Milano e la Pubblicità. Ricordi personali (di) creativi
Non amo, in qualità di blogger, raccontarmi troppo al personale, a maggior ragione visto che con i miei amici di milanoalquadrato.com si è scelto di mettere la città, i milanesi e le loro storie al centro dei nostri articoli. E tutto questo mi corrisponde molto.
Ma questa volta, più sinteticamente del solito, desidero fare una mia breve riflessione sul mondo della pubblicità, in cui opero da anni, soprattutto come copywriter. Ecco, parto proprio da un grandissimo copywriter, Pino Pilla, che è mancato in questi giorni, e che il suo socio e amico Lorenzo Marini, celebra con una bella lettera su Repubblica.
Così mi viene da voltarmi indietro, a quegli anni in cui molti come Pino Pilla, avevano un sacco di storie (pubblicitarie) ancora da raccontare.
Lo ricordo bene, anche per me era così: un infinito futuro creativo tutto da vivere.
Sì, in alcuni casi il protagonismo imperava, ma oggi voglio solo parlare di sogni e prospettive. Perché ho una chiara memoria dell’ammirazione nei confronti dei colleghi creativi poco più adulti ed esperti – quasi tutti come me “nati” in trincea perché non esistevano ancora corsi o lauree blasonate -, capaci di stupire il pubblico con i loro claim efficaci, con i loro visual incisivi, con le loro idee folgoranti.
Come altro definirli? Nuovi, eterni dei. Eroi di un’alba tutta nuova. Ancor di più a Milano, vera patria del settore, mentre USA e Gran Bretagna vantavano già più generazioni di pubblicitari importanti.
Difficile, no, impossibile vederli/ci invecchiare. E meno che mai, scomparire.
L’unico paradiso possibile, forse, è quello nato dal pensiero di un altro creativo, che porta la firma di un famoso brand di caffè.
Forse però la mia visione non è poi così distorta e irreale. Perché l’estro di quei giovani pionieri, tanto vivace quanto contemporaneo, continua a essere imperituramente giovane proprio come loro.
Ed ecco perché i miei vecchi ricordi, dal passato, magicamente si trasformano in un tempo nuovo. Qui la creatività vera, pur commerciale che fosse, resta Presente.
Pensate a quanti spot e claim si sono spesi per vantare la capacità di certi prodotti di cancellare le macchie dal bucato… oggi mi permetto di parafrasarne uno: il genio creativo resta più a lungo, che più a lungo non si può.

La bella lettera su Repubblica di Lorenzo Marini dedicata a Pino Pilla, grande copywriter – e grande persona – scomparsa in questi giorni
N.B. L’immagine di copertina è una delle più brillanti campagne firmate da Pino Pilla, il claim (anni fa lo chiamavamo “headline”) da lui studiato è diventato letteralmente proverbiale