviati dai tribunali dei minorenni o con disturbi del comportamento; bambini vittime innocenti della situazione politica; figli di contadini uccisi nelle occupazioni di terre e di lavoratori incarcerati. Alcune famiglie inoltre scelgono di mandare i loro figli a Villa Cagnola perché è un istituto laico e democratico, di cui condividono i valori, e dove dunque vogliono che i loro bambini ricevano educazione: per esempio vi giungono anche piccoli valdesi da Torre Pellice.

I ragazzi nel Parco – dal sito dedicato a Sergio Rossi
Cuore pulsante del Villaggio è la scuola, con docenti all’avanguardia per metodo d’insegnamento (basato sulla pedagogia di Freinet), con un programma che spazia dalla musica, al canto, al teatro, al cinema, alle scienze. Oltre ai libri si vive anche esperienza concreta nei vari laboratori: dalla tipografia, alla falegnameria. Per imparare a coltivare la terra si fanno lezioni “al rustico”, con i contadini e le mucche. Economicamente il Villaggio viene aiutato soprattutto dal Comitato milanese per l’Infanzia, i cui sostenitori sono per la maggior parte coristi del Teatro alla Scala. Diverse le visite – seppur non sempre frequenti – di alcuni artisti amici del centro, quali per es. i pittori Guttuso e Treccani, il vicedirettore del Piccolo Teatro di Milano Puecher, o gli scrittori Gianni Rodari e Giovanni Pirelli.

Rosina e Sergio Rossi – dal sito dedicato a Sergio Rossi
Protagonisti di questa stagione sono stati Rosina e Sergio Rossi, lei insegnante, lui partigiano, pittore e pedagogista. Arrivati alla Rasa nel 1952, dopo un’esperienza al Convitto di Milano, ci rimangono fino al 1962.
Il Villaggio viene chiuso nel 1964, dopo la morte di Sergio, e cade nell’abbandono.
Dopo alcuni decenni, il complesso è stato infine acquistato nel 2003 dal Parco Regionale Campo dei Fiori, con la volontà di portarlo ad una rinascita. L’obiettivo è fin dall’inizio quello di creare un Centro Polifunzionale che sia punto di aggregazione e attrazione di diversi portatori di interessi nei settori della valorizzazione e promozione dell’ambiente naturale-paesaggistico del Parco, della divulgazione e dell’educazione ambientale, della ricerca scientifica e del recupero e conservazione delle componenti della tradizione locale della civiltà contadina.
Nel Villaggio ha la sua sede anche un Parco Avventura che coniuga divertimento ed educazione, tra percorsi emozionanti fatti di piattaforme sospese, ponti tibetani, corde, scale, che si snodano tra i tronchi e i rami degli alberi.

Ponte sospeso nell’ Adventure Park
Grazie all’opera del Parco, i bambini sono tornati nel Villaggio e, seppur in maniera diversa rispetto al passato, si continua un’ opera di educazione e formazione, senza neppur la minima traccia di noria, anzi, il divertimento è assicurato!

Percorso dell’ Adventure Park – da pagina fb del Parco
Le sorgenti del fiume Olona, che si trovano nella proprietà di Villa Cagnola e che sono state testimoni dell’eccezionale esperimento educativo guidato da Sergio Rossi, hanno subito un grande intervento di riqualificazione, al fine di creare un vero e proprio sentiero dell’acqua, utile alla divulgazione di contenuti didattico scientifici, in primis, ancora una volta, ai bambini. Quel fiume, l’Olona, che spesso purtroppo viene chiamato in causa per l’inquinamento che deturpa il suo percorso padano, qui, nel verde del Varesotto, racchiuso nel suo pozzo quasi magico, è solo il bellissimo fiume di cristallo dei bambini.