Ottimo cinema d’estate: Milano lo offre e lo premia
Il cinema d’estate, per tradizione, a Milano e nelle grandi città è davvero poco considerato, perché, si sa, le major lanciano i titoli di successo (soprattutto da box office) in altri periodi dell’anno. Mentre lo affermavano durante la conferenza stampa gli organizzatori del MIFF – il Milan International Film Festival – a cui MilanoalQuadrato è stata invitato, meditavo tra me e me proprio su questo preconcetto. È la risposta, più che concreta, è arrivata subito: la sedicesima edizione di questa rassegna e dei relativi Awards, non solo si svolge dal 29 giugno al 27 luglio, ma ha in cartellone film che non consiglierei davvero di perdere!

Il logo del festival milanese che propone il cavallo leonardesco
Figlio orfano del MIFED, il mercato del cinema che un tempo si svolgeva presso la Fiera Campionaria di Milano e che dava una bella visibilità alla produzione nazionale, il MIFF oggi è considerato il “Sundance milanese” perché si dedica esclusivamente a lanciare film indipendenti.

E’ anche definito il “Sundance” milanese
E attraverso gli Awards istituiti dal 2010, li premia autenticandone il valore ai fini di una distribuzione sul territorio. Questi premi, in più, onorano il talento anche dei giovani in ogni categoria, con la ratio della consegna degli Oscar dell’Academy of Motion Picture. Quindi le candidature, come in quel caso, comprendono dal film, alle prove attoriali, fino ai premi più “tecnici” come il Miglior Montaggio o la Miglior Fotografia eccetera.

La logica della premiazione si ispira a Oscar dell’Academy of Motion Picture, pur trattando solo film indipendenti
E ora c’è una superchicca very Italian, finalmente: c’è un premio che funziona al contrario rispetto agli Oscar, i quali premiano il Miglior Film in Lingua Straniera: qui un premio tutto nuovo andrà al Miglior Film in Lingua Italiana e il vincitore sarà celebrato a Los Angeles in occasione dell’American Film Market a novembre! Ma perché seguire questo Festival?
Breve e intenso
Perché in soli 5 serate distribuite tra giugno e luglio, permetterà di vedere the very best, cioè i film vincitori, tutti proiettati all’Anteo SpazioCinema, che già di per sé è una bella garanzia di qualità. E come dicevano alla conferenza stampa, non propongono migliaia di film indiscriminatamente, col rischio di farti venire la nausea del cinema per un bel po’.

la golosità del buon cinema a Milano è l’immagine che rappresenta la rassegna, con una strizzata d’occhio all’Expo 2015
Film da rassegna ma… “umani”
Io sono una cinefila incallita, ma mi occupo anche di comunicazione, quindi normalmente cerco di arrivare con i miei messaggi al più vasto pubblico possibile. Vi sarete tutti accorti (con un po’ di sana obiettività) che alcuni festival del cinema propongono pellicole veramente indigeste e pressochè indecifrabili: ebbene, queste del MIFF sono sicuramente ottimi prodotti, graditi a tutti o quasi tutti i palati. Un po’ come quelli del Sundance, effettivamente.
Storie interpretate da immensi sconosciuti e grandiose star
In questa rassegna brillano i bravi&sconosciuti, ma anche parecchie star che hanno preferito apparire in un film il cui successo non sarà decretato dal box office. Io ne segnalo tre che hanno attirato la mia attenzione e che non mancherò di vedere. Il primo è il passaggio concettuale dal tema “cultura del cibo” di Expo dell’anno passato: si chiama “Consumed”, si basa su fatti realmente accaduti ed è il primo film fiction su quello che ancora non si conosce, ovvero, quali possano essere le conseguenze del consumo di cibi OGM. Una pellicola che gli States è stata letteralmente fatta sparire. Il famoso Danny Glover ha vinto il premio in qualità di Miglior Attore Non Protagonista.
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Poi c’è “Accused”, di nuovo una storia vera, sulla peggiore ingiustizia mai accaduta in Olanda. E ancora “Mothers and daughters”, ovviamente sulla relazione tra madri e figlie, che schiera un cast tra cui spiccano Sharon Stone, Susan Sarandon e Mira Sorvino:

Mothers and daughters: Mira Sorvino vince come Miglior Attrice Non Protagonista

Sharon Stone nello stesso film
quest’ultima si è aggiudicata il premio come Miglior Attrice Non Protagonista. Ma non dimenticate anche “Il nostro ultimo” (film d’esordio di un ventiquattrenne), una vicenda on the road in cui un fratello e una sorella portano al mare la madre . Così sembra una storia normale: a renderla singolare è il fatto che la madre è morta e il viaggio lo farà nella bara, sopra l’auto dei figli. Senza saperne nulla, mi ricorda l’indimenticabile “Little Miss Sunshine”, e a voi? Buon cinema d’estate a tutti, ci vediamo davanti al grande schermo!

Il vero, ultimo viaggio di una madre coi propri figli, in un film italiano